All’Acquario di Genova “Incontro in Blu” con Leonardo Ferragamo

Di il 30 Settembre 2020

GENOVA – In occasione del 60esimo Salone Nautico Internazionale gli “Incontri in blu” vanno in trasferta all’Acquario di Genova che per l’occasione ospita la rassegna. Venerdì 2 ottobre alle 18.30 presso l’Auditorium della struttura, si terrà l’incontro con Leonardo Ferragamo, azionista dell’omonima maison di moda e Presidente dei cantieri navali Nautor’s Swan.

L’appuntamento, della durata di circa un’ora, è a ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per garantire le misure di sicurezza anti COVID 19 i partecipanti dovranno indossare la mascherina per tutta la durata dell’incontro e dovranno sottoporsi alla misurazione della temperatura all’ingresso.

La rassegna, finalizzata a promuovere la cultura del mare nelle sue diverse forme è curata dal giornalista e scrittore Fabio Pozzo e voluta da Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Costa Edutainment spa e Associazione Promotori Musei del Mare onlus.

Leonardo Ferragamo è il quinto figlio di Salvatore Ferragamo, il calzolaio dei sogni parafrasando il docufilm di Luca Guadagnino presentato fuori concorso al festival del cinema di Venezia per i 60 anni della sua morte, il designer che rivoluzionò le scarpe delle donne e che a Firenze mise le basi dell’impero della moda consolidato poi da sua moglie Wanda e dai suoi sei figli. Il coinvolgimento nella rassegna Incontri in Blu è legato alla sua passione per il mare e la vela. Presidente e azionista di maggioranza dei cantieri Nautor’s Swan, che a 170 km dal Circolo polare artico in Finlandia varano i celebri “cigni”, barche a vela di culto sin dalla nascita degli scali avvenuta nel 1966. Leonardo comincia ad andare a vela nelle acque di Forte dei Marmi, con la deriva di 5 metri del fratello Ferruccio, il quale poi a 15 anni gli regala per la promozione un Flying Dutchman.

Il primo passo da armatore ad azionista di maggioranza del cantiere oggi italo-finlandese matura nel 1992, durante una visita agli scali. Trova un’azienda con grande qualità e tradizione, ma che vive un momento di scarsa organizzazione e visione strategica. Così propone una partecipazione in un progetto di marketing e una nuova barca One Design che si sarebbe dovuta chiamare Formula Swan. Ma la sua proposta non è accolta. Inizia così a pensare di acquistare il cantiere e, dopo una lunga trattativa, ci riesce. E così dal 1998 a Pietarsaari (Finlandia) si parla anche italiano. I primi anni non sono facili, ma il nuovo management ha una rotta tracciata, fatta di riduzione costi, nuovi modelli, dell’implemento di un “mondo Swan” che va dal refitting alle regate con proprie classi e del mantenimento dei valori originali di queste barche.

C.S.

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