IN PRIMA ASSOLUTA AL MODENA “CHI HA UCCISO ADRIANA LECOUVREUR?”: LA NUOVA PRODUZIONE DEL NAZIONALE IN SCENA DAL 17 AL 22 DICEMBRE
Con lo spettacolo, in debutto martedì 17, si conclude il progetto “Eleonora Duse e il teatro all’antica italiana” ideato da Elisabetta Pozzi per i 100 anni dalla scomparsa dell’attrice. Sul palco gli allievi del Master della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato” (foto copertina di Federico Pitto)
GENOVA – Martedì 17 dicembre al Teatro Gustavo Modena debutta in prima nazionale lo spettacolo “Chi ha ucciso Adriana Lecouvreur?” di Elisabetta Pozzi e Francesco Biagetti con gli allievi del Master della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato”. L’evento, in scena fino al 22 dicembre, conclude il progetto “Eleonora Duse e il teatro all’antica italiana” ideato per i 100 anni dalla scomparsa dell’attrice. Al termine della serata si terrà la cerimonia di consegna dei diplomi agli aspiranti attori usciti dalla Scuola del Teatro Nazionale. Maggiori informazioni di seguito.
Teatro Gustavo Modena, 17 < 22 dicembre 2024
Chi ha ucciso Adriana Lecouvreur ?
drammaturgia Elisabetta Pozzi e Francesco Biagetti
regia Elisabetta Pozzi
con gli allievi del Master della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato”
scene e costumi Guido Buganza
musiche Daniele D’Angelo
movimenti a cura di Claudia Monti
assistente alla regia Francesco Biagetti
produzione Teatro Nazionale di Genova
PERSONAGGI E INTERPRETI
L’OMBRA DI ELEONORA Elisabetta Pozzi
e in ordine alfabetico
ETTORE MAZZANTI/ MICHONNET Francesco Biagetti
OLGA RESEVIC SIGNORELLI Anna Bodnarchuk
ENIF ROBERT / ATENAIDE
e MAD.LLE DANGEVILLE Nicoletta Cifariello
BERTRAMO IL SUGGERITORE Lorenzo Crovo
EMILIA VARINI / ABATE DI CHAZEUIL Bianca Mei
CARLO ROSASPINA /
MAURIZIO DI SASSONIA e POISSON Davide Niccolini
GIUSEPPE MASI /
QUINAULT e MARCHESA Adriano Paschitto
LUIGI RASI / PRINCIPE DI BOUILLON Alfonso Pedone
ELISA BERTI MASI/ PRINCIPESSA DI BOUILLON Dalila Toscanelli
MARIA O NINA Federica Trovato
CONCIERGE Lorenzo Scarpino
MATILDE TESHER / MAD. LLE JOUVENOT Julia Shapoval
Foto copertina di Federico Pitto
Si conclude con lo spettacolo Chi ha ucciso Adriana Lecouvreur ? l’ultimo capitolo del progetto speciale ideato per celebrare la figura e l’eredità artistica di Eleonora Duse, tra le più grandi attrici di tutti i tempi, circondata da un’aura “divina”, a un secolo dalla sua scomparsa: nei mesi di ottobre e novembre si sono alternati una serie di incontri pubblici a ingresso libero sul tema “Immaginare il teatro. Eleonora Duse: arte, capocomicato, memoria” ideati da Elisabetta Pozzi e Livia Cavaglieri e lezioni congiunte per studenti e studiosi tra le sedi della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato” e l’Università di Genova; contestualmente al volume Omaggio alla Duse (Morlacchi editore, 2024, a cura di Alessandro Tinterri e Elisabetta Pozzi) in relazione alla mostra “Omaggio alla Duse” (a cura del Museo Biblioteca dell’Attore) che si conclude il 22 dicembre, all’interno del teatro Duse.
Lo spettacolo – ideato da Elisabetta Pozzi (coadiuvato per la scrittura drammaturgica da Francesco Biagetti) e interpretato dalla stessa Pozzi con gli allievi e allieve del Master di Recitazione della Scuola del Teatro Nazionale di Genova – debutta in prima nazionale martedì 17 dicembre ed è una dedica originale alla figura di Eleonora Duse che fu definita “divina” per la sua aura carismatica e inquieta, in grado di rompere I canoni del teatro ottocentesco e durare fino ai giorni nostri, ineguagliata.
La trama: Parigi, 1893. La “Divina Duse” porta in scena Adriana Lecouvreur, testo scritto da Eugene Scribe e Ernest Legouvé (più tardi musicato da Cilea per l’omonima opera lirica), ispirato alla storia della grande attrice realmente vissuta nel XVIII secolo. Anche Lecouvreur come Duse fu un’innovatrice del repertorio e dei registri recitativi della sua epoca.
Lo spettacolo Chi ha ucciso Adriana Lecouvreur ? si delinea come un racconto di quella messa in scena, integrando parti del testo originale con una nuova drammaturgia (a cura di Elisabetta Pozzi e Francesco Biagetti) in cui emerge non solo la figura di Eleonora Duse, nella sua veste di attrice e capo comica, ma anche il fascino di un teatro di cui si è persa memoria.
Scrive Elisabetta Pozzi nelle sue note: «Abbiamo lavorato a partire dal copione originale di Adriana Lecouvreur, su cui la Duse aveva lavorato nella fase di studio del testo e delle prove dello spettacolo che debuttò il 29 maggio 1883 a Parigi. Ai margini o in mezzo alle righe del testo ci sono annotazioni, segni grafici, simboli, linee ondulate o verticali, notazioni espressive, commenti. Sono I suoi attrezzi di lavoro, le chiavi di accesso alle sue visioni dei personaggi. Sono sentieri emotivi, una partitura scenica di ritmi, sottolineature, intensità. Il solo modo che abbiamo per risalire, intuire ed evocare la sua grande Arte. Il lavoro di applicazione e studio per questo spettacolo è stato lungo e appassionante. Ha avuto diverse fasi: una prima di raccolta del materiale su di Lei, e sulla sua messa in scena dell’Adriana Lecouvreur, a cui ha fatto seguito un laboratorio estivo con la partecipazione, di gran parte degli attori diplomati della Scuola, che avrebbero lavorato nello spettacolo, insieme con lo scenografo Guido Buganza e il musicista Daniele D’Angelo. Dal laboratorio è scaturita una prima visione drammaturgica che, nei mesi successivi abbiamo elaborato con Francesco Biagetti.
Per più di un anno mi sono dedicata allo studio della vita e dell’arte di Eleonora Duse.
Di Lei si può arrivare a conoscere ogni dettaglio della vita privata, delle amicizie, dei suoi affanni, delle fatiche di attrice nomade, dei suoi giudizi su testi, attori e autori. Ma non esiste traccia di lei, della sua voce, benché in quegli anni ‘20, poco prima della sua morte, esistessero tecnologie che permettevano di fare registrazioni (ne esiste una fatta da Edison della stessa Bernhardt!) ma della sua voce nulla è rimasto. La registrazione che di lei fece Edison è andata bruciata».
Al termine dello spettacolo cerimonia di consegna dei diplomi agli allievi del Master della Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova sostenuta da BPER
La dichiarazione – a conferma del sostegno – di Luigi Zanti, Direttore Regionale Liguria BPER Banca «La Scuola di Recitazione “Mariangela Melato” è un’eccellenza nella formazione di giovani professionisti ed è una realtà dinamica che guarda al futuro con attenzione a quanto di meglio e innovativo esprime il teatro nel mondo di oggi. La partnership tra la Scuola e BPER Banca sottolinea questa comune visione positiva basata sulla valorizzazione del talento e dell’innovazione volta costruire una società migliore».
Chi ha ucciso Adriana Lecouvrer ? – Teatro Gustavo Modena, dal 17 al 22 dicembre:
martedì, mercoledì e venerdì, ore 20.30; giovedì e sabato, 19h30; domenica, 16h00
Info e biglietti telefono 010 5342 720
e-mail teatro@teatronazionalegenova.it ; biglietti.teatronazionalegenova.it
C.S.
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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