Con Cipì di Mario Lodi parte la rubrica dedicata ai piccoli lettori su iniziativa delle Biblioteche genovesi

GENOVA – La e-library delle Biblioteche di Genova Metropolitana, bi.G.met, non dimentica i lettori più piccoli, ai quali dedica la rubrica “Una settimana con…“, diffusa tramite il catalogo online www.bigmet.org e le pagine Facebook delle biblioteche civiche e di bi.G.met, su iniziativa del Sistema Bibliotecario Urbano, disponibile ogni giorno sul sito www.bibliotechedigenova.it

Protagonista della settimana è Mario Lodi, uno dei principali autori italiani per ragazzi. Cipì, il suo libro più famoso, è stato tradotto in moltissime lingue: nato a Piadena, in provincia di Cremona, maestro elementare, inizia la carriera a S.Giovanni in Croce dove scopre le capacità creative dei bambini e la propria incapacità a svilupparle e organizzarle nel lavoro scolastico, con una metodologia coerente.
Da quel momento tutta la sua vita sarà dedicata a trovare nuove forme di insegnamento. Per questo motivo entra in contatto con il Movimento di Cooperazione Educativa e, successivamente, comincia un’importante collaborazione con don Milani e la sua scuola di Barbiana.

Nel 1956 ottiene il trasferimento alla scuola elementare di Vho dove inizia anche a scrivere, talvolta insieme ai suoi alunni, libri di fiabe e racconti (Bandiera, Cipì, La mongolfiera) e altri volumi che documentano le sue esperienze pedagogiche, come C’è speranza se questo accade al Vho, Il paese sbagliato (Premio Viareggio 1971, Cominciare dal bambino (1977) e La scuola e i diritti del bambino (1983). Poco alla volta diventa il punto di riferimento per tanti maestri di scuola elementare che si ispirano al suo metodo didattico ed educativo.

Già in pensione, Lodi raccoglie e classifica 5.000 fiabe inventate dai bambini e, con i proventi del premio internazionale LEGO ricevuto nel 1989, fonda a Drizzona la Casa delle Arti e del Gioco, un laboratorio dove si sperimentano tutti i linguaggi dell’uomo.

Nel 2005 esce il libro Favole di pace, una raccolta dedicata ai bambini. Nel 2006 si aggiudica il Premio Unicef 2005, dalla parte dei bambini.