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Inaugura a Castello D’Albertis, la mostra “Radici. Da Genova al mondo e ritorno”. Due visioni della realtà a confronto
GENOVA – Inaugura domani alle 15 a Castello D’Albertis, la mostra Radici. Da Genova al mondo e ritorno, realizzata in collaborazione con Matteo Sicios (khonsuphotos.com). La rassegna, visitabile fino al prossimo 30 marzo, nasce dal desiderio di affiancare la narrazione fotografica del Capitano Enrico Alberto d’Albertis in giro per il mondo a quella contemporanea di Matteo Sicios, che a Genova ha proposto a persone di ogni parte del mondo di farsi fotografare con il proprio oggetto di affezione.
Oggetti come protagonisti discreti. Non è il loro valore materiale a renderli speciali, ma l’intreccio di emozioni e memorie che custodiscono, tessendo una trama che collega passato e presente. L’esposizione rivela una rete di vite che, partite da terre lontane, si sono intrecciate qui, a Genova, creando un tessuto di esperienze condivise.
“Qual è l’oggetto a cui tieni di più, quello che non lasceresti mai? Portalo con te quando ci vediamo: faremo due chiacchiere e qualche foto, sia a te che all’oggetto. Non deve per forza avere un legame con il tuo paese di origine; basta che per te sia speciale.“
Da questa domanda nasce un percorso di emozioni e ricordi, un progetto di ritratti fotografici che cattura sia gli oggetti che i loro custodi. Non sono solo semplici “cose”: ogni oggetto, nelle mani di chi lo possiede, diventa un testimone silenzioso e attivo di legami affettivi e vissuti personali. Gli oggetti si rivelano così come simboli preziosi che racchiudono e conservano storie intime, evocando radici lontane e momenti importanti.
D’altra parte, non si può dimenticare che dei propri oggetti di affezione il Capitano ha fatto un museo: in questa mostra ne sono stati scelti alcuni, testimonianze delle passioni del d’Albertis, prime tra tutte il viaggiare ed il mare. Insieme a questi, attraverso alcuni scatti dell’archivio fotografico del capitano d’Albertis, abbiamo provato a riconsiderare il tema del viaggio, facendo emergere paesaggi, a volte enigmatici, o passeggeri di ogni tipo con la loro vita a bordo durante la navigazione.
Proprio le persone costituiscono più spesso il focus delle immagini presenti in archivio, a testimoniare il ruolo centrale che le relazioni hanno in questo girare per il mondo, ritornando dove si hanno le proprie radici arricchiti di persone, oggetti, luoghi e incontri.
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
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