Allargamento Lungomare Canepa, spunta il muro della discordia

Di il 14 Febbraio 2018

A Sampierdarena si lavora per allargare la strada e la cittadinanza organizza una raccolta firme contro il muraglione

 

Continua il malcontento tra gli abitanti di Sampierdarena a seguito dell’innalzamento di un muro di due metri in Lungomare Canepa.

Il muraglione, non presente nel progetto ufficiale, è stato costruito in seguito al rifacimento della strada, che si allargherà fino a sei corsie per consentire la separazione del traffico pesante da quello cittadino. Questo, tuttavia, nonostante venga giustificato come “barriera di sicurezza in progetto”, è stato edificato a non più di 50 cm dalle case destando lamentele e scontento da parte dei residenti.

 

L’opera stradale, che rientra nelle grandi infrastrutture previste nel Centro Ovest, a causa del muro, sta sollevando un numero elevato di critiche tra gli abitanti che sabato 17 si riuniranno presso il Bar Bambocchia di via Giovanetti 36 per una raccolta firme intenta mettere fine alla costruzione del muro e a informare sulle implicazioni negative che il progetto avrà per l’intera delegazione già colpita da degrado e ghettizzazione.

 

“Il muro in costruzione alto quasi due metri che dividerà lungomare Canepa da via San Pier d’Arena e il dislivello della nuova strada – commenta Michele Colnaghi, consigliere presso il Municipio Centro Ovest – sono dettagli omessi sia in conferenza dei servizi sia negli incontri e nelle commissioni in Municipio e a Tursi. Si tratta di elementi degradanti e ghettizzanti dal punto di vista visivo, acustico e fisico, oltre che causa di possibili futuri allagamenti.
Esaminando la planimetria di progetto – conclude – non c’è traccia né del dislivello e non si parla esplicitamente di muro ma di ‘barriera di sicurezza in progetto’”.

 

Nel frattempo i residenti seguono la vicenda documentandola sui social. Nel neonato gruppo intitolato “Comitato Lungomare Canepa”, infatti, sono tantissime le fotografie che mostrano che costa sta accadendo nel quartiere, seguite dai numerosi commenti degli utenti.

“Credo che a tutto ci sia un limite di sopportazione – scrive Silvia – Abbiamo atteso in silenzio ed educatamente che qualcosa cambiasse, che ci fosse un miglioramento. Ci siamo davvero illusi che questo investimento fosse davvero rivolto a noi dopo tanti sacrifici. Ora però non possiamo stare più a guardare, né attendere che qualcuno ci dia una mano.

Dobbiamo, tutti uniti, reagire al degrado, con compostezza e dignità. Lo dobbiamo ai nostri nonni che tanto amavano la nostra Sampierdarena e che sono il motivo per cui noi siamo ancora lì, nonostante tutto! Sampierdarena deve rinascere perché lo merita e lo meritiamo noi” – conclude il post.

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