La cultura come antidoto per una “Democrazia a rischio”: la Feltrinelli lancia una nuova rassegna tra incontri, dibattiti e presentazioni

Di il 18 Aprile 2024

GENOVA – In un mondo sempre più polarizzato e dominato da un’economia di guerra che genera paura e sgomento, la democrazia è colpita, indebolita, alla ricerca di forme di resistenza.

Dal 18 aprile all’8 maggio Feltrinelli presenta “Democrazia a rischio”, una rassegna di incontri, letture e iniziative aperte a tutti per promuovere la cultura come antidoto ai rischi della democrazia, nel nome di un’eredità troppo importante per essere dispersa e nella convinzione che le sole armi che meritano di essere impugnate siano la cultura, il dialogo e il pensiero critico.

A guidare la rassegna è il nuovo messaggio della campagna di comunicazione Feltrinelli “Leggere insegna a leggere”, che guarda alla lettura come strumento di analisi e comprensione della realtà. In uno scenario campeggiato dalle macerie della guerra, “Addio alle armi” di Ernest Hemingway si staglia come un manifesto, uno sprone a trovare forme pacifiche di risoluzione dei conflitti.

A Genova si parte il 18 aprile alle ore 18 alla Feltrinelli di via Ceccardi con la presentazione del libro “Il giovane Mussolini dentro un mondo che cambia” (De Ferrari) di Gabriella Airaldi, già ordinario di Storia Medievale all’Università di Genova. L’autrice racconta il particolare rapporto tra Mussolini, la Liguria e Genova, primo porto dell’Italia Fascista, che però non evitò al dittatore il confronto perdente con la millenaria vocazione alla libertà delle genti liguri, espressione di una realtà sociale che attraverso la Resistenza combatte ogni forma di sopraffazione autocratica.

Si prosegue il 20 aprile alle ore 16.30, in collaborazione con ANPI, presso l’ex Municipio di Prà, con Federico Fornaro che parlerà di “Giacomo Matteotti, L’Italia migliore” (Bollati Boringhieri). Matteotti fu un attore di primissimo piano nella sinistra italiana di inizio Novecento, tanto che «il mito popolare di Matteotti, coltivato clandestinamente durante il ventennio fascista non solo dai fuoriusciti ma anche dalla gente comune, contribuì certamente al sorprendente risultato dei socialisti nelle elezioni per l’Assemblea Costituente del 2 giugno 1946». L’Italia migliore si rispecchiava in lui e nel suo riformismo intransigente.

Il 22 aprile alle ore 17.30, invece, Maurizio Maggiani presenterà “La memoria e la lotta. Calendario intimo della Repubblica” (Feltrinelli) nell’aula magna del liceo Sandro Pertini di Genova, a pochi passi dalla scuola Armando Diaz, un simbolo di lotta e resistenza nella recente storia genovese. Il centro del nuovo libro di Maurizio Maggiani è la memoria. O meglio, è una riflessione sulla memoria personale legata ai grandi eventi della Storia: una grande occasione di dialogo tra l’autore e gli studenti.

Ad arricchire il confronto è anche una proposta bibliografica, composta da oltre cinquanta titoli che mettono la democrazia al centro della riflessione: da “Democrazia afascista” di Gabriele Pedullà e Nadia Urbinati (Feltrinelli) a “Il fascismo eterno” di Umberto Eco (La Nave di Teseo); da “Imparare democrazia” di Gustavo Zagrebelsky (Einaudi) a “Il ritorno degli imperi. Come la guerra in Ucraina ha stravolto l’ordine globale” di Maurizio Molinari (Rizzoli).

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