JO SQUILLO INFIAMMA I GIARDINI LUZZATI: PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

Di il 20 Novembre 2016

GENOVA – La verve e la freschezza atletica di Jo Squllo per dire no alla violenza sulle donne. Per informare, prevenire ma anche agire. E’ la ricetta vincente di Wall of Dolls, il Muro delle Bambole, docu-film ideato dalla show-girl milanese che sabato sera ha messo in scena uno spettacolo a colpi di musica e danza presso i Giardini Luzzati. Lo spettacolo, che ha coinvolto centinaia di genovesi che hanno popolato il Centro Storico, pone l’accento sul problema delle molestie e/o delle violenze vere e proprie, in costante aumento rispetto agli anni scorsi. Se circa 8 donne su 10 nella vita subiscono una qualsivoglia di tipologia di molestia, soltanto il 10% decide di intervenire, agendo e denunciando.

«Secondo i dati di Telefono Rosa almeno 8.856 donne sono state vittime di violenza e 1.261 di stalking», dice Jo Squillo. «Dopo il grande successo di Wall of Dolls, il Muro delle Bambole, proposto prima in centro e poi anche all’Expo di Milano, punto di incontro dove migliaia di persone si sono scattate foto e avuto momenti di riflessione nell’arco di ben 3 anni, ne è nato il progetto cinematografico».

Jo Squillo, insieme al suo gruppo di ballerine, ha trasmesso la sua carica emotiva al pubblico genovese che ha ballato e cantato sulle note di alcuni dei brani più in voga negli anni Novanta, tra cui il pezzo che ne aumentò la popolarità in modo esponenziale cantato insieme a Sabrina Salerno, <<siamo donne, oltre le gambe c’ di più>> quanto mai appropriato visto il tema della serata.

E in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne venerdì prossimo in piazza De Ferrari alle ore 15 verrà inaugurato il Muro delle Bambole, uno spazio destinato ad accogliere bambole, simbolo della femminilità, per combattere il femminicidio.

La redazione – Fotoservizio di Emilio Scappini – 19/11/16

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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