GENOVA, CROCEVIA DI MUSICA E CULTURE: TORNA IL FESTIVAL DEL MEDITERRANEO

Di il 30 Agosto 2019
Night Nepal

Si alza il sipario sulla ventotessima edizione, in scena fino al 21 settembre in differenti location della Superba

GENOVA – Concerti, incontri, workshop e, dal 1992, la stessa missione: disegnare la contaminazione culturale attraverso la musica, una delle forme d’arte più universale e identitaria. Prende il via domani, con una parata tra Centro Storico e Certosa, il Festival Musicale del Mediterraneo che, in questa ventottesima edizione, pone lo sguardo sull’idee, le persone e gli scambi di un’area geografica ben delineata: l’Eurasia. Il calendario conta più di venti appuntamenti, in programma dal 31 agosto al 21 settembre tra Palazzo Ducale, Palazzo Tursi, Castello D’Albertis, Museo Chiossone e Museo Diocesano.

Namgyal Lhamo. Credit mwpromo

«In un momento particolare per la valorizzazione di culture differenti dalla nostra – racconta Davide Ferrari, direttore della manifestazione – è importante rilevarle e portarle alla luce attraverso arti come la danza e la musica. È questa la missione del Festival Musicale del Mediterraneo: far scoprire progetti e conoscenze che difficilmente varcano i propri confini». Un programma ampio e variegato, che coinvolge più location genovesi e che prende ufficialmente il via domani alle 17, con una parata tra il Centro Storico e Certosa. «Dopo la festa inaugurale – prosegue Ferrari – cominciamo ufficialmente questa ventottesima edizione con una festa “zen” a Castello D’Albertis con proiezioni, degustazioni eurasiatiche e Friedrich Glorian, polistrumentista tedesco che si esibisce in un concerto di campane tibetane».

Il Festival Musicale del Mediterraneo prosegue il 3 settembre a Palazzo Ducale (ore 21) con la prima europea di “Le vie dell’estasi”, performance del Dervisci Sema Ensemble e Dance Ensemble Opera Studio insieme ai musicisti di Echo Art. Il giorno successivo nel Chiostro del Museo Diocesano va in scena (ore 21) la prima nazionale delle “Musiche tradizionali da Kathmandu” di Night Nepal, mentre giovedì 5 settembre (ore 21) al Parco dell’Acquasola tocca a “Omaggio al Dalai Lama” con Namgyal Lhamo (in foto) e monaci provenienti da Tibet, Indonesia e Marocco. Insieme a Marco Tindiglia, le “Voci di donne sciamane” di Sainkho Namtchylak e Kazuhisa Uchihasi colorano il cortile di Palazzo Tursi sabato 7 settembre (ore 21).

Jyotsna Srikanth

La settimana successiva comincia a Palazzo Bianco martedì 10 settembre (ore 21) con i “Ritmi del Rajastan, Kerala, Bengala, Maharashtra”, prima nazionale con Taal India dal Rajasthan. Il giorno seguente (sempre alle 21) si torna a Palazzo Ducale con le “Musiche dalla Via della Seta” dell’ensemble iraniano “Chakam”. Sempre alle 21, giovedì 12 settembre il Quartetto Perosi e Jyotsna Srikanth (in foto) coniugano i giri armonici indiani ai virtuosismi di Niccolò Paganini a Palazzo Tursi. Lo spettacolo è in prima europea. Ancora nel palazzo di via Garibaldi va in scena (venerdì 13 settembre, ore 21) la seconda parte delle “Musiche dalla via della Seta” con il duo Hovanissian & Gultekin. Sabato 14 settembre al Museo di Arte Orientale Chiossone (ore 18) i vietnamiti Bach Yen e Tran Quang Hai portano “Dreams and reality”, mentre giovedì 19 (ore 21) si torna nel cortile di Palazzo Tursi con “Voci sacre e profane dall’Est” con il bulgaro Balkanes. Il gran finale è all’insegna di danza, musica e teatro, con “Kerala Rituale” a Palazzo Bianco (venerdì 20 settembre, ore 21) e “Ikiru – Omaggio a Pina Bausch” al Teatro Duse (sabato 21 settembre, ore 21).

Su Giulio Oglietti

Cresciuto tra la nebbia e le risaie del Monferrato, è a Genova dal 2013. Laureato in Informazione ed editoria, collabora con GOA da luglio 2017. Metodico e curioso, è determinato a diventare giornalista. ogliettig@libero.it

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