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IL FESTIVAL DELLA SCIENZA RIPARTE DAL 20 OTTOBRE AL 1 NOVEMBRE TRA NOVITÀ E IL RITORNO DELLE MOSTRE
Sarà l’anno del grande ritorno in presenza, con un ricco programma per le scuole e le famiglie e molte iniziative dedicate al ventennale, tra cui il ritorno di una delle mostre più amate: Le Meraviglie della Scienza del Cnr
GENOVA – Dal 20 ottobre al 1° novembre 2022 torna a Genova il Festival della Scienza, leader internazionale tra gli eventi di diffusione della cultura scientifica. Per tredici giorni la città di Genova aprirà le porte delle sue meravigliose sedi culturali per ospitare un programma più che mai ricco di conferenze, mostre, laboratori, spettacoli e altri eventi.
«Quest’anno il Festival taglia un traguardo importante: la ventesima edizione – racconta il presidente Marco Pallavicini – che vuole essere un grande ritorno a vivere gli eventi in presenza. Se il 2021 è stato l’anno della ripartenza, dopo la difficile edizione del 2020, quest’anno vogliamo portare a Genova tredici giornate di grande festa, con un programma ambizioso che stiamo costruendo giorno dopo giorno. Per realizzare questo progetto, più che mai contiamo sul supporto delle istituzioni e degli sponsor, che, per un Festival come il nostro, rappresentano ossigeno fondamentale».
In vista del prestigioso anniversario, il Festival della Scienza, che ha scelto per quest’anno la parola chiave Linguaggi, scalda i motori svelando l’immagine dell’edizione numero venti, con qualche anticipazione su quello che sarà un programma molto speciale. «Il progresso scientifico e umano è frutto di uno sforzo collettivo – prosegue Pallavicini – fondato sulla comunicazione e su linguaggi molteplici, matematici, tecnici, simbolici, ma anche musicali, culturali e artistici. Il Festival esplorerà la forza e i limiti di questi linguaggi e ragionerà su come la comunicazione a volte disordinata, eccessiva, inesatta e talvolta ingannevole possa diventare accecante e disorientante. L’immagine che abbiamo scelto ci invita proprio a riflettere sul tema della comunicazione efficace, in un difficile equilibrio tra qualità e quantità».
Il programma di mostre e laboratori, sempre attesissimo dal pubblico scolastico e dalle famiglie, ritorna quindi alle dimensioni delle edizioni pre-pandemia, con un’offerta tematica ampia, anche grazie alle molte suggestioni proposte dalla parola chiave di quest’anno. Tra i temi trattati ampio spazio verrà dedicato alle prospettive dell’Intelligenza Artificiale e della robotica. Un’attenzione particolare sarà rivolta ai temi ambientali, in particolare al cambiamento climatico e alla transizione energetica. Ben rappresentate anche le scienze della vita, con le molteplici connessioni alle tematiche relative alla salute e alla ricerca scientifica d’avanguardia. Non mancheranno gli approfondimenti sui diversi ambiti disciplinari: dalla matematica alle scienze umane, dalla fisica alle scienze della terra, del mare e dell’ambiente.
Nel programma delle mostre interattive ritorna Le Meraviglie della Scienza prodotta dall’unità di Comunicazione del Cnr, uno dei format più apprezzati nella storia del Festival, che viene riproposto con contenuti rinnovati per celebrare il ventennale della manifestazione. Illusioni ottiche, giochi di specchi, forze e movimenti sono gli argomenti che il visitatore potrà esplorare attraverso exhibit interattivi, lasciandosi guidare dalla curiosità e dall’entusiasmo della scoperta.
Nell’ampio palinsesto delle conferenze e degli spettacoli attualmente in fase di finalizzazione, grandi nomi nazionali e internazionali, ma anche tanti giovani ricercatori condurranno il pubblico in un viaggio affascinante alla scoperta della ricerca scientifica e tecnologica di frontiera. La parola chiave di questa edizione favorirà la consueta attenzione alla contaminazione e all’interdisciplinarietà, a testimonianza del fatto che la scienza è sempre più parte integrante della cultura e elemento fondamentale del progresso umano e globale. Numerosi saranno i top scientists già ospiti di precedenti edizioni che hanno accettato l’invito all’edizione di quest’anno: un segno di amicizia e di considerazione per una manifestazione che negli anni è diventata un momento di incontro e di condivisione della comunità scientifica internazionale.
L’ampia componente di incontri proposti dai protagonisti scientifici e culturali della città si svolgerà negli spazidei musei, degli istituti di ricerca, dell’università e delle imprese; un modo nuovo per far vivere al pubblico del Festival la vivacità e la ricchezza scientifica e culturale della città di Genova. Per favorire il coinvolgimento di un maggior numero di studenti, il progetto Scienziati nelle Scuole si sposterà dagli istituti scolastici alle biblioteche civiche, veri presidi di cultura del territorio,
Come da tradizione, il Festival occuperà gli spazi culturali e ricreativi della città, nel consueto spirito di sinergia reciproca. Oltre a Palazzo Ducale, Palazzo della Borsa, Palazzo Reale e tanti altri, saranno quasi tutti i musei civici e nazionali genovesi ad accogliere gli eventi del Festival, tra cui quelli recentemente rinnovati come la Commenda di Prè e Palazzo Rosso.
La missione del Festival di contribuire allo sviluppo dello science capital dei cittadini di oggi e di domani si manifesta da sempre soprattutto nell’attenzione che la manifestazione riserva al pubblico scolastico. «Quest’anno – spiega la direttrice del Festival della Scienza Fulvia Mangili – contiamo su un grande ritorno in presenza del pubblico scolastico. In questi ultimi due difficili anni ci sono mancati soprattutto i ragazzi: il loro entusiasmo, la loro curiosità. Gli animatori del Festival non vedono l’ora di accoglierli, con progetti ben diversificati per target e obiettivi didattici, ma sempre condotti all’insegna della partecipazione e del divertimento. Manterremo anche un’offerta online, concentrata sulle visite a distanza ai luoghi della ricerca scientifica. Contiamo sulla nostra attivissima e preziosa rete di insegnanti per una partecipazione ampia e lavoriamo per rendere indimenticabile la visita delle loro classi al Festival di quest’anno».
Da sempre la carta vincente del Festival sono gli animatori. Dal 2003 a oggi, più di diecimila studenti universitari hanno indossato la maglia con l’asterisco per condurre il pubblico tra i tanti eventi del Festival. In occasione del ventennale, il Festival lancia la community di Alumni, per dar vita a uno spazio professionale in cui condividere non solo ricordi, storie e novità sul Festival, ma anche offerte di lavoro, notizie sul mondo della scienza e della divulgazione scientifica. Gli ex animatori si possono iscrivere al corrispondente gruppo linkedin.
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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