Nate nuove tartarughe nei nidi Liguri: continua il monitoraggio

Di il 8 Settembre 2025

VARAZZE (GE) – Sono arrivate a 68 le piccole tartarughe nate dal nido di Varazze. La schiusa, iniziata il 1° settembre con l’uscita dei primi 63 esemplari, è proseguita nei giorni successivi con l’emersione di altri tre piccoli animali. Le biologhe di Arpal a nome del Gruppo Ligure Tartarughe, in collaborazione con i volontari dell’associazione Menkab hanno monitorato l’evento. Le condizioni meteo–marine non ideali hanno reso necessario l’intervento dei biologi al fine di garantire l’ingresso in acqua in sicurezza ai piccoli esemplari.

A Sestri Levante, nella serata di mercoledì 4 settembre, sono emerse delle tartarughe da un nido che non era stato registrato. Alcuni esemplari sono stati avvistati dai cittadini mentre cercavano il mare. I biologi di Arpal hanno setacciato la spiaggia alla ricerca del nido ma senza successo, non sono state prese misure cautelari ma la popolazione è stata allertata e invitata ad avvisare la Capitaneria di Porto nel caso fossero avvistati altre tartarughe.

Anche ad Arma di Taggia, in provincia di Imperia, il numero di nuovi nati è aumentato. Sono giunti a 77 gli esemplari usciti dalle uova. Nel tardo pomeriggio di venerdì 5 settembre la biologa dell’Acquario di Genova, coadiuvata dai biologi dell’Associazione Delfini del Ponente, hanno trovato in fondo al nido due esemplari vivi e fuori dall’uovo. È stato rinvenuto anche un uovo ancora integro che è stato spostato in un luogo presidiato siccome non sussistevano le condizioni di sicurezza necessarie. Le due tartarughe, invece, sono state poste sulla spiaggia e hanno fatto regolarmente il loro ingresso in acqua. Con questa ispezione finale il nido si dichiara concluso.

Altre nascite ad Imperia, nel nido di Borgo Marina, nella serata del 5 settembre hanno fatto la loro uscita dal guscio circa 45 tartarughe. A presidiare l’evento i biologi e volontari dell’associazione Delfini del Ponente, insieme alla biologa dell’Acquario di Genova, presente in rappresentanza del Gruppo Ligure Tartarughe. Per l’ingresso in acqua degli esemplari è stato necessario l’aiuto dei volontari a causa del forte inquinamento luminoso proveniente da terra. Le tartarughe sono infatti attratte dalle luci e questo porta a gravi rischi per l’incolumità dei piccoli esemplari.

La gestione dei nidi è affidata al Gruppo Ligure Tartarughe – Acquario di Genova, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova.

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