- Musica elettronica e pescato del giorno: prende il via la nuova stagione di “Fish&Djs”
- Il Centro Storico diventa un libro aperto con la “BookWeek” dal 17 al 19 maggio
- Al Museo Chiossone inaugura la mostra di Nobushige Akiyama “Kozo, carta giapponese d’artista”
- Genova va di corsa: domenica 19 maggio si corre la “Rolli Run” tra le dimore storiche della città
- Palazzo Ducale, al via il Festival di Limes sul tema guerra senza limiti spazio temporali
- Un maestro del violino al Premio Paganini: Uto Ughi nominato presidente di giuria
- Recco celebra sua maestà la focaccia domenica 26 maggio: guida alle degustazioni in programma
Prende il via al Museo Galata la mostra di Giovanni Cerri “L’Italia che partiva”
GENOVA – Il Galata Museo del Mare presenta dal 14 marzo al 14 aprile 2024 la mostra di Giovanni Cerri “L’Italia che partiva. Via mare verso l’America”, riportando l’attenzione su uno dei fenomeni sociali e culturali più pregnanti della storia italiana, che vide tra il 1876 e il 1925 più di sei milioni di italiani lasciare il proprio paese per raggiungere gli Stati Uniti. Un’esperienza espositiva che promette di toccare le corde dell’anima e della memoria collettiva, un commovente omaggio in bianco e nero a tutti gli italiani che tra la fine dell’Ottocento e le prime decadi del Novecento emigrarono verso il continente americano.
Curata dalla storica dell’arte Barbara Vincenzi, sostenuta dal Museo Italo Americano of San Francisco, l’esposizione traccia le storie di uomini e donne di qualsiasi età e sesso che, spinti dalla speranza di una vita migliore, tra la fine del XIX° e l’inizio del XX° secolo intrapresero viaggi transoceanici estenuanti verso l’America, partendo dai quattro porti d’imbarco autorizzati di Genova, Napoli, Palermo e Messina.
Gente povera, umile, come braccianti, operai, badanti, facchini, lustrascarpe, venditori ambulanti, che si imbarcarono ben consapevoli che molti di loro non sarebbero mai più tornati in patria.
Viaggi per mare su navi a vela o piroscafi che duravano dalle tre alle cinque settimane, resi ancora più faticosi dal sovraffollamento e dalle condizioni igienico-sanitarie dei locali dove gli emigranti trascorrevano l’intera traversata; luoghi che favorivano la rapida diffusione di malattie, dove respirare era quasi impossibile con l’aria piena del fumo e dei vapori delle macchine, e i letti erano formati da sacchi di paglia increspati e maleodoranti sistemati in anguste cuccette di legno, mettendo a dura prova le condizioni fisiche di passeggeri che, in molti casi, erano scarse già prima della partenza.
Scrive Matteo Collura nel suo testo in catalogo: “così come quando lessi Sull’oceano di Edmondo De Amicis, nella mia immaginazione prese forma la crudele epopea dell’emigrazione, nell’osservare in anteprima queste opere, ecco le immagini coincidere con l’idea visiva che, suggestionato da quella lettura, avevo messo a punto a proposito dell’esodo in mare dei nostri emigranti. Questo perché – e dico una cosa ovvia per chi ha pratica di letteratura – la pagina scritta è quella che più si avvicina all’arte pittorica.”
LA MOSTRA
Attraverso una selezione di venti opere evocative, tutte datate 2023, realizzate in tecnica mista su tela o tavola e delle quali due rappresentative delle città di Genova (il porto) e San Francisco (il Golden Gate), Giovanni Cerri esplora la memoria collettiva di un’epoca caratterizzata da profonde trasformazioni sociali e culturali.
L’intera narrazione visiva volutamente in bianco e nero, come se fosse essa stessa documento storico, è un invito a riflettere sul passato migratorio italiano e nasce da un attento lavoro sulla memoria e sul ricordo di quello che sono stati i nostri antenati che, a cavallo tra i due secoli, affrontarono il mare per cercare fortuna in un altro continente, con tradizioni, abitudini e leggi differenti.
Una mostra la cui genesi è iniziata dal recupero “in rete” di immagini, documenti, fotografie e cartolinecapaci di condensare il senso di storie tanto intense quanto drammatiche: la ressa sui moli, le visite mediche prima dell’imbarco, la salita sulle navi con valigie enormi e pesanti caricate a fatica sulle spalle, i saluti struggenti, gli addii, i volti di bambini e adulti, il gesto del primo avvistamento del suolo americano, il grido “l’America!” e il saluto alla Statua della Libertà, il mettersi in fila per le ispezioni, l’attesa dello sbarco verso un mondo sconosciuto.
Immagini capaci di restituire una prospettiva intima sui sacrifici e le speranze dei nostri antenati, che svolgeranno un ruolo chiave negli Stati Uniti nella costruzione di infrastrutture come grattacieli, ponti e ferrovie, così come nel settore agricolo. Uomini e donne che contribuirono a plasmare il mondo che conosciamo e in cui oggi viviamo.
Dei dipinti presenti al Galata Museo del Mare uno solo, intitolato “Il viaggio”, è a colori. Un quadro di grandi dimensioni (150×250) “quasi astratto e privo di narrazione diventa una sorta di porta virtuale e l’inizio di un viaggio interiore, lo stesso percorso che ha affrontato l’artista intraprendendo questa avventura, lo stesso, in un arco temporale differente, che intraprenderanno i visitatori”, come sottolinea Barbara Vincenzi nel suo testo in catalogo.
Esposto senza telaio come fosse una vela di una nave, attraverso macchie di colore, colature e linee casuali, simboleggia l’incertezza e il non definito di determinate avventure della vita, lasciando al visitatore la più completa libertà di riflessione sul significato del viaggio e dell’importanza di tutte quelle storie individuali e collettive che allora contribuirono a comporre il tessuto della nostra identità nazionale.
La mostra rende infine omaggio anche a tre figure emblematiche legate all’emigrazione italiana:Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti(Nick and Bart), i due attivisti e anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti (il primo operaio in una fabbrica di scarpe, il secondo venditore ambulante di pesce) che nel 1927 furono condannati alla sedia elettrica per l’omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio “Slater and Morrill” di South Braintree nello Stato del Massachusetts, per poi venire assolti cinquant’anni dopo dal Governatore Michael Dukakis;George Moscone, il sindaco di San Francisco di origini liguri progressista e difensore dei diritti civili ucciso nel 1978 insieme all’attivista Harvey Milk, da un ex consigliere comunale.
La mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione con il Museo Italo Americano of San Francisco e al sostegno di Valla Morrison & Schachne Inc. PC, Mediafilm, Officine Mara, ARAG eAxa e Gec &co intermediazioni assicurative.
Durante la mostra verrà mostrato il video che il regista Mauro Conciatori ha girato nello studio di Giovanni Cerri sul progetto della mostra al Galata Museo del Mare.
“L’Italia che partiva. Via mare verso l’America” saràvisitabile fino al 14 aprile con il biglietto d’ingresso del Museo.
Orari Galata Museo del Mare: lunedì – domenica ore 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)
CS.
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
-
BANDIERE BLU, ALLA LIGURIA IL PRIMATO NAZIONALE CON 34 COMUNI PREMIATI
Riconoscimento anche a 67 spiagge e 16 approdi turistici GENOVA...
- Pubblicato a Maggio 14, 2024
- 0
-
A LA CLAQUE WEEKEND DI MUSICA CON JACK SAVORETTI E IL LISTENING PARTY DI “.HIT VOL.1”
Venerdì 17 maggio la presentazione del nuovo progetto discografico del...
- Pubblicato a Maggio 14, 2024
- 0
-
Al Teatro Garage gran ritorno de “Le Cognate” di Michel Tremblay il 17 e 18 maggio
GENOVA – Dopo lo straordinario successo di pubblico con tre...
- Pubblicato a Maggio 14, 2024
- 0
-
“Cena Condivisa”: la tavoltata nel Centro Storico di Genova che unisce tutti i Sestieri
GENOVA – Un evento unico sta per animare il cuore...
- Pubblicato a Maggio 14, 2024
- 0
-
“De Gustibus-assaggia e vota il tuo spettacolo”: alla Sala Mercato lettura scenica di “Notte di maggio”
GENOVA – Giovedì 16 maggio alle ore 19.30 alla Sala...
- Pubblicato a Maggio 14, 2024
- 0
-
DOPPIO APPUNTAMENTO A GENOVA CON ZEROCALCARE PER IL SUO NUOVO LIBRO “QUANDO MUORI RESTA A ME”
Il fumettista sarà a Palazzo Ducale alle ore 20, mentre...
- Pubblicato a Maggio 14, 2024
- 0
-
GENOVA DIVENTA TEATRO DELLA SECONDA EDIZIONE DELLA “COPPA DEL MONDO DEL PANETTONE SUMMER EDITION”
Sabato 18 maggio al Porto Antico avrà luogo una giornata...
- Pubblicato a Maggio 14, 2024
- 0
-
BANDIERE BLU, ALLA LIGURIA IL PRIMATO NAZIONALE CON 34 COMUNI PREMIATI
Riconoscimento anche a 67 spiagge e 16 approdi turistici...
- 14 Maggio 2024
- 0
-
Sopraelevata, tutte le chiusure notturne per lavori di manutenzione
Genova, 13 mag. – Per un ciclo di operazioni...
- 13 Maggio 2024
- 0
-
La Cruna e A.Se.F danno il via a uno sportello gratuito per supportare le pratiche online
GENOVA – Nasce un nuovo centro di assistenza digitale,...
- 10 Maggio 2024
- 0
-
Euroflora, parte il countdown: sabato fiorisce la fontana di piazza De Ferrari
GENOVA – La Superba si prepara alle giornate di...
- 6 Aprile 2018
- 3
-
IL FUOCO IN UNA STANZA, IL COLLETTIVO “INTIMO MA NON MATURO” DEGLI ZEN CIRCUS
Comincia da Genova l’instore tour degli Zen Circus, che...
- 5 Marzo 2018
- 3
-
“WATERFRONT DI LEVANTE”: IL REGALO DI RENZO PIANO A GENOVA
Renzo Piano ha donato oggi il progetto “Waterfront di...
- 31 Ottobre 2017
- 3
Devi essere loggato per postare un commento Accedi