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CENTRO STORICO, RIVOLUZIONE ECOPUNTI: DAL 2019 ACCESSO CON BADGE
Flickr Xavier de Jauréguiberry
Il badge elettronico, oltre a garantire più sicurezza, permetterebbe anche un ricalcolo della Tari. Bucci rilancia: «Pensiamo a cassonetti sotterranei per la differenziata, che contribuiscano anche al decoro urbano»
GENOVA – Ha preso il via la riqualifica dei quarantadue ecopunti presenti in Centro Storico, da tempo utilizzati per motivi che vanno ben oltre alla raccolta dei rifiuti. Al momento, ne sono stati ristrutturati due e, entro aprile, dovrebbero terminare i lavori in altri tre punti, due nel ghetto e uno sempre in Centro Storico.
Ma non si parla solo di restyling: «stiamo lavorando a un progetto, la cui fase sperimentale prenderà il via a fine aprile – spiega Tiziana Merlino, Direttore Generale di Amiu – per rendere accessibili gli ecopunti solo attraverso un badge elettronico». Le utenze commerciali avranno accesso garantito 24 ore su 24, mentre i residenti dalle 7 alle 22 del mattino. «Stiamo definendo – prosegue Merlino – sistemi di allarmi e alert, in modo da far sentire al sicuro i cittadini anche all’interno dell’ecopunto e un sistema che tracci l’accesso all’ecopunto di ogni persona».
Inoltre, la digitalizzazione passerebbe da un algoritmo, che possa permettere una tariffazione più puntuale. Una volta raccolti gli accessi all’ecopunto e controllato l’effettivo rispetto della raccolta differenziata, un algoritmo sarebbe in grado di definire l’importo della Tari. Se la fase sperimentale al via a fine aprile andrà bene, e se Amiu deciderà di estenderla a tutti e i quarantadue ecopunti, nel 2019 la tassa sui rifiuti potrebbe essere composta per metà da una parte fissa e per metà da una parte variabile, il cui importo diminuirebbe al crescere del rispetto della raccolta differenziata all’interno del singolo ecopunto. In questo modo, Amiu andrebbe a “premiare” o “penalizzare” i cittadini e le attività commerciali, ricalcolando (aumentando o diminuendo) l’importo della Tari in base alla percentuale di rifiuti differenziati raccolti.
I cassonetti a scomparsa “alla Svizzera”
«Cassonetti sotterranei per la differenziata, che contribuiscano anche al decoro urbano». Questa la proposta lanciata del Sindaco Marco Bucci, a margine della presentazione del piano lanciato da Amiu e dal Comune per tirar fuori Genova (e la Liguria) dalle ultime posizioni nella classifica dei Comuni che impiegano più efficientemente la raccolta differenziata. La situazione attuale è impietosa: secondo le rilevazioni di Amiu, la percentuale di rifiuti differenziati raccolta (nonostante un timido incremento di un punto percentuale l’anno dal 2015 a oggi) è del 33,9%, di quasi venti punti sotto la media nazionale di 52,5% (dati Ispra).
Obiettivo 50%

I cassonetti sotterranei a Firenze. Credit: diarioromano.it
Intenzione dell’amministrazione è portarsi in linea con il resto della penisola, «trasformando – afferma il Sindaco Bucci – radicalmente la gestione dei rifiuti in città. Poniamo target molto aggressivi: entro il 2018 vogliamo arrivare al 50%. Per raggiungerlo – prosegue – abbiamo messo in piedi, con Amiu, un programma all’avanguardia che potrebbe portare, oltre al risparmio (lo smaltimento di rifiuti indifferenziati è molto più oneroso di quelli diversificati, ndr), alla creazione di una cultura della raccolta differenziata». I cassonetti sotterranei “alla Svizzera”, che rimangono un’idea non ancora integrata nel piano presentato oggi, rientrano nell’intenzione “imprenditoriale” di Bucci di riqualificare prestando sempre un’occhio di riguardo alle ultime innovazioni tecnologiche.
Il progetto è decisamente ambizioso, e punta ad arrivare al 65% (e ridurre l’indifferenziato a centomila tonnellate) nel 2020. Diversificato ed eterogeneo, punta a colpire su più fronti il problema della scarsa propensione genovese alla raccolta differenziata, attraverso riordino, completamento e digitalizzazione (come l’eventualità di limitare, attraverso un badge elettronico, l’accesso degli ecopunti del Centro Storico) della raccolta stradale; sostituzione delle campane con cassonetti a carico laterale; sviluppo della raccolta dell’organico; riorganizzazione degli EcoVan e delle Isole ecologiche; e un progetto di comunicazione e coinvolgimento dei cittadini.
Addio campane, raccolta dell’umido ed EcoVan
Spariranno le “campane”, che saranno sostituiti da cassonetti a carico laterale. In questo modo, oltre a migliorare il decoro delle aree, un solo tipo di automezzo (quello già predisposto per l’indifferenziata) potrebbe essere utilizzato, ovviamente a giorni alterni, per il servizio di raccolta differenziata, portando così ulteriore risparmio. A oggi, solo un terzo dei cittadini differenzia l’umido. La copertura, va dal 96% del Municipio Levante al 3 e 4% della Media e della Bassa val Bisagno. Entro la fine del 2018, la raccolta dell’organico nelle zone non servite sarà effettuata con un contenitore dedicato di colore marrone, affiancato a tutte le postazioni “multi-raccolta”. L’attuale cassonetto verde “laterale” sarà sostituito da un contenitore “laterale” marrone per l’organico e da un contenitore più piccolo (per incoraggiare la differenziata) per rifiuti indifferenziati. Il servizio EcoVan di raccolta mobili ed elettrodomestici è stato esteso anche per oli, vernici e altri rifiuti pericolosi, con i punti raccolta settimanali che salgono da 24 a 30. Ogni pezzo portato all’EcoVan sarà registrato in un dispositivo, e permetterà di accumulare punti, per un massimo di dieci a cui corrisponde uno sconto di dieci euro sulla Tari.
Il piano di comunicazione: formazione in sinergia con Euroflora, collaborazione con scuole e spot tv
Fondamentale per la creazione di una “cultura della differenziata”, il piano di comunicazione si articola in percorsi formativi a frequenza mensile, al via domani alle 16 al Museo di Sant’Agostino, i tutti i Municipi, dal titolo “Dai rifiuti nascono i fiori” (il calendario completo è in via di definizione e ai partecipanti sarà offerto un biglietto omaggio per Euroflora); in progetti aziendali a forte valenza comunicativa (come i giardini “riciclati”); in iniziative dal basso (ecofeste, progetti sociali); nella collaborazione con le scuole (educazione ambientale e riduzione rifiuti) e nella formazione di “formatori” con l’obiettivo di rendere i cittadini attenti e partecipi nel presidio della qualità della differenziata nel territorio. Parallelamente, Amiu sta potenziando CleanApp e ha lanciato una campagna di spot televisivi con protagonista il duo comico “I Beoni” (Alessandro Squillace e Andrea Carlini).
Su Giulio Oglietti
Cresciuto tra la nebbia e le risaie del Monferrato, è a Genova dal 2013. Laureato in Informazione ed editoria, collabora con GOA da luglio 2017. Metodico e curioso, è determinato a diventare giornalista. ogliettig@libero.itMessaggi correlati
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