BOSCADRÀ, L’APPENNINO IN FESTA TRA ARTE E CULTURA CONTADINA

Di il 11 Giugno 2015

Ad Albera Ligure un festival con dimostrazioni, laboratori e la musica degli Ex-Otago

Di Chiara Bozzo

Offrire un vino ad un suonatore

La Val Borbera con la sua forma allungata arriva a lambire i territori di ben quattro province: Alessandria, Genova, Piacenza e Pavia. Il suo aspetto è severo, selvatico contraddistinto da canyon scoscesi e fiumi gelati. Proprio qui, precisamente a Albera Ligure (località Le Cantine di Figino), da due anni va in scena Boscadrà un festival che vuole coniugare il lavoro della terra con varie e diverse forme d’arte tra laboratori, discussioni, teatro e musica. L’idea è di due ragazzi genovesi, Martina Panarese e Maurizio Carucci, cantante degli Ex-Otago, gruppo indie-pop genovese, che hanno deciso di trasferirsi, di ristrutturare una piccola borgata in pietra in questa valle, ormai disabitata da tempo e di avviare il progetto di un’azienda agricola che ha preso il nome di Cascina Barbàn. E proprio negli spazi di Cascina Barbàn si svolge Boscadrà, quest’anno in programma sabato 20 e domenica 21 giugno. Li abbiamo intervistati per saperne qualcosa in più.

Che cos’è Boscadrà?

Boscadrà è un piccolo festival nato qui sull’Appennino che vuole far incontrare e anche combaciare l’arte e l’agricoltura. Ogni anno segue un tema o un filone diverso, nelle due edizioni passate abbiamo dato spazio ad entrambe, con vari incontri, dimostrazioni, concerti e rappresentazioni teatrali.

Su quale tema si concentrerà questa terza edizione?

Quest’anno il tema centrale sarà la possibilità del ricorso alla trazione animale in agricoltura, non si tratta di un ritorno cieco al passato: il trattore lo si usa, lo usiamo anche noi, ma vogliamo chiederci e discutere di quanto possano essere ancora utili gli animali in agricoltura. Da un anno noi usiamo un asino per alcuni lavori nei campi e ci sembrava un tema interessante. Sabato 20 dalle 9 alle 18 si potrà seguire una dimostrazione di trazione animale con preparazione del letto di semina con un asino a cura di Marco Spinello e Jacopo Tosco con l’utilizzo della Kassine. Mentre domenica mattina faremo un trekking nelle vicinanze della cascina accompagnati dagli asini.

E per quanto riguarda la parte dell’arte?

Sabato sera dalle 20 suoneranno i Luke &The Lion una band folk-country che si è fatta conoscere a Genova per aver suonato per strada nei vicoli della città e poi la grande chiusura di Burrasca, il tour acustico degli Ex-Otago che ha toccato tante località italiane. In più ci sarà anche una novità assoluta un laboratorio che abbiamo chiamato “Laborateatro di Asinitudine”, nome un po’ strano per definire una tre giorni di incontri che si svolgerà prima di Boscadrà e vedrà la figura dell’asino come pretesto per indagare su di sé attraverso la danza, il teatro e i cinque sensi a cura di Giorgio De Gasperi e del Movimento Zoe.

Questo festival rientra in un progetto più ampio che è quello di Cascina Barbàn, ce lo potete spiegare?

Cascina Barbàn è una piccola azienda agricola tutta dedicata all’agricoltura sostenibile. Inoltre vuole essere anche un progetto, un laboratorio in cui far crescere diverse esperienze. Da quattro anni coltiviamo i nostri orti coltivando diverse cose tra cui la fagiolana bianca di Figino, legume tipico di questi posti. In più abbiamo portato avanti un discorso sul recupero dei vigneti, anche di qualità autoctone come il Timorasso.

L’ingresso al festival è a offerta libera, ci sarà la possibilità di cenare il sabato e pranzare la domenica. Per il laborateatro e la dimostrazione di trazione animale è necessario iscriversi entro il 15 giugno scrivendo rispettivamente a info@epiteatro.eu e info@cascinabarban.it.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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