In arrivo a Genova la nuova edizione dell’ European Outdoor Film Tour

Di il 8 Ottobre 2019

GENOVA- Venerdì 11 ottobre alle ore 20,30 – al Teatro Cinema Carignano sbarcherà il film festival “on tour” per tutta Europa: l‘European Outdoor Film Tour 2019. Ci saranno nove cortometraggi realizzati dai più bei film outdoor usciti nell’anno, per una durata di due ore di pura avventura, adrenalina e divertimento.

No script, no actor, no special effects. Questi i principi che fanno del E.of.t. uno spettacolo unico nel suo genere, dove avventura e natura la fanno da padroni. Quella del 2019 è considerata l’edizione più ricca di sempre, con i racconti più reali e adrenalinici in una selezione unica, composta dalle storie più profonde del cinema outdoor.

Nove i cortometraggi in scena, tante storie reali, senza attori ne make-up:

NINA WILLIAMS: HIGHLY ILLOGICAL Nessuna corda, nessuna protezione: Nina Williams supera ogni limite quandosi parla di highball boulder. Ma da 15 metri, persino il suo cuore salta alcuni battiti. Nina ha scelto Too Big to Flail, una via che sicuramente non può esse-re considerata „arrampicata alla portata di un salto“. Le prese sono così pic-cole che, da lontano, la roccia sembra che sia stata levigata. Questa è la ra-gione per la quale Nina Williams è rimasta affascinata dalla via che Alex ‚Free Solo‘ Honnold ha scalato a Buttermilks (California) sette anni fa e che non era mai stata ripetuta da una donna. Insieme ad Ambrosia e Evilution Direct, Nina Williams ha ottenuto dei successi eccezionali nel highball boulder. Chi o cosa potrebbe fermarla dopo Too Big to Flail

RETURN TO EARTH Quando si parla di mountain biking non si può di certo pensare alla (ri)scoperta del valore della lentezza, si tratta sopratutto di un ritorno alle origini: due ruote! Non serve altro per divertirsi in bici, non importa cosa dicono gli altri. Quello che Brett Rheeder, Thomas Vanderham, Casey Brown, Matt Hunter, Joey Schusler, Brandon Semenuk, Carson Storch* e tanti altri vorrebbero dire in “Return to Earth” sul grounding non si può esprimere a parole, ma vederlo vi lascerà di sicuro a bocca aperta

CONTRADDICITON Come snowboarder professionista, Elias Elhardt ha raggiunto quello che per altri rimane solo un sogno. Lo snowboard sulla neve fresca e polvero-sa è un privilegio e lui lo sa, ma si chiede lo stesso come continuare a far-lo in linea con la propria coscienza. Lo snowboard è senza dubbio il lavo-ro che ha sempre sognato, ma lo rende anche uno dei volti dell’industria dello sport. Elias Elhardt cerca le risposte a queste domande: quand’è che il nostro entusiasmo per la montagna raggiunge dimensioni distrutti-ve? Come proteggere ciò che si ama? CONTRADDICTION è allo stesso tempo un film sulle contraddizioni della nostra passione e un inno a una vita con la montagna.

21ST CENTURY ADVENTURER AWARD All’interno del programma dell’E.O.F.T. di quest’anno è compreso un docu-mentario sul vincitore del 21ST Century Adventurer Award, premio dedica-to a pionieri che attraversano continuamente i confini della Terra e aprono nuove strade durante le loro esplorazioni in tutto il mondo: avventurieri del 21° secolo. Le loro spedizioni sono una fonte d’ispirazione, ci affascinano e stupiscono. Questo riconoscimento rende omaggio a queste persone ecce-zionali. In lizza per il 21ST Century Adventurer Award ci sono l‘alpinista e parapendista Antoine Girard, l‘alpinista Tamara Lunger, l‘avventuriera pola-re Sarah McNair-Landry e il kayaker Ben Stookesberry.

LE MINIMALISTE – AN HIMALAYAN ADVENTURE L’avventuriero francese Eliott Schonfeld attraversa l’Himalaya da ovest ad est con il suo cavallo Robert. Si vede sempre qualche cima di un set-temila, mentre uomini e villaggi sono rari . Durante il viaggio i passi congelati si rivelano una vera e propria sfida per il cavallo. Il minimalista Eliott, invece, dovrà apprendere durante le gelide notti, e a proprie spe-se, che forse non doveva risparmiare così tanto sull’attrezzatura. In real-tà voleva rinunciare anche alla tenda, al sacco a pelo e all’accendino. Ma in cosa consiste in questi casi lo stretto indispensabile?

THE MOVEMENT festeggia la forma più antica del movimento: correre. Siamo fatti per correre e non per stare seduti o fermi in piedi. Un obietti-vo e un paio di scarpe (facoltative): non serve altro per unire persone con background diversi. Perché correre insieme ci rende più democratici, non importa quale sia la lingua che parliamo o di che colore sia la nostra pelle. Correre serve solo a conquistare nuovi terreni e sentieri, lontani dalle soli-te strade, ma è anche un modo per riscoprire il mondo urbano.

AFRICA RIDING: KARIM Kigali, la capitale del Ruanda, non è uno spot consueto per i roller-ska-ter. Non ancora. Qui non ci sono halfpipes o graffittari. Poiché questo sport è ancora sconosciuto, un roller-skater come Abdul Karim Habyari-mana si vede di rado: e lo si vede ancora meno quando parte veloce come una scheggia sulla strada, facendo acrobazie per poi sorpassare con disinvoltura le macchine. Per Karim questo sport è uno stile di vita che ha scoperto per sé stesso e che vorrebbe trasmettere anche alle nuove generazioni.

THE LONGEST HOLEP er Adam Roiston e Ron Rutland, la Mongolia è il campo da golf più avventuroso al mondo. insieme vogliono lanciare una palla da golf attraverso gli altipiani della Mongolia. Quella che sembra una versione moderna di Sisifo, metterà alla prova l’amicizia di questi due uomini, che non potrebbero essere più diversi e che hanno sempre con loro un cane randagio: forse questo animale rappresenta il legame tra loro due?

ZEPPELIN SKIING Chi prende un dirigibile per andare a fare freeride non si preoccupa del traffico sulle autostrade. Soffrire di vertigini è impossibile: altrimenti, Stefan Ager, Andreas Gumpenberger e Fabian Lentsch non si sarebbero di certo calati giù dalla zona protetta del dirigibile fino alla cima della montagna con una corda lunga 50 metri…

Info: I biglietti saranno disponibili la sera dello spettacolo presso il Teatro Carignano al costo di €15 o presso i punti vendita Bonisport nei giorni precedenti all’evento ad €13 

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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