- “Nuova Fiera Primavera” torna a Genova a marzo 2026: nove giorni di appuntamenti al Padiglione Blu
- “La Genova dei cantautori tra terra e mare”: la passeggiata musicale alla scoperta della scuola genovese
- Numeri alle stelle per il Winter Park: quattromila persone all’inaugurazione a Ponte Parodi
- App “Musei di Genova”: lanciata la nuova piattaforma digitale per residenti e turisti
- “La Storia in Piazza” torna al Ducale: la XV edizione dedicata a “Naturale e innaturale nella storia”
- Il Mercato Orientale di Genova torna a dicembre con eventi, socialità e idee regalo
“Hybris”, il nuovo spettacolo di Mastrella e Rezza in scena al Teatro della Tosse il 17 e 18 marzo
GENOVA – Come si possono riempire le cose vuote? È possibile che il vuoto sia solo un punto di vista? È questo che si domandano Flavia Mastrella e Antonio Rezza con il loro nuovo spettacolo “Hybris”. L’opera andrà in scena il 17 e 18 marzo alle ore 20.30 nella Sala Tronfo del Teatro della Tosse.
Ognuno perde l’orientamento, la certezza di essere in un luogo, perde il suo regno così in terra e non in cielo. L’uomo fa il verso alla belva. Che lui stesso rappresenta. Senza rancore. La porta ha perso la stanza e il suo significato, apre sul nulla e chiude sul nulla. Divide quello che non c’è(…)
Le gabbie naturali imposte dal mondo legiferano della nascita, della crescita e della cultura, ma la morte è come al solito insabbiata; ai bambolotti queste cose sembrano inutili sofferenze, antiche volgarità. La porta attraversata dal corpo, che è di cervello e profondamente pigro, si trasforma in un portale nel vuoto; al bordo del precipizio si può immaginare un mondo alternativo ma il bambolotto si lascia abitare da chiunque, di ognuno prende un pezzo, uno spunto, sicuro e consapevole di dare una direzione sua alle cose.
Antonio Rezza ed sette attori abitano il palcoscenico in un turbinio di situazioni in continua metamorfosi in cui il concetto chiave sta proprio nel significato del titolo e l’unico elemento stabile è una porta.
L’orgoglio e la tracotanza, l’hybris dell’antica Grecia, spingono l’uomo a credere di essere potente e fortunato e a sfidare le regole stabilite e la porta simboleggia il vuoto e la divisione, aprendo e chiudendo su ciò che non esiste.
Intorno, un ambiente sterile in cui l’essere umano è prigioniero del proprio corpo e ossessionato dall’immagine di sé, tanto da modificare il proprio aspetto per raggiungere una bellezza immobile e silenziosa a cui ambisce.
Aprire la porta significa entrare in contatto con le incertezze, l’ambiguità e l’insicurezza degli altri, nonché con la bassezza del loro modo di essere. Chiunque si trovi in una posizione di potere, detta le regole; ci si conosce a malapena, poiché non c’è spazio per fare conoscenza e i rapporti sono destinati a fallire.
“Come sempre l’ultimo spettacolo di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, HỲBRIS, è ontologico-umoristico, delirante-realista, psicanalitico-lunare e lunatico. Rinchiuso in un rettangolo dai lati solo disegnati in terra e quindi sempre valicabili, suggerisce un ambiente frigorifero per la conservazione della specie, dotato di qualche confort per i periodi di lunga reclusione, aperto agli infiniti dell’abiezione e della risata, del paradosso e dell’accelerazione stratosferica e incontenibile, del tormentone e dello sguardo antropologico (…).
Flavia Mastrella da sempre inventa ambienti morbidi, di stoffa, o di materiali più resistenti, come le edicolette di Anelante, offrendole come habitat per la vita scenica di Antonio Rezza. Lui di volta in volta asseconda quegli habitat o ci combatte contro, deformandosi nei buchi delle stoffe, agitandosi e correndo tra scivoli, avvolgendosi in tele per sdoppiarsi – da un lato, dall’altro – per rappresentare due figure in una o le due anime di una sola figura(..)
Oltre le porte che vedrete aprirsi e chiudersi su vari ambienti, tanti da indurre una vertigine, da mettere in moto la paura del cambiamento, da precipitare in una molteplicità che fa temere il dilagare del nulla, oltre le porte scorgiamo un sacrificio umano. È quello di tutti noi, in fondo borghesucci in cerca di rassicurazioni e distrazioni, e degli autori, l’artista modellatrice e la meravigliosa marionetta crudele, il poeta Pinocchio de-lirante, l’attore e performer insieme. Lo splendore del corpo in movimento, ostacolato ma mai addomesticato, si offre umilmente al nostro occhio belva, scatenando torrenti di risate che vogliono spesso dire che troppo ci riconosciamo in quell’agnello portato al mentale macello e sempre fingiamo di illuderci che non narri di noi ma di quegli altri che stanno là, oltre la soglia”.
CS.
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
-
Il lutto di un padre e la parata di una divinità popolare: al Nazionale “Napoleone. La morte di Dio”. La recensione
di Giorgia Di Gregorio GENOVA – Ieri sera, sabato 12...
- Pubblicato a Dicembre 14, 2025
- 0
-
“In the Port / Listening Session”: a Palazzo Ducale i suoni del porto diventano musica
GENOVA – I rumori del porto diventano protagonisti dell’iniziativa “In the...
- Pubblicato a Dicembre 12, 2025
- 0
-
Teatro Iqbal: al via il ciclo per bambini di Lunaria a Levante con “La magia della stella di Natale”
GENOVA – La rassegna “Lunaria a Levante ” prosegue sabato 13 dicembre...
- Pubblicato a Dicembre 12, 2025
- 0
-
“A teatro nessuno è straniero” si chiude con “Gli stranieri portano fortuna” e un brindisi di Natale
GENOVA – Teatro, musica e condivisione si incontrano sabato 13 dicembre alle...
- Pubblicato a Dicembre 12, 2025
- 0
-
“Wolfsoniana Digitally Uncovered”: nuovi percorsi digitali per esplorare la collezione museale
GENOVA – La collezione della Wolfsoniana diventa accessibile anche attraverso “Wolfsoniana...
- Pubblicato a Dicembre 12, 2025
- 0
-
Premi Ipazia 2025: a Sara Bertelà il riconoscimento alla carriera, a Simonetta Ronco quello alla nuova drammaturgia
GENOVA – Sono stati consegnati giovedì 11 dicembre, nella Sala...
- Pubblicato a Dicembre 12, 2025
- 0
-
“Il brutto anatroccolo”: la fiaba di Andersen in scena al Teatro Sociale di Camogli
CAMOGLI (GE) – La fiaba “Il brutto anatroccolo” di Hans Christian Andersen va...
- Pubblicato a Dicembre 12, 2025
- 0
-
Via Buranello, da lunedì 15 dicembre cambia la viabilità per i lavori del progetto 4 Assi
GENOVA – Scattano da lunedì 15 dicembre alle 21 le modifiche...
- 12 Dicembre 2025
- 0
-
Riletti i dati del terremoto del 1887: nuove prospettive per la pericolosità sismica in Liguria
GENOVA – Uno studio delle Università di Genova e...
- 11 Dicembre 2025
- 0
-
Ponte Monumentale, al via lo smontaggio dei ponteggi: modifiche alla viabilità in via XX Settembre
GENOVA – Proseguono i lavori di restauro del Ponte Monumentale:...
- 11 Dicembre 2025
- 0
-
Euroflora, parte il countdown: sabato fiorisce la fontana di piazza De Ferrari
GENOVA – La Superba si prepara alle giornate di...
- 6 Aprile 2018
- 3
-
IL FUOCO IN UNA STANZA, IL COLLETTIVO “INTIMO MA NON MATURO” DEGLI ZEN CIRCUS
Comincia da Genova l’instore tour degli Zen Circus, che...
- 5 Marzo 2018
- 3
-
“WATERFRONT DI LEVANTE”: IL REGALO DI RENZO PIANO A GENOVA
Renzo Piano ha donato oggi il progetto “Waterfront di...
- 31 Ottobre 2017
- 3










Devi essere loggato per postare un commento Accedi