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“GENOVA DA SCOPRIRE”: VIAGGIO ALLA RICERCA DEI LUOGHI NASCOSTI. ECCO LA GUIDA PER CONOSCERE LA CITTÀ DA UN’ALTRA PROSPETTIVA
Quali sono gli angoli segreti del capoluogo ligure? Cosa ancora non ha svelato di se stessa? Di seguito un elenco di attrattive per scoprire una Superba insolita, che forse nemmeno un genovese conosce
di Alessia Spinola
GENOVA – “Vedrai una città regale addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica Signora del Mare: Genova”: così scriveva Francesco Petrarca in una sua relazione di viaggio del 1358, racchiudendo così l’essenza di una città unica che si snoda tra mari e monti. Nelle principali guide turistiche quando si parla di Genova i luoghi maggiormente nominati sono l’Acquario, i vicoli, piazza De Ferrari e così via, ma quali sono i luoghi da visitare per conoscere la vera essenza della città? Quali posti frequenta un local? Quali sono le attrattive che solo un genovese può conoscere? Di seguito un elenco di posti per scoprire una Genova insolita, ricca di storia, arte e punti panoramici mozzafiato. Una lista adatta anche ai genovesi che vogliono conoscere una Superba mai vista prima.
QUARTIERE DEL CARMINE

Vico della Fragola, Vico dello Zucchero, Vico del Cioccolatte, sembrano nomi di strade appena uscite da un libro di fiabe, ma in realtà sono i nomi delle strade che si trovano nel borgo color pastello del Quartiere del Carmine. Questo luogo poco conosciuto si trova alle spalle di Piazza dell’Annunziata, dietro la struttura liberty del Mercato del Carmine. Sempre nella stessa piazza del mercato, si trova la Chiesa del Carmine, che prende il nome dai carmelitani che la edificarono nel 1262. Al suo interno si trova la cappella dei Camalli, i lavoratori del porto di Genova. Proseguendo poi per via del Cioccolatte, ci si ritrova nel vico della Giuggiola, da cui si arriva in una piazza dove al suo interno è possibile trovare il pluricentenario albero di giuggiola, l’unico della città.
STREET ART DI CERTOSA

Allontanandosi dal Centro Storico e avventurandosi verso la periferia di Genova si arriva nel quartiere di Certosa che, grazie al progetto On the Wall, è stato riqualificato diventando un museo di street art a cielo aperto. Camminando per le strade sarà impossibile non notare i grandi murales realizzati in molti palazzi del quartiere, che da grigi sono adesso diventati un tripudio di colori, grazie alle opere di artisti di fama internazionale.
CAMPOPISANO

Tornando nei vicoli del Centro storico si scopre un altro dei luoghi più insoliti di Genova: Campopisano, un vero e proprio carcere a cielo aperto. Si tratta di una piazza a forma di conchiglia, con un pavimento in ciottoli bianchi e neri che formano il disegno di una galea che solca tra le onde, ma la sua storia non è romantica come il suo aspetto. Questa piazzetta prende il nome dai 9.000 prigionieri pisani che vi furono sepolti dopo la vittoria della Repubblica di Genova, durante la battaglia della Meloria del 1284. I pisani sepolti sono così tanti che c’è un detto che dice “chi vuol vedere Pisa vada a Genova“. Qualcuno afferma che le loro anime vaghino ancora per la piazza e si lamentino continuamente.
MONTE FASCE

Genova non è fatta solo di vicoli e palazzi, ma anche di monti e punti panoramici. Se la giornata è soleggiata una delle cose da fare è prendere la propria moto o la propria macchina e mettere sul navigatore “Via Monte Fasce“. Si arriverà così in una mezzoretta (partendo dal Centro Storico) sul monte da dove poter godere di una vista mozzafiato di Genova. Questo è un luogo di raduno per motociclisti, ma è sicuramente una strada percorribile e godibile anche in auto. Attenzione però alle numerose curve strette. Inoltre, recentemente nelle vicinanze è stata installata una big bench, una panchina gigante dove sedersi e ammirare la vista che la Superba offre.
RIGHI E LA SUA FUNICOLARE

Genova è una delle città più verticali al mondo e per questo ha dei mezzi di trasporto ad hoc. Per arrivare in collina dal centro, basta prendere la funicolare Zecca-Righi e addentrarsi nelle alture da cui è possibile vedere un lato della città conosciuto solo dai veri local. Si potrà così effettuare una gita nel verde senza il problema del traffico o del parcheggio, la cui unica regola è quella di godersi la natura.
SANTA BRIGIDA E I TROGOLI

Rimanendo nel Centro Storico, in una traversa di Via Balbi, si trova la colorata piazzetta di Santa Brigida. Sotto una copertura di ferro, si possono ammirare i cosiddetti trogoli, i lavatoi pubblici in cui, nel passato, le donne lavavano i panni sporchi. La piazzetta fu costruita nel 1956 con il finanziamento della famiglia Balbi e custodisce in sé una leggenda: quella delle monachelle di Santa Brigida. La leggenda narra che le monache di clausura fossero giunte in questo angolo di Genova con l’intento di costruire un monastero dedicato a Santa Brigida che, a differenza di tutti quelli già esistenti, era pensato per una “coabitazione” tra frati e suore. Questa vicinanza avrebbe dato adito una fonte di tentazione e a malevoli sospetti, cui Papa Clemente VIII cercò di porre rimedio nel 1600, allontanando tutti i frati di sesso maschile. Il risultato fu che rimase solo uno spazio vuoto e le suore decisero di mettere in vendita i terreni, la cui cessione permise, due secoli dopo, la costruzione di via Balbi.
VILLA DICHESSA DI GALLIERA

Per passare qualche ora nel verde l’ideale è recarsi nel quartiere di Voltri e fare una passeggiata nel Parco di Villa Duchessa di Galliera. Qui, tra giardini all’italiana, boschi, cascate e grotte, si può vivere l’emozione di trovarsi a tu per tu con daini e caprette a cui si potrà dare da mangiare qualche filo d’erba. Il parco è composto da ben 32 ettari di giardino.
FASCIA DI RISPETTO DI PRA’

Una passeggiata piatta piatta, a livello del mare, che conta giusto 10.000 passi. Si tratta della Fascia di rispetto di Pra’, un percorso ad U, intorno al cosiddetto “canale di calma”. Per gli amanti dei gatti c’è anche un gattile alla fine del primo percorso. Un luogo adatto per camminare rilassati o andare in bici immersi nel verde.
Questi sono solo alcuni dei posti insoliti che Genova offre, ma nelle vostre passeggiate e escursioni tenete sempre bene gli occhi aperti perché gli scorci mozzafiato sono dietro l’angolo.
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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