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“La rivolta degli oggetti”: dopo il debutto a Roma arriva al Teatro Modena
GENOVA-Nel 1976 tre ragazzi si presentano sulla scena teatrale italiana con un nome rubato a libro di Nietzsche e uno spettacolo che fece furore, La rivolta degli oggetti.
A distanza di oltre quarant’anni i tre fondatori de La Gaia Scienza, ovvero Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi, si sono ritrovati per confrontarsi con quell’esperienza da una prospettiva completamente diversa e hanno deciso di offrire quegli “oggetti da rivoltare” a un gruppo di giovani.
È nato così lo spettacolo Gaia Scienza – La rivolta degli oggetti, che ha recentemente debuttato a Romaeuropa Festival e sarà ora a Genova nell’ambito della stagione 2019/20 del Teatro Nazionale di Genova per sole due date, venerdì 8 e sabato 9 novembre al Teatro Gustavo Modena.
In un gioco di trasmissione di esperienze e scambio generazionale, la scena nata dalla collaborazione con il pittore e scultore Gianni Dessì – fatta di funi che attraversano lo spazio, cappotti, specchi rotti, valigie, violini scordati, sedie sospese (ovvero gli “oggetti in rivolta” protagonisti del testo di Vladimir Majacovski su cui si basa lo spettacolo) – è oggi abitata da tre talentuosi performer, ancora freschi del diploma all’Accademia Silvio D’Amico, Carolina Ellero, Dario Caccuri, Antonio Santalena.
Ne La rivolta degli oggetti il rapporto tra rivoluzione sociale ed estetica si distillava in un’ora di pura poesia. Ma ciò che colpì maggiormente pubblico e critica al debutto, avvenuto nell’underground romano dell’epoca al Beat 72 del quartiere Prati, fu soprattutto quella sintesi tra teatro, danza e arte visiva, ancora inedita in Italia e che da quel momento in poi sarebbe diventata la lingua comune di un’intera generazione di artisti.
Dopo quel successo straordinario Corsetti, Solari e Vanzi continuarono a creare spettacoli insieme, sino al 1984, anno in cui si divisero nella compagnia Solari – Vanzi e in quella che oggi è la compagnia Fattore K di Barberio Corsetti. La rivolta degli oggetti rimase però lo spettacolo fondante della loro ricerca teatrale.
“Gaia Scienza – La rivolta degli oggetti oggi è un incontro tra epoche e persone differenti”, affermano i tre registi, “ma anche una riflessione su un processo artistico libero e in costante trasformazione”.
Biglietti da 12 a 27 euro.
Info: teatronazionalegenova.it
C.S.
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