BUON COMPLEANNO, DISCO CLUB!

Di il 18 Dicembre 2015

Il negozio di dischi più antico di Genova domani spegne le prime cinquanta candeline, con festeggiamenti a ritmo di musica

Di Chiara Tasso

Ci sono luoghi dove la chitarra di George Harrison non ha mai smesso di suonare e la voce di Ian Curtis sta ancora cantando. Posti come anfiteatri di Pompei, dove i Pink Floyd stanno ancora suonando “Echoes”. Uno di questi è sicuramente Disco Club, luogo di ritrovo per tutti gli appassionati di musica genovesi, di vecchia data ma non solo. Inaugurato il 19 dicembre 1965 , l’angolo del vinile più antico di Genova proprio domani compie cinquant’anni.
«Da quel giorno ne è passato di tempo, ma l’ambiente e l’aria che si respira in negozio sono gli stessi – spiega il proprietario Giancarlo Balduzzi – ogni giorno si sentono le solite discussioni più o meno accanite su musica, calcio, politica e uguali sono i clienti, certo con qualche chilo in più, qualche capello in meno, qualche ruga in più, qualche dente in meno, ma lo spirito è lo stesso: quello di eterni bambinoni». Lo storico proprietario, che 12309770_1162964087066736_7088631873408623150_oun anno fa ha trasformato gli anni vissuti dietro al bancone del negozietto di Via San Vincenzo in un’autobiografia dal titolo “Il diario di Disco Club – Memorie di un dischivendolo”, ancora non si spiega come abbia fatto a sopravvivere in questi anni di crisi per il mercato discografico: «Non so cosa abbiano fatto peggio di me i trentanove negozi di dischi che hanno chiuso negli ultimi quindici anni; molti di loro erano più preparati di me, più gentili di me – io sono famoso per “maltrattare” simpaticamente tutti i clienti, soprattutto i più affezionati – più giovani di me e quindi, teoricamente più portati a sfruttare le innovazioni tecnologiche. Invece sono rimasto io, sfruttando la conoscenza musicale dei miei clienti tuttologi per aumentare la mia e trattando più gentilmente le nuove leve, fino a quando non sono diventati anche loro abituali e sono passati nella categoria dei “maltrattati”. Quello che posso dire con certezza però, è che impegno e passione hanno fatto la loro parte: Disco Club non chiude per ferie estive dall’estate del 1972, trascorro le giornate in negozio e alla sera e alla domenica continuo a casa, tra contabilità, ordini e aggiornamento sito e pagine Facebook. Ho sessantotto anni e mezzo e se qualcuno mi chiede perché faccio ancora tutto questo rispondo che amo il mio lavoro e questo mi dà l’energia necessaria per non sentire la stanchezza».
I festeggiamenti per i cinquant’anni di Disco Club iniziano domani a partire dalle 15.30, con realizzazioni di ritratti di clienti, immortalati davanti alla vetrina e all’insegna del negozio, vendita di memorabilia – tra cui la maglia celebrativa con David Gilmour (nella foto) – e spettacoli live di Filippo Gambetta, Rodolfo Bignardi e The Big White Rabbit; la festa continua domenica dalle 16.30 con le performance pittoriche di Alessandro Sala e il concerto di Paolo Bonfanti, che sfrutta l’occasione per lanciare il suo primo crowdfunding per l’uscita dell’ultimo disco.
In un momento delicato per l’industria musicale, Giancarlo Balduzzi e il popolo di Disco Club continuano a essere positivi: «Come vedo il futuro del mercato discografico? Se me lo avessero chiesto negli anni Ottanta, avrei risposto “roseo, in continuo aumento”, e avrei ceffato di brutto. Adesso dovrei dire “nero, poche speranze” e, chi lo sa, forse anche questa volta sbaglio!».

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