LA LIGURIA SI RACCONTA IN UNA MOSTRA

Di il 19 Dicembre 2015

Inaugurata “Storie dalla Terra e dal Mare” a Palazzo Reale fino al 28 marzo. Una grande opportunità per trovarsi uniti e tuffarsi nel passato

di Beatrice Cogorno

storie
E’ un viaggio a ritroso nel tempo, alla riscoperta dei tesori e delle bellezze storiche e artistiche che riaffiorano dal passato. “Storie dalla Terra e dal Mare”, aperta da oggi al Teatro del Falcone di Palazzo Reale, è un excursus sui sugli straordinari ritrovamenti effettuati sul territorio regionale ligure in una finestra di tempo decisamente recente: quindici anni di storia, dal 2000 al 2015, e di scavi archeologici, che hanno portato alla luce un’inedita parte di storia ligure, ma soprattutto di storia genovese. La mostra è realizzata grazie alla sinergia tra la Soprintendenza Archeologia della Liguria, il Comune di Genova e il Museo di Palazzo Reale e crea un focus di forte valorizzazione del patrimonio della regione. Con l’approvazione del decreto legislativo numero 163 del 2006 diventa obbligatoria in tutta Italia l’introduzione dell’archeologia preventiva, cioè di un intervento di prevenzione sulle zone interessate da scavi per futuri progetti di opere pubbliche. “Grazie a tale norma sull’archeologia pubblica – spiega Vincenzo Tinè, il Soprintendente archeologo della Liguria – sono state molte le scoperte che hanno interessato la zona: Ventimiglia, Luni, Imperia, Savona, Albenga, Albisola, Chiavari e altri borghi del Levante. Da non sottovalutare il prezioso intervento del Servizio Tecnico di Archeologia Subacquea”.
La mostra infatti presenta un percorso circolare, diviso in quattro sezioni che offrono differenti contesti di vita quotidiana. Il percorso si apre con la parte dedicata all’archeologia della città, cioè legata ai grandi lavori urbani. Una chiave di volta situata in una Cappella in San Francesco di Castelletto, vasellame della Torre degli Embriaci, frammenti della cassa di un sarcofago ritrovato negli scavi in via della Maddalena e molti altri ritrovamenti come monete e contenitori colorati.
La seconda sezione della mostra è dedicata all’archeologia subacquea nel cui ambito di ricerca la Liguria eccelle; le indagini recenti si sono interessate ai porti di Genova, Vado e Imperia, approdi di notevole rilevanza, fatto testimoniato anche dai grandi ritrovamenti effettuati sui fondali. Al centro di questa sezione spicca un grande falconetto prenapoleonico, affiancato da molte anfore e da un paiolo, ritrovato a Portofino. Un video racconta il ritrovamento di questi oggetti sul fondale. La parte seguente è dedicata all’archeologia del quotidiano ed è scansionata in fasce temporali, a partire dalla Preistoria fino all’Ottocento. Sono moltissimi gli oggetti e i frammenti ritrovati che restituiscono abitudini di vita dei popoli, anche alimentari. La mostra si conclude trattando il tema della ritualità in ambito funerario; corredi e contesti sacrificali provengono dalle nuove necropoli di Albenga e Albisola.
“Storie dalla Terra e dal Mare” è dunque un’opportunità offerta alla cittadinanza per conoscere qualcosa in più del proprio territorio. E’ anche un concreto esempio che fare archeologia non è un occuparsi di Preistoria e di Età classica, ma anche del nostro stesso quotidiano, fornendo un’opportunità di crescita dell’identità comune. “La cittadinanza potrà partecipare direttamente alle ricerche e agli studi a partire dal quattro gennaio” afferma Carla Sibilla, assessore alla Cultura e al Turismo. Da tale data è infatti prevista una nuova collaborazione con la Soprintendenza per attuare l’iniziativa “Itinerario archeologico genovese”, visite guidate e gratuite aperte a tutta la cittadinanza alla riscoperta della storia di Genova e dei suoi monumenti. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 28 marzo 2016 con il seguente orario:dal martedì al sabato 10:30 – 17:30, domenica 14 – 19. Lunedì chiuso.

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