AL VIA LA RASSEGNA ARGONAUTI – UN CANTO PER RECCO – LA CITTÀ SI FA TEATRO

Di il 7 Giugno 2022

RECCO (GE) – Recco per la prima volta suona la sua musica e canta le sue canzoni. Le storie c’erano già, bastava ascoltarle. Lo ha fatto Sergio Maifredi con il progetto “Argonauti. Un canto per Recco”, nuovo spettacolo di Teatro Pubblico Ligure in scena venerdì 10 e sabato 11 giugno 2022 nella piazza Nicoloso da Recco, dove si affaccia la sede del Comune di Recco, che sostiene il progetto. A monte c’è la volontà del sindaco Carlo Gandolfo di investire nel futuro della città con un’iniziativa culturale dedicata alla ricostruzione del paese dopo la seconda guerra mondiale. «Grazie a questo progetto – dichiara il sindaco Carlo Gandolfo – vogliamo rinsaldare il senso di comunità, caratteristica insita nel DNA di Recco. Ripercorrere la rinascita dopo la tragedia bellica del nostro passato assume oggi anche il valore di invito alla pace e alla speranza, quanto mai attuale». La musica per raccontare questa storia di rinascita è stata composta da Mario Incudine, autore anche della colonna sonora del film “Cùntami” di Giovanna Taviani, vincitore del Premio Speciale ai Nastri d’Argento 2022. Incudine inoltre ha scritto le dodici canzoni di “Argonauti”, dall’“Ode alla focaccia” all’“Inno di Recco”, passando per la tragica storia di “Cesarino”. A raccontare le storie al pubblico sarà Corrado d’Elia, autore della drammaturgia e interprete. Con la regia di Sergio Maifredi, intorno a Corrado d’Elia sono in scena oltre ottanta fra cantanti e musicisti guidati dal maestro concertatore Antonio Vasta, autore degli arrangiamenti: lo stesso Mario Incudine, Antonio Vasta al pianoforte Manfredi Tumminello alle chitarre e al bouzuki, Michele Piccione ai fiati etnici e alle percussioni, Francesco Bongiorno alla batteria, Pino Ricosta al basso, la Società Filarmonica Gioacchino Rossini di Recco diretta da Alessandro Balbonie il coro popolare della Città di Recco diretto da Caterina Contardi e costituito appositamente per questo progetto. L’ingresso allo spettacolo è libero. Prenotazioni: servizi@prolocorecco.it o 334 8754058.

“Argonauti. Un canto per Recco” è un concerto con voce recitante nato per rappresentare una città con la sua storia. Un ponte, una piscina, una villa, le case, un piatto di focaccia al formaggio non bastano da soli per descrivere la nuova identità che Recco si è data dopo i terribili bombardamenti del 1943, in piena seconda guerra mondiale. Bisogna ascoltare le persone per capire la vitalità originale che gli abitanti hanno saputo esprimere, con coraggio, forza e spirito d’iniziativa, diventando protagonisti di uno sviluppo su cui, di fronte alle macerie, nessuno allora avrebbe scommesso. Ma è accaduto e Teatro Pubblico Ligure ne ha fatto una fonte d’ispirazione. In otto mesi di lavoro, da ottobre 2021 a giugno 2022, Sergio Maifredi ha messo in atto un metodo di lavoro sul campo che vale come un reportage teatrale basato su quattro linee creative: scrittura, immagini, musica e la Mappa Geopoetica di Laura Canali, artista e cartografa del mensile Limes. In primo luogo Sergio Maifredi ha raccolto le storie incontrando decine e decine di cittadini insieme a Corrado d’Elia, autore della drammaturgia. Il ritratto della città è stato eseguito dal fotografo Ruggiero Di Benedetto e dai video di Ruggiero Torre, che li hanno accompagnati giorno dopo giorno, realizzando un materiale pubblicato via via sui canali social di Teatro Pubblico Ligure. Intanto, su questo materiale Mario Incudine componeva musiche e canzoni, mentre con l’aiuto della Filarmonica “G. Rossini” si costituiva il coro popolare che si esibirà in piazza. Infine, prestigioso esempio d’arte che unisce geografia, antropologia e poesia, l’artista e cartografa di Limes Laura Canali, incontrando gruppi di cittadini on line ha realizzato la Mappa Geopoetica di Recco, dove nell’immagine della città finisce tutto, rielaborato dalla sua sensibilità. Laura Canali il 10 giugno sarà a Recco per la consegna ufficiale della sua opera d’arte, la Mappa Geopoetica di Recco, alla Città di Recco.

Lo spettacolo è il punto finale di questo lungo percorso. “Argonauti. Un canto per Recco” farà entrare gli spettatori nell’anima della città. C’è un legame fra il ponte e la focaccia: gli operai della ricostruzione dovevano mangiare, ma c’era poco per tutti, così dalle case è uscito il cibo semplice che si mangiava in famiglia, farina e latte cagliato. Nasce la focaccia di Recco, marchio igp e squisitezza ben nota. C’erano ragazzi che fra le case crollate giocavano e d’estate continuavano in mare. Erano amici e fra una partita e l’altra sono diventati fortissimi. Così è nata la squadra di pallanuoto Pro Recco, con il campione Eraldo Pizzo che non smette di descriverla, usando una semplicità che non corrisponde ai fasti della squadra più titolata al mondo. Per partecipare ai tornei di serie A, serviva una piscina. L’hanno costruita i cittadini sacco dopo sacco di cemento. Non merita un inno tutto questo? L’inno di Recco ci sarà, anche per ricordare che proprio nella villa antica che le bombe hanno risparmiato, Goffredo Mameli ha scritto parte di quello d’Italia. Nessuno sia dimenticato, perché Recco dimostra che niente è impossibile: quel che gli uomini distruggono, gli uomini ricostruiscono e, riempiendo i vuoti, inventano.

C. S.

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