Il Teatro Akropolis fra circo contemporaneo e danza

Di il 11 Novembre 2019
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GENOVA-La X edizione del festival Testimonianze ricerca azioni, organizzato da Teatro Akropolis con la direzione artistica di Clemente Tafuri e David Beronio, prosegue oggi alle 17.30 all’Alliance Française con l’incontro Critica e visioni sul circo contemporaneo, realizzato in collaborazione artistica con Boris Vecchio e Associazione Sarabanda. L’ingresso è libero.

Un tavolo di discussione aperto al pubblico con Roberto Cuppone (Università di Genova), Adolfo Rossomando (direttore editoriale di «Juggling Magazine»), Clemente Tafuri (direttore artistico di Teatro Akropolis), Boris Vecchio (direttore artistico di Associazione Sarabanda), per raccontare e approfondire il rapporto sempre più stretto che intercorre tra il nouveau cirque e le arti performative, con un’attenzione particolare agli spettacoli programmati nel festival.

Quali sono, ad esempio, le complessità nella scrittura per la scena che gli artisti circensi affrontano? In che rapporto pongono la drammaturgia e la coreografia con le rispettive tecniche e metodologie di lavoro sul corpo o con gli attrezzi? Il circo contemporaneo può rappresentare una sintesi e una evoluzione delle forme d’arte per la scena? Il mercato, i festival, le stagioni dei teatri, quanto influiscono sulla libertà di scelta delle giovani compagnie, sulla loro possibilità o meno di intraprendere nuovi percorsi e sperimentare nuove vie espressive?

Come deve porsi la critica di fronte ai lavori di circo contemporaneo? Deve sviluppare una via autonoma di avvicinamento a questa forma d’arte o può guardare alle performance con gli stessi parametri con cui affronta le altre forme espressive per la scena? Inoltre, in che rapporto è il nuovo circo con la messa in scena in spazi non convenzionali, in luoghi non teatrali ricavati da spazi urbani o all’interno di architetture che possono dare nuova ispirazione agli artisti?

Martedì 12 novembre nella sede di via Mario Boeddu, a Sestri Ponente, con due spettacoli di danza: Luce di e con Aline Nari (ore 10 e 14) in prima regionale e FIRST LOVE di Marco D’Agostin (ore 21).

Luce è uno spettacolo di danza e filosofia adatto a bambini dai 6 anni in su. L’idea di fondo è che le loro domande sul mondo siano le stesse dei grandi pensatori e che ogni domanda sia una luce che cambia il nostro modo di guardare la realtà. La danza, le parole, l’animazione grafica e i giochi con le diverse sorgenti luminose sono gli strumenti per coltivare il cercatore di domande che è in noi e il filosofo che è in ogni bambino.

Aline Nari è partita dagli interrogativi di sua figlia Lizy e di altri bambini, li ha organizzati per temi e riletti attraverso il pensiero di alcuni filosofi, tra cui Aristotele, Platone, Bergson, Schopenhauer, Wittgenstein, senza nessuna citazione esplicita. FIRST LOVE mescola altri due ambiti, danza e sport, esattamente come si sono mescolati nella biografia del suo ideatore, Marco D’Agostin. Negli anni ’90, in un paese della provincia del nord Italia, D’Agostin era un ragazzino dalle passioni considerate strane: danza e sci di fondo. Niente calcio come la maggior parte dei suoi coetanei, ma neppure la possibilità di mettere in pratica i suoi desideri.

Quindi? Chiuso nella sua cameretta prova a danzare da solo, ripetendo i gesti degli sciatori di fondo visti tante e tante volte. Inizia così la carriera che ora lo porta sul palcoscenico con uno spettacolo ispirato alla sua beniamina, Stefania Belmondo (citata come consulente scientifica) e in particolare alla rilettura della sua gara più celebre, di cui cita la telecronaca: la 15 chilometri a tecnica libera della Olimpiadi di Salt Lake City nel 2002, in cui vinse l’ultima medaglia d’oro della sua carriera a cinque stelle. Belmondo, nata a Vinadio, in Valle Stura, Piemonte profondo, da una casalinga e un dipendente dell’Enel, è arrivata sul podio più alto ed è entrata nella storia. Niente è impossibile. Neppure che D’Agostin danzi la sua storia incrociata a quella di una campionessa sportiva e confessi il suo primo amore.

Biografie

Aline Nari è coreografa, danzatrice, Dottore di ricerca in Italianistica presso l’Università di Genova, docente di Storia della danza presso l’Università di Pisa. Lavora da oltre vent’anni nell’ambito della danza contemporanea, dell’opera lirica e della danza urbana, in ambito nazionale e internazionale. Alla creazione di coreografie e spettacoli, Aline Nari accompagna un’attività didattica in ambito nazionale e internazionale rivolta a professionisti della danza e dello spettacolo.

Marco D’Agostin è performer, danzatore e coreografo, vincitore del Premio Ubu 2018 nella categoria Miglior attore o performer under 35. Dopo essersi formato con maestri di fama internazionale (Claudia Castellucci, Yasmeen Godder, Nigel Charnock, Rosemary Butcher), consolida il proprio percorso sia come interprete (per la Socìetas Raffaello Sanzio, Alessandro Sciarroni, Tebea Martin, Liz Santoro tra gli altri) che come autore.

Info e biglietteria Teatro Akropolis – Via Mario Boeddu 10, Genova, Sestri Ponente

Prenotazioni tel. 329.1639577 tutti i giorni dalle 10 alle 20 email info@teatroakropolis.com

www.teatroakropolis.com

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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