Alla Tosse arrivano gli episodi urbani di “Delirious New York”

Di il 13 Aprile 2016

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Delirious New York è in scena al Teatro della Tosse il 15 e 16 aprile alle ore 20.30 e domenica 17 aprile alle ore 18.30. Questo progetto è stato recentemente presentato al MAXXI di Roma all’interno della bella mostra “Open City Open Museum” curata da Hou Hanru, riscuotendo un ottimo riscontro di pubblico e critica.

Questo lavoro è un omaggio a uno dei più influenti testi d’architettura contemporanea, scritto da Rem Koolhaas e messo in scena da OHT, compagnia che da sempre si muove al confine dei linguaggi tra arti performative e installazione. Nato nel 2009, lo spettacolo è stato ripreso nel 2013 e presentato nella sua forma attuale al festival Kilowatt di Sansepolcro e al MAXXI di Roma lo scorso novembre.

Delirious New York è una serie di episodi urbani simbolo del manhattanismo, una teoria inespressa perché troppo ambiziosa: Koolhaas, nel suo manifesto retroattivo di Manhattan, sostiene che la griglia architettonica della città non vada analizzata studiando i palazzi che la compongono, ma indagando la psicologia di chi li ha costruiti. L’immaginazione è alla base del delirio architettonico di New York, ed è il collante degli episodi urbani messi in scena da OHT. Il pubblico è testimone di un patchwork teatrale d’immagini che irrompono in un libero e personale processo d’associazione affidato alla mente e all’esperienza del singolo spettatore.

In scena coesistono quattro persone che, pur parlando la stessa lingua o lingue diverse, non riescono a comunicare fra loro. Eppure continuano a parlarsi, a raccontarsi e a raccontare cercando di ottenere qualcosa da questa situazione senza preoccuparsi troppo di come e basandosi sull’alacrità per soprassedere alla loro incomunicabilità. Lo spettacolo cela un’indagine sul comportamento umano all’interno della città contemporanea.

La fantasia è alla base del delirio architettonico di New York ed è il collante degli episodi urbani messi in scena in questo spettacolo, in un omaggio a uno dei più influenti testi d’architettura contemporanea. Delirius New York di Rem Koolhaas. In scena coesistono quattro persone che, pur parlando la stessa lingua o lingue diverse, non riescono a comunicare fra loro. Eppure continuano a parlarsi, a raccontarsi e a raccontare. E si ride di gusto di un loop narrativo che procede per stazioni trattando con ironia estrema il concettualismo dell’arte post-moderna. Il pubblico è testimone di un patchwork teatrale d’immagini che irrompono in un libero e personale processo d’associazione affidato alla mente e all’esperienza del singolo spettatore. Arriva alla Tosse il caos rigoroso di OHT.

Rem Koolhaas
Fonda OMA nel 1975 insieme a Elia e Zoe Zenghelis, e Madelon Vriesendorp. Si laurea all’Architectural Association di Londra e nel 1978 pubblica Delirious New York: a un manifesto retroattivo di Manhattan. Nel 1995, il suo libro S,M,L,XL riassume il lavoro di OMA in “un racconto di architettura”. È a capo del lavoro di OMA e AMO, la parte di ricerca di OMA che opera in area oltre al dominio dell’architettura come media, politica, energie rinnovabili e moda. Koolhaas è professore alla Harvard University dove conduce “the Project on the City”. Nel 2014 è direttore della 14esima Esposizione Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, intitolata “Fundamentals”.

Intero: 14 euro

idea Filippo Andreatta
drammaturgia Filippo Andreatta e Ilaria Mancia
di e con Filippo Andreatta, Fiora Blasi, Sara Rosa Losilla, Patric Schott
disegno luci Arnaud Poumarat – Tecnico luci Jacopo pace
produzione O H T – Fondazione Caritro – Provincia Autonoma di Trento
coproduzione Inteatro
con il sostegno di Centrale Fies
residenza REACT! > Santarcangelo dei Teatri

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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