GARANTE PER GLI ANZIANI, LA DELIBERA PASSA IN CONSIGLIO COMUNALE

Di il 27 Maggio 2021

Marta Brusoni, consigliera della Lista Civica del sindaco “Vince Genova”, ha presentato martedì scorso una proposta per l’introduzione a Genova di una figura a tutela dei diritti delle persone in età avanzata. La proposta potrebbe diventare presto legge regionale

GENOVA – Una delibera per istituire la figura del Garante degli anziani a Genova. È stata approvata martedì scorso in consiglio comunale dopo essere stata presentata da Marta Brusoni, consigliera della Lista Civica del sindaco “Vince Genova”, con l’obiettivo di «sancire una figura essenziale e strategica, in grado di fornire la tutela e la vigilanza nei confronti delle persone anziane della nostra regione», sottolinea Brusoni. La delibera, che potrebbe poi diventare proposta di legge regionale, porta la firma anche del capogruppo di Forza Italia, Mario Mascia, che nel 2018 aveva già favorito l’istituzione della figura del Garante per l’infanzia e l’adolescenza (Aiga) con il principale compito di verificare in Italia la piena attuazione dei diritti dei minorenni previsti dalla Convenzione Onu. «Misure di protezione per questa fascia di popolazione sono necessarie e vengono riconosciute come tali anche a livello comunitario. – spiega la capogruppo in consiglio comunale di “Vince Genova” -. La Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, infatti, all’articolo 25 Diritti degli anziani, parla chiaramente della necessità di riconoscere agli anziani il diritto di condurre una vita dignitosa e di partecipare alla vita sociale e culturale».

L’Indice di vecchiaia, che rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione, è il rapporto percentuale tra il numero degli ultra-sessantacinquenni e quello dei giovani fino ai 14 anni. Nel 2020 l’indice di vecchiaia per la Liguria ha stabilito che ci sono 262,4 anziani ogni 100 giovani. Un numero significativo in una regione tradizionalmente popolata da persone in età avanzata. «Per questo riteniamo urgente istituire la figura del Garante degli anziani che apporterebbe, al tempo stesso, sostanziali tutele a tutto il nucleo familiare e, in senso lato, a tutta la cittadinanza ligure – aggiunge Brusoni -. La società del terzo millennio deve essere pronta ad affrontare i bisogni della terza età, e per poterlo fare, è necessario costruire un supporto normativo da attuare in maniera organica e programmata, riconoscendo i giusti diritti delle persone anziane e rimuovendo radicate discriminazioni, tuttora presenti in certi aspetti della vita sociale».

Con questa proposta di legge, secondo Brusoni, «si potrà colmare un vuoto legislativo, in modo da raccogliere sia i casi di disservizio, che quelli in cui viene attuata una vera e propria lesione dei diritti legislativi a danno degli anziani. Potranno essere assunte iniziative per promuovere interventi di natura socio-assistenziale, incentivare stili di vita sani e attivi, vigilare sull’assistenza prestata agli anziani ricoverati in strutture residenziali. In generale, favorire il benessere degli anziani in ogni momento della propria vita».

«In Liguria ci sono oltre 35 mila soggetti in totale solitudine, persone che possono stare male per depressione – spiega Paolo Tanganelli, specialista in Neurologia del dipartimento Asl3 di Genova, ideatore e responsabile del Progetto “Famiglia Serena” per i famigliari di malati di Alzheimer sponsorizzato dalla Provincia di Genova e dalla Fondazione Carige -. Genova potrebbe costruire una città a tutela degli anziani. Inoltre dovrebbe realizzare progetti di sostegno per non far sentire gli anziani soli supportando così le famiglie».

C. S.

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