COVID-19, LA LIGURIA SARÀ LA PRIMA REGIONE A SOMMINISTRARE I VACCINI PRESSO LE FARMACIE

Di il 18 Marzo 2021
Covid-19

«Siamo orgogliosi di essere la prima regione in Italia che somministrerà i vaccini anti Covid-19 anche nelle farmacie» – afferma Giovanni Toti

GENOVA – E’ la Liguria la regione pilota a livello nazionale nell’avvio della vaccinazione anti Covid-19 nelle farmacie su tutto il territorio, a partire da lunedì 29 marzo.


«Ringrazio i farmacisti per la disponibilità e la collaborazione dimostrate, con l’obiettivo comune di mettere in sicurezza la nostra popolazione nel minor tempo possibile, grazie all’impegno di tutti, in un’ottica di sistema» – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

E prosegue: «Avremo inizialmente cinquanta punti di vaccinazione territoriale nelle farmacie, che effettueranno tra i 2.500 e 3.500 vaccini alla settimana. Considerata la contestuale attivazione il 29 marzo anche dei due grandi hub di vaccinazione a Genova e alla Spezia, pensiamo di poter traguardare complessivamente circa 75-80mila vaccini alla settimana».


L’attività di vaccinazione si aggiunge alle altre già svolte dalle farmacie nell’ambito della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 e, in particolare, alla prenotazione dei vaccini e alla distribuzione dei flaconi multidose ai medici di medicina generale.

L’accordo raggiunto con l’Unione ligure delle associazioni titolari di farmacia e con la rappresentanza regionale di Assofarm, prevede l’organizzazione di punti di vaccinazione territoriale (Pvt) presso le farmacie o in locali idonei nelle vicinanze delle stesse, dove predisporre le attività necessarie alla somministrazione dei vaccini.


In ciascun punto di vaccinazione territoriale si svolgeranno diverse attività: la registrazione del cittadino sull’anagrafe vaccinale regionale, la preparazione dei locali, la predisposizione del materiale per la preparazione e somministrazione del vaccino, la preparazione delle dosi, l’informativa al paziente per il consenso informato e la documentazione per il rispetto della privacy, l’archiviazione dei documenti, lo smaltimento dei flaconi utilizzati, la sensibilizzazione della popolazione per l’adesione alla campagna vaccinale e la consegna del certificato vaccinale o del modulo per la successiva vaccinazione.


«Il ruolo della farmacia è strategico per assicurare una sempre maggiore efficacia della campagna vaccinale» – aggiunge Toti «I cittadini hanno nel farmacista di fiducia una figura di riferimento, che può rispondere a dubbi e fornire informazioni, sensibilizzando la popolazione sull’importanza, la sicurezza e l’efficacia della vaccinazione per superare la pandemia».


«Ora aspettiamo solo il via libera dall’EMA sul vaccino AstraZeneca» – ha spiegato Elisabetta Borachia, presidente dell’Unione Ligure delle associazioni titolari di farmacie«ma è importante precisare che in futuro potremo somministrare anche quello Johnson & Johnson: noi comunque siamo pronti».


«Siamo particolarmente soddisfatti di poter dare un ulteriore contributo alla lotta al virus, stavolta ancora più concreto ed efficace. Il modello ligure riconosce le farmacie come un punto fondamentale del sistema sanitario regionale, sempre vicine ai bisogni dei cittadini» – ha concluso Borachia.

Come avverrà la somministrazione

A somministrare il vaccino anti Covid-19 non saranno i farmacisti. Il medico avrà la responsabilità della seduta vaccinale, verificando l’adesione ai protocolli e alle regole previste per questa attività. Il medico provvederà direttamente alla vaccinazione o avvalendosi del supporto di una figura professionale abilitata. Nel caso di reazione avversa, sarà pronto ad intervenire, utilizzando i farmaci ed i dispositivi medici preposti, oltre alla registrazione nel sistema di farmacovigilanza.


La somministrazione del vaccino avverrà in un locale dedicato, che dovrà essere di dimensioni adeguate a garantire il distanziamento fisico previsto dalle norme anti covid. Il soggetto vaccinato dovrà quindi rimanere almeno quindici minuti in un’area per il monitoraggio prima di poter tornare alle proprie attività.


Nel caso in cui la farmacia non sia dotata di locali da dedicare alla vaccinazione e al monitoraggio delle persone vaccinate, si potrà prevedere l’utilizzo di spazi dedicati nelle vicinanze delle farmacie. In ogni caso, sarà il farmacista ad autocertificare l’idoneità dei locali. Le farmacie potranno svolgere questa attività anche nell’orario di chiusura.

C.S.

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