IL FESTIVAL DELLO SPAZIO TORNA DAL 3 AL 6 LUGLIO A BUSALLA TRA GEOPOLITICA E VITA SULLA LUNA

Di il 20 Giugno 2025

Quello di quest’anno sarà un programma vasto e articolato che andrà dai panel tra i massimi esponenti delle istituzioni governative e dell’industria spaziale, dalle conferenze divulgative di astrofisici e ingegneri financo ai filosofi fino al salotto letterario di Spacebook

GENOVA – Gli scenari geopolitici dell’avventura spaziale e le prossime tappe dell’insediamento umano sulla Luna sono i temi principali della nona edizione del Festival dello Spazio, in programma da giovedì 3 a domenica 6 luglio naturalmente a Busalla, il paese dell’entroterra di Genova che ha dato i natali al primo astronauta italiano, Franco Malerba, e che dal 2017 ospita la prima e più importante rassegna nel nostro paese dedicata all’esplorazione del cosmo in tutte le sue declinazioni, promossa dall’Associazione Festival dello Spazio in collaborazione con il Comune di Busalla.

Un programma vasto e articolato che va dai panel tra i massimi esponenti delle istituzioni governative e dell’industria spaziale, dalle conferenze divulgative di astrofisici e ingegneri financo ai filosofi, dalle sessioni dedicate al cibo spaziale con la serra di Space V ancora in mostra dopo il successo ad Euroflora, alle mostre e ai laboratori, fino al salotto letterario di Spacebook. Singolari occasioni di scoperta e di esperienza secondo i canoni della migliore divulgazione scientifica, offerte ad un pubblico ampio e interconnesse in un palinsesto vario che offre anche attrazioni e momenti spettacolari molto particolari.

«La nona edizione del Festival dello Spazio si preannuncia, come sempre, un’esplosione di conferenze, talk, laboratori, mostre e spettacoli volti ad indagare e spiegare le numerose e sottili sfaccettature dell’esplorazione spaziale – commenta l’assessore alla cultura della Regione Liguria, Simona Ferro. – Nel ricco palinsesto che animerà la città di Busalla nella prima settimana di luglio verranno toccati molti temi delicati e di grande importanza per il presente e, soprattutto, per il futuro, dalla legislazione sullo spazio all’uso dell’intelligenza artificiale nelle missioni. È davvero un grande privilegio poter vantare la presenza di un’eccellenza a carattere nazionale come il Festival dello Spazio sul nostro territorio. Allo stesso modo, è una grande fortuna e un onore poter contare sull’attività di una leggenda vivente come Franco Malerba, primo astronauta italiano della storia e figura sempre in prima linea nella valorizzazione di questo settore grazie ad una serie di affascinanti e partecipate iniziative».

«Il Festival dello Spazio conferma la Liguria come territorio d’eccellenza per la Space Economy – commenta Alessio Piana, consigliere delegato allo sviluppo economico della Regione Liguria –. Come Regione Liguria siamo prossimi all’apertura del nuovo bando dedicato, che dal 27 giugno metterà a disposizione 2 milioni di euro per sostenere progetti di ricerca e sviluppo capaci di trasformare i dati e i servizi satellitari in soluzioni utili per l’ambiente, la sicurezza e la qualità della vita. Un’opportunità concreta per rafforzare la competitività delle nostre imprese, attrarre investimenti e far crescere nuove competenze in un settore strategico per il futuro del territorio».

«L’intuizione di creare un appuntamento annuale dedicato allo Spazio ci ha permesso di trasformare la nostra città nel fulcro di un mondo che guarda con ostinazione al futuro e al progresso – dichiara il sindaco di Busalla, Loris Maieron –. Siamo orgogliosi di essere oggi un punto di riferimento per l’innovazione e la scoperta. Il nostro Festival è accessibile a tutti, con diversi livelli di divulgazione: ciò che conta davvero è apprendere la metodologia che porta alla soluzione. È un approccio innovativo che può trovare applicazione nella nostra quotidianità, avvantaggiandoci nelle scelte che ci guidano verso la nostra evoluzione personale e collettiva. Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che contribuiscono a rendere Busalla un luogo di incontro e confronto per le eccellenze che operano nel campo dello Spazio. Insieme, stiamo costruendo un futuro più consapevole e proiettato verso nuove frontiere».

Giovedì 3 luglio: anteprima dedicata ai giovani startupper e incontro con lo space influencer “Astroviktor”

Interamente dedicata ai giovani sarà la prima giornata del Festival, quella di anteprima, di giovedì 3 luglio, alla scoperta dei più interessanti progetti proposti da Dope Aerospace,associazione studentesca dell’Università di Genova che si propone di mettere in pratica competenze reali e sviluppare tecnologie innovative in collaborazione con le aziende del settore, con l’obiettivo di abbattere le barriere tra il mondo accademico e quello industriale e creare le condizioni per la nascita di start-up e nuove opportunità professionali.

A seguire, l’incontro con lo space influencer Vittorio Baraldi, giovane ingegnere spaziale noto per la sua attività di divulgazione online e sui social con il nome di Astroviktor, protagonista anche all’indomani, alla biblioteca Bertha Von Suttner, di una conversazione con Emilio Cozzi a margine della presentazione dei libri Come vivremo nello Spazio (Gribaudo, 2024) e Geopolitica dello Spazio (il Saggiatore, 2024)nell’ambitodella serata “Spacebook”.

Venerdì 4 luglio: inaugurazione e sessione sulla Space Economy

Sull’economia dello Spazio si sofferma invece la seconda giornata divenerdì 4 luglio, che si aprirà con l’inaugurazione ufficiale della manifestazione alla presenza delle autorità istituzionali per proseguire, appunto, concentrandosi sulla trasformazione che interessa oggi l’ambito spaziale: da territorio di esclusiva competenza dei governi e delle agenzie governative, a settore economico di grande dinamismo e protagonismo attraverso l’ingresso dei privati.

Due personaggi “globali” introdurranno il tema “Spazio Oggi“: Marcello Spagnulo e Massimo Comparini. Il primo è editorialista di Limes e consigliere del Comitato interministeriale per le politiche relative allo Spazio e alla ricerca aerospaziale (Comint) che indica gli indirizzi della politica spaziale italiana; Comparini, che parteciperà in collegamento da remoto, è invece il direttore del programma Spazio di Leonardo, la grande industria italiana di aerospazio e difesa.

Il pomeriggio si aprirà con una sessione dedicata alla Legge sullo Spazio italiana da poco approvata dal parlamento e recante il nome di Disposizioni per l’economia dello Spazio: un provvedimento molto importante per il settore, che sta evolvendo dallo stadio delle iniziative prettamente governative a quello delle imprese commerciali. A presentare tale legge, in collegamento video, sarà il suo stesso relatore, l’onorevole Alberto Gusmeroli, presidente della X Commissione attività produttive, commercio e turismo.

Seguirà uno scambio di opinioni sul tema tra Luca Salamone, direttore dell’Agenzia spaziale italiana, Jacopo Celentano, presidente dell’Associazione delle pmi spaziali italiane (Aipas), e da Riccardo Salomone e Giacomo Martinotti della neocostituita associazione “Contesto Spazio”, un network di esperti che annovera nelle sue fila giuristi, imprenditori e giornalisti interessati alla Space Economy. Completano il programma della giornata due pannelli animati da startup “deep-tech”, incubatori e distretti tecnologici quali il Siit ligure e l’I3P del Politecnico di Torino.

Sabato 5 luglio: il ritorno alla Luna

La terza giornata, sabato 5 luglio, è quella dedicata al tema scientifico della nona edizione del Festival: il ritorno alla Luna “per restare”. È questo l’ambizioso obiettivo del programma Artemis lanciato dalla Nasa e a cui l’Italia partecipa fin dal suo primo avvio. Proprio per recitare un ruolo da protagonista, l’Agenzia spaziale italiana sta sviluppando, in collaborazione con la stessa Nasa, un modulo abitabile per il suolo lunare, detto Mph (Multi Purpose Habitat), che sarà presentato al Festival

Con la conduzione di Piero Bianucci, giornalista e scrittore specializzato, ne parleranno Salvatore Illiano, ingegnere dell’Asi responsabile del progetto, e Franco Fenoglio di Thales Alenia Space, cui compete il ruolo primario nella realizzazione di questo sviluppo. Questo contributo importante al programma Artemis guadagnerà all’Italia dei crediti che si tradurranno anche in maggiori opportunità di volo per i nostri astronauti, fino allo straordinario sbarco sulla Luna.

La sfida dell’abitare il nostro satellite entro la fine della decade attuale apre la via alle ricerche sull’accoglienza delle stazioni lunari. Valentina Sumini, ricercatrice del Massachusetts Institute of Technology, condividerà un suo particolare progetto di habitat lunare, presentato alla Mostra biennale di Architettura di Venezia e ispirato al benessere psicologico degli astronauti; Angelo Ciminelli dell’Asi, Alessandro Pistillo dell’Università di Bologna e Simona Perotto del Politecnico di Milano parleranno invece di serre per le coltivazioni nello spazio. 

Anche le tecnologie per l’esplorazione dell’universo, naturalmente, stanno facendo un uso crescente dell’intelligenza artificiale: chi piloterà davvero le astronavi del futuro?  Torna alla mente il romanzo 2001 Odissea nello Spazio di Arthur Clarke tradotto in un film cult da Stanley Kubrick e il crudele computer Hal che, focalizzato sugli obiettivi della missione, non esita ad uccidere gli astronauti. Sul tema dell’AI, sempre più parte in causa dell’avventura dell’uomo nel cosmo, terrà una lectio magistralis monsignor Giuseppe Tanzella-Nitti, professore di teologia fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma.

Domenica 6 luglio: Amalia Finzi e le conferenze di Roberto Regazzoni e Enrico Flamini

Dopo avere esplorato la legislazione spaziale e gli habitat che gli astronauti incontreranno nelle loro prossime missioni lunari, la giornata conclusiva di domenica 6 luglio inviterà il pubblico a guardare ancora più lontano nel cielo stellato grazie alle lectio magistralis di due autorevoli astrofisici italiani: Roberto Regazzoni, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), e Enrico Flamini, già chief scientist dell’Asi e membro del consiglio scientifico del Festival.

La giornata sarà aperta dalla premiazione del concorso dedicato a giovani studiosi messo a bando per la quarta volta dall’Associazione Festival dello Spazio e dalla Scuola internazionale superiore per la ricerca interdisciplinare (Sisri) di Roma e culminerà nell’incontro con Amalia Ercoli Finzi, la “signora delle comete”, prima ingegnera aerospaziale italiana, docente del Politecnico di Milano e personaggio carismatico del settore spaziale, ormai nota anche al grande pubblico per il suo ruolo di ospite fisso del programma “Specchio Segreto” di Rai 3.

Ercoli Finzi riceverà la cittadinanza onoraria del Comune di Busalla e, nel solco della tradizione finora riservata agli astronauti, pianterà un albero, un acero rosso, nel parco di Villa Borzino destinato ad aggiungersi a quelli che testimoniano il passaggio da Busalla di altri illustri protagonisti dell’esplorazione dell’universo: la magnolia di Anthea Comellini, il liquidambar di Paolo Nespoli e l’osmanto di Andrea Patassa. Un piccolo “viale degli astronauti” che sta prendendo forma anno dopo anno, ispirandosi alla stessa “liturgia dell’albero” in vigore presso il cosmodromo di Bajkonur fin dai tempi di Jurij Gagarin e destinato a lasciare una traccia del Festival dello Spazio per le generazioni future.

Gli spettacoli: dal ritorno di Lucilla Giagnoni a… Gianni Morandi

Accanto al programma di panel e conferenze, da sempre, il Festival dello Spazio dà libero corso all’immaginazione, ospitando eventi artistici, performance e spettacoli che allargano il grandangolo dell’osservazione spaziale anche oltre la conoscenza scientifica. Graditissimo ritorno a Busalla, addirittura per la terza volta dopo i successi di “Vergine Madre” e “Big Bang”, sarà quello dell’attrice, sceneggiatrice e attrice Lucilla Giagnoni, in scena sabato 5 luglio alle ore 21 alla chiesa di San Giorgio nella frazione di Sarissola con “Che fai tu luna in ciel?”, un nuovo spettacolo tra scienza, poesia e arte scritto appositamente per il Festival.

Previsti anche due momenti ispirati dai più grandi poeti italiani moderni che hanno posto la luna al centro della loro riflessione creativa – Giacomo Leopardi e Giovanni Pascoli – e un’autentica chicca: la proiezione, nella mattinata di venerdì 4 luglio a conclusione della cerimonia inaugurale, del videoclip del nuovo singolo di Gianni Morandi, “L’attrazione”, che il cantante bolognese ha girato presso la sede centrale dell’Altec di Torino. Il brano, scritto e composto da Jovanotti, canta l‘amore senza distanze che trascende i confini fisici e temporali, «più grande dell’oceano mare / più piccolo di un elettrone», e la forza invisibile che unisce chi si vuole bene. Presentatore di eccezione del filmato sarà Fabio Massimo Grimaldi, presidente di Altec.

Le mostre e le dimostrazioni

Non mancheranno, anche quest’anno, le mostre, le esibizioni e i laboratori che animeranno gli spazi interni ed esterni di Villa Borzino per tutta la durata del Festival: la locandina di questa edizione evoca un modulo abitativo lunare al cui interno si vede una serra adattiva in funzione, proprio come quella realizzata da Space V che sarà possibile osservare in un’area dedicata.

Coerentemente al tema di quest’anno inerente al ritorno sulla Luna, poi, l’Istituto italiano di tecnologia presenterà un robot quadrupede capace di muoversi sui terreni scoscesi del nostro satellite e ne farà dimostrazione nel parco di Villa Borzino.

La OceanReef, impresa famosa per le sue tecnologie subacquee, metterà a disposizione due caschi subacquei particolari usati dagli astronauti Nasa per le loro esercitazioni nella vasca del Lindon B. Johnson Space Center di Houston, dove viene simulata l’assenza di peso. Indossando questo particolare casco spaziale sarà inoltre possibile fare l’esperienza del Launch Pad e realizzare per il proprio smartphone un velocissimo video circolare a 360° dell’operatore a bordo, recuperando poi il filmato attraverso i social galattici.

Molto apprezzata, particolarmente dai relatori e visitatori in arrivo da fuori Busalla, sarà sempre la farinata di farina di ceci, alla genovese, scodellata calda dal camion forno delle sorelle Guggiari: una pietanza che un giorno potrebbe anche diventare cibo spaziale e che, nel frattempo, è un appuntamento saporito e immancabile del Festival. Sempre visitabile, poi, il piccolo ma interessante Museo dello Spazio allestito al piano superiore di Villa Borzino, ricco di cimeli della missione Tethered che nel 1992 consentì a Franco Malerba di diventare il primo astronauta italiano.

Ringraziamenti

Il Festival dello Spazio è organizzato da Associazione Festival dello Spazio e Comune di Busalla, con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana, Regione Liguria, Città Metropolitana di Genova, e Rai Liguria. Si ringraziano i partner sostenitori del Festival Fondazione Carige, ThalesAlenia Space, Leonardo e FDS, gli sponsor Camera di Commercio di Genova, Confindustria Genova, SIIT e Space V nonché tutti i partner tecnici e scientifici.

Programma

Il programma completo del Festival dello Spazio 2025 è disponibile sul sito

www.festivaldellospazio.com

CS.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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