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“Bad Girls” al cinema Sivori dal 14 gennaio: sei incontri sulle cattivissime del cinema di tutti i tempi
GENOVA –Sono in arrivo le “Bad Girls” le cattivissime del cinema di tutti i tempi (e di tutti i generi): ragazze terribili, regine perfide, vampire assatanate, dark lady,vamp fatali, serial killer, mammine perverse, bastarde del mélo, fredde vendicatrici, seduttrici diaboliche, assassine glaciali. Ognuna ha il suo posto nelle sei lezioni del nuovo ciclo “Bad Girls”, al cinema Sivori (salita Santa Caterina 54 r.) dal 14 gennaio all’11 marzo 2023, sempre di sabato alle ore 15. Curato da Emanuela Martini, organizzato da FIC – Federazione Italiana Cineforum e Cineforum Rivista, è ospitato a Genova da Circuito. Ogni incontro ha la durata di due ore e prevede la partecipazione di studiosi, docenti e critici cinematografici: Luca Malavasi, Ilaria Feole, Barbara Rossi, oltre a Emanuela Martini, curatrice dell’intera iniziativa. Il biglietto è 12 euro a incontro, 60 euro in abbonamento. I biglietti saranno acquistabili a breve presso le casse del cinema.
Si comincia alle ore 15 di sabato 14 gennaio al cinema Sivori con Luca Malavasi, docente di Storia e analisi del film ed Elementi di cultura visuale all’Università di Genova, che parla di “Regine e altre cattive di Disney & Co.”. Sono cattive, a volte cattivissime, ma anche, molto spesso, eccentriche, sensuali, divertenti. Le antagoniste del mondo dell’animazione non hanno nulla da invidiare, in termini di fascino e popolarità, alle (generalmente) giovani e belle cui si oppongono. Disney, di cattive, ne ha create di memorabili, da Grimilde (Cenerentola) a Ursula (La Sirenetta), da Crudelia De Mon (La carica dei 101) a Madre Gothel (Rapunzel), ma anche al di fuori della produzione di questo studio le “star” sono innumerevoli, dalla prima strega (dell’Ovest) a colori della storia del cinema protagonista (Il mago di Oz) alla spietata, sensualissima Catwoman, in malefico movimento tra fumetti, cinema e cartoni animati.
Il secondo appuntamento è sabato 28 gennaio alle 15 con le “Vampire, vamp, Marlene e donne fatali” selezionate da Pier Maria Bocchi, studioso e critico cinematografico, redattore di “Cineforum”. Non è mai esistita una donna-vampiro star. L’immaginario maschile dai canini aguzzi è leggendario (Bela Lugosi, Christopher Lee), quello femminile no. Le dive si prestano a succhiare il sangue una tantum (Delphine Seyrig, Catherine Deneuve, Grace Jones). La femme fatale e la vamp al contrario conquistano da sempre il centro dell’inquadratura, muovono la scena, fanno la scena; l’uomo ne ha paura, non vuole sconfiggerle, vuole innamorarsi, perciò soccombe. A questo proposito, non c’è nessuno al cinema che abbia saputo muovere e fare la scena come Marlene Dietrich, in particolare nel suo matrimonio artistico con Josef von Sternberg (7 film).
Terza lezione il 4 febbraio alle 15 con Ilaria Feole, autrice di numerose monografie cinematografiche e di articoli per il settimanale Film Tv. “Il noir, Rita e le dark lady” passa da Barbara Stanwyck di “La fiamma del peccato” a Carey Mulligan di “Una donna promettente”, passando per Rita Hayworth di “La signora di Shanghai”, Catherine Deneuve di “La mia droga si chiama Julie” e Jessica Lange di “Il postino suona sempre due volte”: tutte le sfumature di nero delle dark lady, seduttrici fatali, mangiauomini e vamp, e le loro mutazioni dal cinema classico fino alla rivoluzione del #MeToo.
“Assassine, avvelenatrici, serial killer, vendicatrici” è il tema scelto per la lezione del 18 febbraio da Barbara Rossi, media e film educator, vicepresidente della FIC (Federazione Italiana Cineforum). Dalla Alex di “Attrazione fatale” alla Annie di “Misery non deve morire”, passando per La Sposa di “Kill Bill: Volume 1 e 2” sino ad arrivare alla Alma di “Il filo nascosto”, un viaggio cinefilo tra i personaggi femminili più diabolici e violenti degli ultimi trent’anni, per i quali la vendetta può assumere molte forme, ma di sicuro non è un piatto che si consuma freddo.
Le ultime due lezioni sono entrambe a cura di Emanuela Martini, curatrice della rassegna, esperta di cinema anglo-americano, direttrice di Cineforum Rivista. Sabato 25 febbraio parla di “Mammine (e sorelline) care”, un ramo della famiglia Bad Girls non meno ricco di spunti e di figure interessanti. Queste donne non sono dark ladies, non ambiscono a ricchezza, rivalsa o potere; sono mamme e sorelle che covano livori e desideri di controllo molto più profondi e rendono la vita impossibile a tutta la famiglia. Vuoi per vendetta (“Che fine ha fatto Baby Jane?”) vuoi per invidia (“Lo specchio scuro”; “Sisters”), per fanatismo religioso (“Carrie, lo sguardo di Satana”) o complesso di superiorità (“Mammina cara”). Non bisogna cadere, però, in errore: fra loro vi sono anche madri amorevoli e affettuose come la protagonista “La signora ammazzatutti”, un vero angelo della famiglia che per il benessere e la sicurezza dei suoi cari è disposta a tutto. Sabato 11 marzo il ciclo di lezioni si conclude con “Le bastarde del mélo, da Bette Davis a Lady Macbeth”. A partire dalle voraci vamp del muto, attraverso le numerose, volitive malvage cui diede volto e tempra Bette Davis e le insospettabili incursioni nella perfidia di Katharine Hepburn (“Improvvisamente l’estate scorsa”) per arrivare fino alla recente Florence Pugh di “Lady Macbeth” (raggelato mélo brönte-vittoriano diretto nel 2016 da William Oldroyd), le signore dilaniate per troppo amore o disamore, per odio o vendetta, per gelosia o rabbia, o per pura, intima ossessione di dominio hanno sedotto più di un secolo di cinema.
C. S.
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