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“El mirlo encantador”: nel Cortile del Teatrino Ottavio Cirio Zanetti viaggio nella poesia di García Lorca e nella musica andalusa

GENOVA – Due musicisti con le loro chitarre, due danzatrici di flamenco e un’attrice, mercoledì 2 luglio alle ore 18.30, si riuniscono nel Cortile del Teatrino Ottavio Cirio Zanetti (salita Inferiore San Rocchino 3 r.) a Genova per compiere un viaggio nella poesia di Federico García Lorca e nella musica andalusa. Lo spettacolo “El mirlo encantador” nasce per eseguire un vero tablao flamenco in cui si intrecciano musica, canto, danza e narrazione, con il caratteristico suono delle palmas, il battere delle mani, e dei tacchi sul legno della scena. Ma anche per riallacciare legami profondi tra chi c’è e chi non c’è più. Per questo l’ideatrice Enrica Origo, allieva diretta di Grotowski, formata alla Scuola del Teatro Stabile di Genova e nel Granteatro di Carlo Cecchi, lo ha dedicato a suo fratello Francesco “Checco” Origo, libero uomo di teatro, velista, attore e inventore di Teatridimare, il progetto di teatro in barca che gli valse la Targa d’Argento della Camera dei Deputati, varato nel corso della sua carriera e condotto fino alla sua scomparsa nel 2022. Enrica in scena veste un abito che le ha regalato Checco.
Niente è un caso. Neppure l’insieme degli interpreti di questo tuffo nel ritmo arcaico, profondo e vitale del flamenco. Sono tutti uniti da affinità, amicizia e lunghe collaborazioni: i chitarristi Marco “Boccanegra” Buccellato e Marco Galvagno, le danzatrici Ana Maria Cornejo Silva e Simona di Spirito ed Enrica Origo come voce narrante e in qualità di regista. Seguono il canto di un merlo e il sogno di un incanto perduto, in un volo che ravviva la memoria e il presente. García Lorca aveva dedicato alcune conferenze all’arte del flamenco, analizzandone il rapporto con la creazione artistica. Al Teatrino Ottavio Cirio Zanetti, “El mirlo encantador” si ricollega a questa tradizione per condurre gli spettatori attraverso il ritmo inconfondibile e irresistibile di un richiamo vitale.
Al termine, sangria bianca e rossa per brindare all’estate.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 391 7193988 o scrivere a oczassociazione@gmail.com
BIOGRAFIE
ENRICA ORIGO – Attrice, regista, direttrice artistica ha alternato la sua carriera tra palcoscenico, cinema, e mondo dell’infanzia. Debutta con suo fratello nel ’79 nella mitica Donna Serpente e, allieva di maestri della scena internazionale e dello schermo come Gianmaria Volontè, Egisto Marcucci, Carlo Cecchi, è protagonista fin dai primi anni ‘80 di spettacoli di prosa per i Teatri Stabili e di film d’autore. Si dedica alla ricerca e nell’ ‘85 Jerzy Grotowski la sceglie per la fase di avvio del suo Workcenter in Italia. Mette in pratica gli insegnamenti ricevuti nel proprio lavoro di attrice, e, come regista, nella creazione di un teatro di bambini dedicato ai classici, soprattutto a Shakespeare, e al surreale. Elabora le contraddizioni e le affinità tra i diversi punti di vista creando una sua pedagogia teatrale e attoriale fuori dagli schemi e distinguendosi nel panorama generale per una visione controcorrente e un approccio originale all’arte della commedia e alla commedia della vita.
Attività di palcoscenico: 1982- W. Gaskill della Royal Shakespeare Company, Pericle principe di Tiro, di Shakespeare, Stabile di Genova, 1982- M. Bernardi, Pene d’amor perdute, di Shakespeare, Stabile di Bolzano, 1983 -T. Conte, Pinocchio e I Satiri, Tosse, 1984- G. Gallione, Il malato immaginario di Molière, 1985-M. Sciaccaluga, L’alcalde di Zalamea, di Calderon, Stabile di Genova. Nell’1981 è a Murcia con Iben Nagel Rasmussen dell’Odin Teatret di Danimarca in paracalles . Nel 1986 inizia la collaborazione con Carlo Cecchi ne Il Misantropo di Molière e ne L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello, in Italia e all’estero (1987-‘88). Dirige Annalisa Foà in Storie di Nasrudin, con Marcello Fera, Teather in der Altstat, Merano 1995. Dal 1997 si dedica ad un teatro di bambini, creando nel 2006 la Compagnia dell’amor distratto che mette in scena allestimenti da classici di Shakespeare, Rodari, Calvino, Tofano (Festival Andersen, Sestri Levante), creazioni originali come Insalata mista (Rassegna di Teatro delle Scuole di Serra San Quirico, 2009, Primo Premio Città di Noli) e realizza il progetto di teatro politico contro la schiavitù Parlaci di Iqbal. Dal 2022 è docente ai Corsi di Teatro della falegnameria del Teatro della Tosse. Nel 2024 torna a recitare ed è Elisabetta per il Teatro Stabile di Torino ne La vita che ti diedi di Pirandello, con la regia di Stéphane Braunshweig, direttore del Théatre de l’Odéon di Parigi. Sullo schermo: Roma, Paris, Barcelona, di Spinelli e Grassini, Primo Premio di Cinema di Sorrento 1989, Florence Film Festival N.Y. 1990, Padre e figlio, di Pozzessere, a fianco di Michele Placido, 1994, e del film TV:Maciste, regia di Vito Molinari,1993.
MARCO BUCCELLATO, in arte Boccanegra, nasce nel 1997. Cresce a Genova. A 15 anni fonda i Boccanegra con altri tre suoi coetanei, e insieme si esibiscono nei locali dell’underground genovese. La band si scioglie e Marco decide di proseguire come solista, mantenendo Boccanegra come nome d’arte. Nel 2018 pubblica i singoli, “Tale quale” e “Zucchero candito”, parte per uno street tour tra Francia e Olanda, studia composizione e si diploma in solfeggio al Conservatorio, apre il concerto di Brunori Sas al Festival Andersen e presenta il suo primo EP a novembre. Durante il lockdown con Lorenzo Caramello lancia “Sulla terrazza”, un tour di piccoli concerti in collegamento virtuale dalla terrazza di casa. Nell’aprile 2022 va a Granada, dove si specializza in chitarra flamenca presso la Escuela Carmen de las Cuevas. Nel luglio 2022 vince ad Anacapri la Targa Lauzi per il miglior testo originale con “Per un’amica”, e ad agosto si classifica secondo al Premio Dino Campana con il brano “La luce è spenta”. Nella stessa estate prende parte allo spettacolo “El mirlo encantador”, un omaggio a suo zio Francesco Origo, all’Andalusia flamenca e alla poesia di Federico García Lorca, prodotto per il FestivalContrario di Castelvecchio di Rocca Barbena e replicato in tutta Italia. Nell’aprile 2023 si trasferisce a Siviglia, dove continua a perfezionarsi nella chitarra flamenca sotto la guida del maestro Antonio Gámez. Si aggiudica il bando Per chi crea 2023 della SIAE e del Ministero della Cultura, in collaborazione con il MEI, grazie al quale sviluppa il suo ultimo progetto, “Tablao Beat”, album in cui flamenco e cantautorato sperimentale si fondono per raccontare i sentimenti di una nuova Beat Generation che rifiuta il mito del successo. Il lavoro, uscito il 15 novembre 2024, è stato realizzato tra Italia e Andalusia con il coinvolgimento di oltre 15 artisti provenienti da paesi diversi del mondo.
ANA MARIA CORNEJO SILVA inizia a ballare con Maria Vazquez a Denver, CO, debuttando con la compagnia Flamenco Denver Cía a soli 16 anni. Allo stesso tempo, collabora con musicisti locali, sviluppando una danza che fonde il flamenco tradizionale con varie musiche e stili. A 20 anni si trasferisce a Madrid per continuare a professionalizzare i suoi studi, dove studia con grandi figure sia del flamenco che della danza spagnola, come Jose Maya, Aida Gomez, Mar Lopez, Marco Flores e Alejandro Granados. Lo stesso anno ottiene il primo premio nel concorso Flamenco Certamen de Flamenco Vivo Carlota Santana a New York. Attualmente risiede nella capitale spagnola, ballando in tablao e in eventi privati, e continua a creare sia una danza tradizionale che una che si adatta alle evoluzioni della danza.
SIMONA DI SPIRITO è cresciuta in Argentina, dove riceve la sua prima formazione con la danza spagnola presso l’Accademia Maria Atonia Perez. Rientrata in Italia nel 1989, si avvicina al flamenco grazie alla presenza sul territorio Ligure della coreografa Lia Ruscica, con cui impara sia la tecnica flamenca sia classico spagnolo. Lavora in Spagna a Madrid e studia presso la più prestigiosa e conosciuta Accademia di flamenco “Amor de Dios” con Carmela Greco, La Tati, Senon e Paco Romero. Continua i suoi studi e formazione in Italia frequentando diversi stage e corsi organizzati dalla Pena Flamenca di Milano con El Junco, primo ballerino della compagnia flamenca di Cristina Hoyos, con Maty Gomez Romero, Antonio Marquez e a Piacenza con Juana Calà e studia il cante e il cajòn (percussione) con il cantaor Josè Salguero. Per due anni è Direttrice e Coreografa della “Compagnia Flamenca Alboreà”, con la quale partecipa a diverse manifestazioni culturali, organizzate dai comuni di Genova, Arenzano, Cogoleto, Rapallo, Sciarborasca, Cabella Ligure, Santa Margherita Ligure e in occasione del Carnevale di Moneglia si esibisce inoltre in diversi teatri genovesi: Teatro della Tosse, Teatro Genovese e Sala Carignano come ospite di diverse scuole di danza cittadine.
MARCO GALVAGNO, figlio di compositore pianista, si dedica allo studio della chitarra fin da bambino. Studia con il M° Crivelli la tecnica jazz. All’età di 23 anni comincia la sua attività concertistica. Vince il primo premio nel 4° Festival chitarristico della città di Voghera, e il Trofeo internazionale della città di Casarza Ligure. Acustic Guitar International Meeting lo classifica tra i primi dieci chitarristi italiani. Sempre molto apprezzato dalla critica, intraprende collaborazioni con noti artisti quali George Aghedo, Marco Fadda, Armando Corsi, con il quale incide il disco “Itinerari”, Giuni Russo, nel disco un “Un’estate al mare”, Dirotta su Cuba nel disco “Dentro ogni attimo”. Nel 1994 partecipa al Festival Bar con Marie Claire d’Ubaldo. Si specializza in Spagna con il M° Paco Miguel Charo nella tecnica del flamenco. Intraprende tournée in Italia, Germania, Svizzera, USA con il gruppo di propria formazione Los Duendes con il quale incide il disco “Duende”. Nel 1994 si diploma presso il conservatorio della Spezia, preparato dal M° Briasco. Nel 2000 pubblica il “Trittico per chitarra”, edito da De Vega. Nel 2008 ha pubblicato il suo nuovo album Fantasia Gitana con brani inediti
CS.

Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
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