Ultime due settimane per visitare la “World Press Photo Exhibition 2025” a Palazzo Ducale

Di il 9 Giugno 2025

GENOVA – Ultime due settimane per visitare la World Press Photo Exhibition al Palazzo Ducale di Genova, prestigiosa mostra internazionale di fotogiornalismo e fotografia documentaria. La mostra, destinata a 60 città nel mondo, a Genova è visitabile nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale dal 30 aprile al 24 giugno 2025. È organizzata da Cime, Ambassador Italia della World Press Photo Foundation di Amsterdam, in collaborazione con Fondazione Palazzo Ducale Genova. Comprende 144 immagini selezionate tra le 59.320 scattate da 3778 fotografi provenienti da 141 paesi.

Le 144 fotografie selezionate sono state pubblicate dalle principali testate internazionali, tra cui New York Times, Washington Post, Der Spiegel, Time, le agenzie France Presse, Associated Presse, Reuters, Tass. Sono le migliori fotografie candidate alla 68ª edizione del Concorso, valutate da una giuria indipendente, presieduta dall’italiana Lucy Conticello, direttrice della fotografia per M, il magazine di Le Monde. Nell’insieme offrono uno sguardo su alcuni fra i più urgenti temi d’attualità, come conflitti devastanti, disordini politici, crisi climatica, viaggi dei migranti.

A vincere il titolo di World Press Photo of the Year 2025 è stata la palestinese Samar Abu Elouf con un’immagine che ritrae Mahmoud Ajjour, 9 anni, un bambino mutilato da un attacco israeliano sulla Striscia di Gaza, nel marzo 2024. È stata pubblicata da The New York Times. Durante la fuga, Mahmoud si è voltato per esortare la famiglia a fare presto. Un’esplosione ha intercettato le braccia tese e le ha distrutte. Dopo le cure mediche la famiglia è stata evacuata in Qatar, dove il bambino sta imparando a scrivere con i piedi. La fotografa Samar Abu Elouf è stata evacuata da Gaza nel dicembre 2023 e vive a Doha, nello stesso complesso di appartamenti di Mahmoud.

Due sono finalisti per la Foto dell’Anno del World Press Photo, che introducono altri due temi centrali del nostro tempo: l’immigrazione e il cambiamento climatico. Lo statunitense John Moore ha vinto con Attraversamento notturno, che testimonia il fenomeno dell’immigrazione cinese clandestina negli Stati Uniti con un’immagine di alcuni migranti che cercano di scaldarsi sotto una fredda pioggia, dopo avere attraversato il confine del Messico. È stata scattata in California il 7 marzo 2024 per Getty Images. Il peruviano-messicano Masuk Nolte si è classificato finalista con Siccità in Amazzonia, realizzata per Panos Piciture, Bertha Foundation. Rappresenta un giovane costretto a percorrere a piedi due chilometri sul letto del fiume in secca per portare cibo a sua madre, che vive in un villaggio un tempo accessibile in barca. È stata scattata il 5 ottobre 2024.

World Press Photo sostiene la libertà di stampa, supporta i fotografi e diffonde l’alfabetizzazione visiva, incoraggiando tutti gli spettatori a guardare più a fondo, superare gli stereotipi e trovare nuovi punti di vista. Secondo il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (CPJ), il 2024 è stato l’anno con il tasso più alto di mortalità: almeno 103 giornalisti in 18 paesi sono stati uccisi, con il 70% per mano delle forze israeliane. La libertà di stampa non può essere data per scontata. Da Reporters Sans Frontières viene definita come “l’abilità dei giornalisti, come individui e come collettivi, di selezionare, produrre e disseminare notizie nell’interesse pubblico, indipendenti da interferenze politiche, economiche, legali e sociali e in assenza di minacce alla loro salute fisica e mentale”.

ORARI

Da domenica a venerdì ore 10 – 19

Sabato ore 10 – 20

La biglietteria chiude 30 minuti prima

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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