- Torna a Genova Vinokilo: lo shopping vintage sostenibile è pronto a conquistare il MOG
- Il Verdi tra musica e teatro: Alan Sorrenti in concerto e lo spettacolo “Pignasecca Pignaverde”
- Rinnovata la collaborazione tra la Fondazione Carlo Felice e la Giovine Orchestra Genovese
- Antonella Sgobio vince la dodicesima edizione di “Genova per Voi”, il talent per autori e compositori
- Gusto e golosità al Sivori con la rassegna “Al Cinema con Tè”, dal 7 ottobre al 25 novembre
Il flashback di Violetta: La Traviata di Giorgo Gallione tra “Amore e Morte”. La recensione
di Francesca Lituania
GENOVA – Il Dottor Grenvil apre il sipario sulla prima de La traviata di Giuseppe Verdi andata in scena domenica sera al Carlo Felice. La narrazione inizia dalla morte di Violetta: scivoliamo sul pavimento di vetro incrinato da cui emerge un albero vizzo e niveo risplendente di luce e di cristalli, metafora della vita che non vuole finire, ritrovandoci spettatori del flashback di morte della protagonista, nel preludio del primo atto danzato da tre figure nello stesso abito bianco indossato da lei ma venato di rosso, la prima delle allucinazioni della Traviata. La malattia è il ritorno di suono costante per l’intero svolgimento dell’opera, dal direttore e maestro concertatore Renato Palumbo non vengono risparmiati a Violetta colpi di tosse, abbassamenti e apparenti mancamenti della voce: realistica come la volle Verdi, come lo era stata Margherita per Dumas nei panni di Alphonsine Plessis. Tutta la scenografia e i costumi giocano sul bianco il nero e il rosso, il primo per Violetta (che spesso le luci tingono di sangue), il secondo per la morte e la borghesia superficiale, benpensante ma licenziosa e l’ultimo a rappresentare sangue e amore: “Amore e Morte”, il nome che Verdi voleva dare in origine alla sua opera.
Il secondo atto è costellato di innumerevoli pomi rossi, un Eden illusorio, quelli contenuti in sacchi neri cadono sotto i colpi che vengono imposti da Germont a Violetta e Alfredo, rossi e neri Zingarelle e Mattadori, feroci e lascivi nelle loro danze, a tratti demoniaci. Il terzo atto ritroverà la Traviata distesa sul pavimento affianco all’albero abbattuto al suolo con le luci quasi spente, una scena riflessa sul soffitto a specchio, integro, vicina alla liberazione del male, alla fine del vaneggiamento e del ricordo. Il carnevale con il suo baccanale impazza ed entra nella stanza di Violetta sotto forma di scheletri con il cilindro e uccelli simili a medici della peste: l’effimero che incontra la realtà e se ne vuole burlare risultando grottesco.
Giorgio Gallione (regia) e Guido Fiorato (scene e costumi) hanno dato vita ad una rappresentazione cruda attraverso i vaneggiamenti in abiti anni 20 di una moribonda ma restituendo il realismo dei sentimenti umani, la Violetta del direttore e concertatore Renato Palumbo è indipendente, fragile, realista e sognatrice, la cui onestà morale che non ha nulla della grisette, non la salverà dalla condanna del mondo borghese: è la “La Dame Aux camelias” di Alexandre Dumas. Questa produzione dell’Opera Carlo Felice, riallestimento delle precedenti edizioni 2016 e 2018, vede come interpreti principali Carolina Lopez Moreno nei panni di Violetta, bravissima nella parte, coinvolgente nel canto e nella recitazione sia gestuale che parlata, Francesco Meli (Alfredo Germont) che conferma la sua bravura come interprete verdiano e la sua posizione tra i primi dieci tenori in attività e Roberto Frontali nei panni di Giorgio Germont il cui “Di provenza il mar, il suol” ha strappato sentiti applausi a scena aperta come le interpretazioni di Moreno e Meli, applausi anche per il corpo di ballo e il coro.
Certamente è una Traviata che non ci si aspetta, lontana dalle rappresentazioni classiche di gusto ottocentesco o traslate in epoche più moderne ma quasi sempre “prudenti” nella sceneggiatura: se Giuseppe Verdi diede un taglio così netto al melodramma dell’epoca con questa ultima opera della trilogia popolare aprendo le porte del belcanto all’intimità, all’introspezione e alla psicologia, tanto da ispirare Puccini, Mascagni e Boito, è l’opera giusta per la sperimentazione, per un modo differente di rappresentare il sentire umano attraverso una sorta di “sonno della ragione”.
La Traviata di Giuseppe Verdi
in scena presso il teatro dell’opera Carlo Felice
martedì 14 gennaio 20.00
mercoledì 15 gennaio 20:00
giovedì 16 gennaio 20:00
venerdì 17 gennaio 20 00
sabato 18 gennaio15:00
domenica 19 gennaio 15:00biglietteria@carlofelice.it
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
-
Doppio appuntamento al Teatro Duse con Eugenio Barba: la masterclass e la rappresentazione di “Compassione”
GENOVA – In arrivo al XXI Festival dell’Eccellenza al Femminile...
- Pubblicato a Ottobre 31, 2025
- 0
-
“Tessingiu” a Castello d’Albertis, la mostra dedicata all’artigianato sardo
GENOVA – Doppio appuntamento al Castello d’Albertis il 2 e...
- Pubblicato a Ottobre 31, 2025
- 0
-
“Faust” al Teatro Govi, la rilettura romantica e malinconica del personaggio di Goethe
GENOVA – Appuntamento con un grande classico della letteratura tedesca,...
- Pubblicato a Ottobre 31, 2025
- 0
-
Al Sociale di Camogli “Gildo Peragallo, ingegnere”: prosegue il festival dedicato a Gilberto Govi
CAMOGLI (GE) – Prosegue il “IV Festival Gilberto Govi e...
- Pubblicato a Ottobre 31, 2025
- 0
-
La Mosrta “Moby Dick La Balena” a Torino e Venezia: Bonacossa si fa ambasciatrice dell’esposizione dedicata all’opera di Melville
GENOVA – “Moby Dick La Balena. Storia di un mito...
- Pubblicato a Ottobre 31, 2025
- 0
-
“La notte della vita” l’evento a San Rocco di Camogli, la morte interpretata da poeti e scrittori
SAN ROCCO DI CAMOGLI (GE) – Il Teatrino San Nicola...
- Pubblicato a Ottobre 31, 2025
- 0
-
A Staglieno domenica la Messa in onore dei caduti di tutte le guerre: celebra l’Arcivescovo Tasca
GENOVA – Come da tradizione domenica 2 novembre nel Cimitero...
- Pubblicato a Ottobre 31, 2025
- 0
-
A Staglieno domenica la Messa in onore dei caduti di tutte le guerre: celebra l’Arcivescovo Tasca
GENOVA – Come da tradizione domenica 2 novembre nel...
- 31 Ottobre 2025
- 0
-
NOMINATO IL COMITATO SCIENTIFICO DI PALAZZO DUCALE. ARMELLA: «PERSONALITÀ CHE RAPPRESENTANO LA RICCHEZZA CULTURALE DI GENOVA»
Il Consiglio Direttivo ha scelto all’unanimità i dieci membri...
- 30 Ottobre 2025
- 0
-
Prolungata l’allerta gialla sui grandi bacini del levante, termina nel primo pomeriggio la prescrizione per il centro della regione
GENOVA – Arpal ha prolungato l’allerta gialla di oggi,...
- 30 Ottobre 2025
- 0
-
Euroflora, parte il countdown: sabato fiorisce la fontana di piazza De Ferrari
GENOVA – La Superba si prepara alle giornate di...
- 6 Aprile 2018
- 3
-
IL FUOCO IN UNA STANZA, IL COLLETTIVO “INTIMO MA NON MATURO” DEGLI ZEN CIRCUS
Comincia da Genova l’instore tour degli Zen Circus, che...
- 5 Marzo 2018
- 3
-
“WATERFRONT DI LEVANTE”: IL REGALO DI RENZO PIANO A GENOVA
Renzo Piano ha donato oggi il progetto “Waterfront di...
- 31 Ottobre 2017
- 3










Devi essere loggato per postare un commento Accedi