GENOVA DESIGN WEEK: TESSUTI SOSTENIBILI E TAVOLE ROTONDE TRA I “FLUSSI CREATIVI” DEGLI UNDER 35

Di il 22 Maggio 2025

Anche quest’anno riflettori puntati sul contest dedicato ai giovani talenti. GOA Magazine ha esplorato il DiDe per incontrare alcuni dei protagonisti dell’edizione: ecco le interviste a Davide Balda “Archematerico” e Martina Costanzo. Prima puntata

di Giorgia Di Gregorio e Alessia Spinola

GENOVA – La sesta edizione Genova Design Week ha investito la città con un’esplosione di creatività. Dopo la giornata inaugurativa di ieri, ora i riflettori sono tutti puntati sull‘evento cuore 2025: il concorso Under 35 Flussi Creativi. Il contest si rivolge ai più promettenti giovani designer della scena nazionale le cui proposte si dovranno confrontare sia con il fil rouge della rassegna, ossia la “Materia”, che con il sotto tema “Less is Design”.

I progetti selezionati sono 25, ideati e messi a punto da 44 designer emergenti in 13 sedi espositive posizionate nel centro del Distretto del Design negli atrii degli edifici storici. In attesa di scoprire chi si aggiudicherà il favore della giuria di quest’anno, GOA Magazine si è immersa nei caruggi del design per scoprire alcune delle proposte in gara e i rispettivi ideatori. Ecco le interviste di questa prima puntata a Davide Balda “Archematerico” con “Telare la Materia” e Martina Costanzo con “Vattìn”.

Telare la Materia”: i nuovi metodi sostenibili per contrastare gli scarti dell’industria tessile di Archematerico

“Telare la Materia” è un progetto che nasce con l’obiettivo di esplorare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale dell’industria della moda e favorire la gestione sostenibile degli scarti di produzione direttamente nei luoghi in cui vengono generati. Attualmente, questi rifiuti vengono confezionati e trasportati verso paesi extraeuropei, dove finiscono spesso in discariche abusive a cielo aperto o vengono bruciati, causando gravi danni ambientali, inquinamento del suolo e rischi per la salute delle popolazioni locali.

Con un approccio creativo e attento alla sostenibilità, il progetto propone una nuova visione per la filiera tessile, valorizzando materiali e capi invenduti, spesso scartati a causa di difetti. Attraverso un processo di frantumazione, questi tessuti vengono trasformati in nuove fibre – sia sintetiche che naturali – da impiegare come materie prime in diversi ambiti. “Telare la Materia” si concentra sull’evoluzione di queste fibre rigenerate, sperimentandone l’impiego in nuovi contesti attraverso due principali tecniche: Building Material e Nuno Felt, che mettono in luce le qualità e le potenzialità dei materiali riciclati.

“Vattìn”: Martina Costanzo ed il fenomeno dello spopolamento nel “Festival della Restanza”

Nel progetto “Vattìn” Martina Costanzo vede la materia nelle persone che popolano il suo “Festival della Restanza”. L’esposizione si propone come uno studio sullo spopolamento delle piccole comunità locali che riflettono sul proprio destino. L’evento immaginato si articola in cinque fasi pensate su altrettanti giorni: “osservare”, “giudicare”, “migliorare”, “accettare” e “restare o andarsene”. Questi sono i pensieri che passano per la testa di tutti nel momento in cui la propria vita sembra rimanere intrappolata dalle proprie radici.

L’obiettivo è quello di far rivalutare luoghi vissuti, vedendo tutto ciò che la città comunica. Al termine del festival una tavola rotonda in cui viene posta ai partecipanti una domanda: Restare o andare via?

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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