TUTTOFOOD: TERRANOSTRA LIGURIA, IL TURISMO DEL CIBO TRAINA LA RICCHEZZA DELLA LIGURIA 

Di il 7 Maggio 2025

Nei primi quattro mesi del 2025, il valore del turismo enogastronomico in Italia ha toccato i 9 miliardi di euro, con il cibo che si conferma la prima voce di spesa anche in Liguria

GENOVA – Nei primi quattro mesi del 2025, il valore del turismo enogastronomico in Italia ha toccato i 9 miliardi di euro, con il cibo che si conferma la prima voce di spesa durante le vacanze nel Belpaese e una delle principali motivazioni di scelta della meta turistica. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Terranostra Campagna Amica in occasione del convegno “Campagna e città. Cucina italiana e turismo” organizzato a Tuttofood.

Un trend che in Liguria trova una delle sue espressioni più autentiche, grazie a una biodiversità unica che unisce il mare e la terra, l’ulivo e la vite, la cucina costiera e quella dell’entroterra, e che fa del cibo una vera narrazione identitaria del territorio.

“In Liguria il turismo enogastronomico rappresenta un’opportunità strategica per valorizzare i piccoli borghi, la costa, ma anche l’entroterra, attraverso esperienze legate all’oleoturismo e all’enoturismo” – dichiarano Gianluca Boeri, Presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale. “Dalla Taggiasca alla Lavagnina e alle svariate altre varietà custodite in Liguria, il nostro patrimonio olivicolo è un vero simbolo della ruralità mediterranea. E come non citare il turismo legato ai nostri vini locali, come Vermentino, Pigato, Rossese e Ormeasco. I vitigni autoctoni liguri costruiscono autentici itinerari del gusto che uniscono tradizione, qualità e accoglienza agricola. Il turismo del cibo, dunque, è leva di sviluppo economico sostenibile e presidio del paesaggio, delle imprese e delle comunità”.

I dati del 2025, sostenuti dal boom registrato tra Pasqua e il ponte del Primo Maggio, confermano che il patrimonio enogastronomico è oggi una componente centrale nell’esperienza della vacanza Made in Italy. Un valore culturale e produttivo che trova nella Liguria un laboratorio naturale di autenticità, dove ogni prodotto agricolo racconta una storia locale, fatta di manualità, tradizione e rispetto per l’ambiente.

Il contributo ligure a questo successo nazionale passa anche attraverso la rete degli agriturismi Campagna Amica e l’attività dei produttori custodi della biodiversità. Le esperienze di degustazione, i percorsi nei frantoi, le cantine agricole aperte, i mercati di prossimità e i menù a km zero, sono strumenti preziosi per diffondere una cultura del cibo consapevole e coinvolgente.

A sottolineare l’importanza di questo legame tra territorio e cucina è anche Davide Busca, Presidente di Terranostra Liguria, presente al convegno: “Il cibo è espressione autentica del territorio e, in Liguria, racconta la biodiversità di mare e di terra. È un punto di incontro tra produttori, pescatori e consumatori, capace di valorizzare — attraverso il gusto — la ricchezza del patrimonio enogastronomico e turistico della regione. Un patrimonio che merita di essere preservato, tutelato, valorizzato e arricchito grazie all’impegno di tutta la società”.

Proprio questo patrimonio, a livello nazionale, oggi aspira a essere riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, sostenuto da oltre l’81% degli italiani secondo l’indagine Notosondaggi (marzo 2025). Oggi più che mai la Liguria si fa voce viva di un’identità da scoprire, vivere, degustare e sì: celebrare.

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