Presentato “Fuori dal Comune”, l’avviso pubblico per individuare le destinazioni di immobili in in Vico Vegetti e via di San Bernardo

Di il 1 Ottobre 2025

GENOVA – Ieri pomeriggio, nel Genova Blue District di via del Molo 65r, si è svolto l’incontro pubblico di presentazione del progetto “Fuori dal Comune”. Promosso dal Comune di Genova in collaborazione con il Municipio I Centro Est, nell’ambito delle politiche di rigenerazione urbana e valorizzazione del centro storico, il progetto è finalizzato al percorso di ascolto e confronto con la cittadinanza, in attuazione con le Linee programmatiche 2025-2030.

Sul sito del Comune di Genova – al link www.comune.genova.it/novita/avvisi/progetto-fuori-dal-comune -, è stato pubblicato l’avviso pubblico per la raccolta di idee e proposte dalla cittadinanza, dalle associazioni, dagli operatori economici e dagli stakeholder del territorio per individuare le funzioni di destinazione dei locali recentemente riqualificati con fondi Pnrr in vico Vegetti 8/1a e in via di San Bernardo 22r-22ar, nel Sestiere del Molo.

Francesca Coppola, assessora comunale all’Urbanistica: «Avviamo questo nuovo percorso di partecipazione che mette al centro il contributo attivo di cittadine e cittadini. L’iniziativa intende definire, attraverso un processo condiviso, le destinazioni d’uso degli immobili riqualificati grazie al Piano Caruggi, individuando funzioni e obiettivi capaci di rispondere in modo concreto a quelli che sono gli obiettivi che davvero il territorio necessita per poter tornare a vivere e abitare questi spazi. Il primo appuntamento di questo percorso partecipativo inaugura un programma di ulteriori momenti di coprogettazione che accompagneranno lo sviluppo dell’intero percorso».

«Abbiamo fatto un primo passo concreto di un percorso condiviso che coinvolge diverse direzioni, tematiche e assessorati – ha sottolineato Davide Patrone, assessore comunale a Patrimonio e Partecipazione dei cittadini -. Si tratta di una svolta fondamentale sotto due aspetti principali: da un lato quello patrimoniale, dall’altro quello del coinvolgimento attivo della cittadinanza nei processi partecipativi. Ripensare insieme gli spazi che il Comune mette a disposizione della comunità significa migliorare immediatamente la qualità dell’azione amministrativa e ridefinire il rapporto tra istituzione e cittadini. Questo avvio segna dunque l’impegno a costruire, sotto il profilo urbanistico, sociale, patrimoniale e partecipativo, un modello amministrativo nuovo, fondato sull’ascolto di chi vive quotidianamente i luoghi e sulla capacità di tradurre le loro idee in progettualità condivise e concrete».

I locali di vico Vegetti 8\1 sono stati sede di una compagnia teatrale e della Soms Lavoratori del Legno, sono stati completamente riqualificati grazie ai fondi Pnrr: gli interventi hanno riguardato sia gli spazi esterni sia gli interni per una superficie complessiva di 373 mq; l’immobile di via di San Bernardo 22R-22Ar, precedentemente destinato ad attività commerciali, ha subìto la riqualificazione completa con la sistemazione degli spazi interni per una superficie complessiva di 98 mq. Entrambi gli edifici potranno ospitare attività socioculturali, aggregative, educative, socioeconomiche e formative, offrendo nuovi luoghi di partecipazione e crescita per la comunità.

«Come nuova amministrazione non crediamo nelle decisioni calate dall’alto – ha spiegato Simona Cosso, presidente del Municipio I Centro Est -, vogliamo avviare un percorso partecipativo che consenta di definire insieme l’uso di questi spazi e i bisogni a cui possono rispondere, valorizzando idee e creatività di tutti i soggetti coinvolti. Per questo abbiamo scelto di discutere con la comunità l’utilizzo dei due locali recentemente ristrutturati in vico Vegetti 8/1a e in via di San Bernardo 22r-22ar. Nei prossimi incontri sarà possibile visitarli, perché solo entrando negli spazi se ne potranno comprendere appieno le potenzialità. Le istituzioni gestiranno l’iter burocratico, amministrativo e progettuale, ma il contributo dei cittadini rimane centrale: studenti universitari, famiglie, bambini e bambine della vicina scuola dell’infanzia, associazioni, realtà del terzo settore e chiunque desideri partecipare».

Il progetto ha tre principali obiettivi: rafforzare la coesione sociale e la qualità della vita di chi abita il centro storico; stimolare nuove economie urbane e opportunità imprenditoriali; valorizzare il ruolo del centro storico come spazio vivo, inclusivo e creativo.

Il percorso partecipativo sarà sviluppato lungo quattro direttrici tematiche: giovani e studenti, per portare vitalità culturale, formativa e aggregativa; famiglie e kids’ economy, con spazi e servizi a misura di comunità; designer e distretto creativo, per promuovere innovazione e creatività urbana; intergenerazionalità e interculturalità, creando occasioni di incontro e scambio tra persone e culture diverse.

Sono stati organizzati anche incontri pubblici e spazi di ascolto diffuso: il 6 ottobre (dalle 15 alle 18) è previsto il sopralluogo dei due locali, il 12 ottobre la chiusura dell’avviso pubblico, il 22 ottobre (dalle 17 alle 19) l’appuntamento pubblico per discutere le idee ricevute e il 29 ottobre (dalle 17 alle 19) l’appuntamento pubblico conclusivo.

CS.

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