La maschera di Govi rivive nell’interpretazione magistrale di Tullio Solenghi

Di il 27 Dicembre 2022

GENOVA – Lo stesso Solenghi quando l’ha presentata l’aveva definita “una maschera impossibile da interpretare ma possibilmente da imitare”. E il risultato è riuscitissimo. Perché riproporre una commedia di Govi (nel caso specifico “I maneggi per maritare una figlia”) è come partecipare ad un rito collettivo: il pubblico si sente parte nella parte, anticipa le battute, entra in scena. Govi ha creato una maschera, con tutto il suo universo collegato. Una maschera come quella di Arlecchino o Pulcinella, e che quindi va interpretata seguendo i ben codificati stilemi del personaggio: senza la pretesa di innovare alcunché.

E Solenghi sul palco sembra davvero Govi. Non solo per il trucco, che lo fa resuscitare. Per la mimica, la gestualità, il modo in cui domina il palcoscenico. Poi, certo c’è anche la Giggia, interpretata da una fuoriclasse del teatro come Elisabetta Pozzi. Ma il risultato è sublime perché il testo è fedelissimo all’originale, l’ambientazione rievoca gli anni di Govi e tutto è dove deve essere. Coma una macchina del tempo che per poco più di un’ora e mezza di spettacolo riporta indietro negli anni lo spettatore senza sbavature o imperfezioni. Se il testo scritto da Nicolò Bacigalupo fosse stato un semplice riadattamento dei manezzi in chiave moderna il risultato non sarebbe stato lo stesso. E ora viene da chiedersi se è il caso di riproporre un’altra commedia goviana alla luce del successo riscosso (lo spettacolo è sold-out fino al 31 dicembre compreso). Solenghi a tal proposito non l’ha escluso. Se così sarà non ci si sarebbe da stupirsi.

“I Maneggi per Maritare una Figlia” sono in programma al Teatro Ivo Chiesa fino al 31 dicembre 2022.

Su Tomaso Torre

Giornalista pubblicista dal 2003, è fondatore e direttore responsabile di GOA Magazine. Appassionato di arte, cultura e spettacoli ha collaborato per anni con diverse testate locali occupandosi di cronaca ed attualità, sport e tempo libero. “Ho sempre coltivato il sogno di realizzare un prodotto editoriale dinamico e fluido che potesse rispondere alle esigenze informative di un pubblico sempre più competente ed avanguardista”.

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