Al cinema Ariston la proiezione di “Kafka a Teheran” insieme alla Comunità Iraniana di Genova

Di il 6 Ottobre 2023

GENOVA – “Kafka a Teheran” è un film sull’Iran contemporaneo da vedere sabato 7 ottobre (ore 20.15) al cinema Ariston (vico San Matteo 14) insieme alla Comunità Iraniana di Genova, fra cui militano molti esponenti del movimento democratico “Donna, Vita, Libertà”, sorto dopo la morte di Masha Amini, arrestata per la mancata osservanza dell’obbligo del velo. Il film di Ali Asgari e Alireza Khatamidistribuito da Academy Two, sarà preceduto dalla presentazione della mediatrice culturale Anahita Tcheraghali, dell’imprenditrice Sheri Moghadasi e della giornalista Zahra Jalilian. Alla proiezione, in lingua originale farsi con i sottotitoli in italiano, segue il dibattito con il pubblico.

“Kafka a Teheran” racconta la storia di uomini e donne comuni, di ogni provenienza sociale, che si scontrano con le barriere culturali e religiose imposte dalle varie autorità locali. Sono vicende ironiche e commoventi che compongono il ritratto, pieno di sfaccettature, della complessa società iraniana vista da chi si trova a superare un’avversità ed entra in contatto con le istituzioni. «Ci siamo proposti – hanno dichiarato i registi, che si sono conosciuti alla Mostra del Cinema di Venezia del 2017 – di esplorare le dinamiche del potere e analizzare il modo in cui i regimi totalitari controllano la vita degli individui, attraverso leggi che riguardano i corpi, la sessualità e l’identità. Con una cinepresa fissa e frontale abbiamo girato quadri viventi drammaticamente realistici, estremamente convenzionali e spesso paradossali. Mettiamo a nudo i tentativi dei cittadini di ritagliarsi dei piccoli spazi privati di ribellione, a dispetto di un regime oppressivo. In fondo, non è altro che un’inchiesta cinematografica sulla minaccia delle dittature che mette in luce la necessità di una sfera in cui proteggere un germe di resistenza».

“Kafka a Teheran” è stato girato in sette giorni. «Abbiamo guardato le nostre famiglie – concludono i registi – e ci siamo resi conto che il momento di raccontare storie attorno al fuoco era finito. Era giunto il momento di raccontare una storia “all’interno” del fuoco».

BIOGRAFIE

ALI ASGARI, co-regista e co-sceneggiatore
Ali Asgari, è noto molto noto nell’ambito cinematografico iraniano, si è aggiudicato oltre 200 riconoscimenti. Due dei suoi cortometraggi, More Than Two Hours (2013) e Il silenzio (2016), sono stati nominati per la Palma d’Oro al Festival di Cannes. The Baby è stato presentato al concorso per corti del Festival del Cinema di Venezia nel 2014. I film di Ali si focalizzano sulle vite precarie di individui che vivono ai margini della società nel suo Paese d’origine, l’Iran. Il suo film d’esordio, Disappearance, è stato realizzato presso la Cinéfondation Residency del Festival di Cannes ed è stato presentato al Festival Internazionale del Cinema di Venezia nel 2017. Until Tomorrow, il secondo lungometraggio di Asgari, è stato presentato alla Berlinale nel 2022. Ali è un membro della Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

LUNGOMETRAGGI
2023 – Terrestrial Verses (Iran, Festival del Cinema di Cannes)
2022 – Until Tomorrow (Iran/Francia/Qatar – 86 minuti, Berlinale 2022)
2017 – Disappearance (Iran/Qatar – 90 min, Festival del Cinema di Venezia, 2017)

CORTOMETRAGGI
2022 – About Me (Paesi Bassi – 15 min, Festival Internazionale del Cinema di Varsavia,
Festival del Cinema Tallin Black Nights)
2020 – Witness (Francia/Iran – 15 min, Poff Shorts, Festival del Cinema di Glasgow, Festival
Internazionale del Cinema di Varsavia)
2020 – Pilgrims (Turchia – 17 min, Festival Internazionale del Cinema di Varsavia e Festival
Internazionale del Cinema di Leeds)
2016 – Il Silenzio (Francia/Italia – 15 min, nominato per la Palma d’Oro per Miglior
cortometraggio)
2015 – The Pain (Francia/Iran – 15 min, Festival Internazionale del Cinema di Los Angeles)
2014 – The Baby (Italia/Iran – 16 min, Festival Internazionale del Cinema di Venezia)
2013 – More than two hours (Iran – 15 min, Palma d’Oro – Miglior cortometraggio)
2012 – Barbie (Iran – 12 min)

ALIREZA KHATAMI, co-regista e co-sceneggiatore
Alireza è un premiato cineasta iraniano-americano di base in Canada. Le sue opere sono fortemente influenzate dalla ricca tradizione di cantastorie della tribù indigena Khamse, in Iran, all’interno della quale Alireza trova le sue origini. I suoi film investigano in modo toccante l’interconnessione fra memoria, trauma e dinamiche di potere, spesso attraverso una lente filosofica e con un umorismo nero. Ha collaborato con famosi cineasti come Asghar Farhadi. Il suo lungometraggio di esordio, Oblivion Verses, sviluppato presso la Cinéfondation Residency del Festival di Cannes, è stato presentato al Festival Cinematografico di Cannes, aggiudicandosi tre premi, fra cui il Premio Orizzonti per la Migliore sceneggiatura e il Premio FIPRESCI. Alireza è anche co-sceneggiatore di Until Tomorrow, che è stato proiettato per la prima volta alla Berlinale. Attualmente sta lavorando in Turchia ad un thriller psicologico che è un’opera di fiction autobiografica.

LUNGOMETRAGGI
2023 – Terrestrial Verses (Iran, Festival del Cinema di Cannes)
2017 – Oblivion Verses (Francia/Olanda/Germania/Cile – 93 min, Festival del cinema di
Venezia del 2017)

CORTOMETRAGGI
2013 – Mr. Chang’s New Address (Taiwan/Francia – 15 min, Quinzaine des réalisateurs di
Cannes)
2010 – Focal Point (Malesia – 15 min, Festival di Clermont-Ferrand)

info    t. 010 583261 | info@circuitocinemagenova.it | www.circuitocinemagenova.com

CS.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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