“Bacci Musso u cunta Romeo e Giulietta” al Festival dell’Acquedotto

Di il 27 Luglio 2017

GENOVA – Sabato 29 luglio alle 21.30, il bellissimo sagrato della Chiesa di San Siro di Struppa, ospiterà l’ultimo appuntamento genovese del “IX Festival Teatrale dell’Acquedotto” (che si concluderà mercoledì 2 agosto a san Bartolomeo di Savignone con Cognome e nome Pertini Sandro): “Bacci Musso u cunta Romeo e Giulietta”.

Rielaborazione della celebre tragedia shakespeariana a cura di Pino Petruzzelli (anche regista), lo spettacolo è tradotto in genovese e interpretato da Mauro Pirovano (in foto). La produzione dello spettacolo è di Centro Teatro Ipotesi, la distribuzione è curata da Teatro Stabile di Genova.

La storia è semplice: il noto conta-storie Bacci Musso, seduto come sempre al tavolino della sua amata osteria a Pentema, ha le prove, carte alla mano, che le Poste in Italia non hanno mai funzionato ben. E per chiarire meglio questa affermazione ci spiega come, già nel 1500, si facesse menzione del cattivo funzionamento delle Poste Italiane persino a Verona, cuore pulsante del produttivo e ricco Nord Est.

La tragica fine di Romeo e Giulietta – i due ragazzi veronesi che non si sarebbero mai dovuti incontrare – è nota a tutti: i due, rampolli di famiglie nemiche, s’incontrarono, s’innamorarono e si tolsero la vita. Bacci Musso ci svela come il triste epilogo della sfortunata storia d’amore fu causato da un postino perennemente avvinazzato e dall’ennesimo disservizio postale: il mancato recapito di una lettera! Da qui la serafica conclusione di Bacci Musso: «L’è megiu un mortu in casa che un pustin a la porta».

(C.S.)

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