Stefano Podestà a Zoagli per presentare il suo nuovo libro “Oblivio. Il delitto del cenobio”

Di il 19 Settembre 2025

ZOAGLI (GE) – Incontri e letteratura a Zoagli in occasione della presentazione del libro di Stefano Podestà Oblivio. Il delitto del cenobio”. L’evento avrà luogo sabato 20 settembre alle 17.30 presso la Villa Vicini di Zoagli; l’ingresso è libero e darà la possibilità ai partecipanti di conoscere l’ultimo romanzo di Podestà, presentato dalla giornalista Isabella Puma e con letture di Daniela Ciampolini. L’incontro sarà accompagnato da foto artistiche relative ai luoghi del romanzo.

Stefano Podestà, nato a Rapallo nel 1978, è fotografo e scrittore; dopo il successo dei primi due volumi della saga noir che vede protagonista il vicequestore pugliese, Tommaso Arcangeli, è ora arrivato il terzo capitolo. Dopo “Dafne – Il delitto di Altachiara” (2023) presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino, e “Alfa e Omega – Il delitto di Prelo” (2024) in questo terzo volume Podestà si concentra sul tema dell’oblio, il dimenticare, portando i lettori a riflettere e interrogarsi su tematiche di attualità.

«Il cadavere della settantenne Flora Zerega – spiega l’autore – viene rinvenuto all’interno della propria abitazione nei pressi del Cenobio di San Tomaso, sulle alture di Rapallo, in una gelida mattina di gennaio. La mancanza di relazioni sociali e le precarie condizioni di salute della donna, affetta da Alzheimer, fanno inizialmente propendere gli inquirenti per una morte naturale, ma la presenza di una sospetta ferita alla fronte, unitamente alla presunta scomparsa di un misterioso quadro seicentesco, indurranno gli agenti del commissariato di Villa Riva a vagliare ulteriori piste investigative. Il vicequestore Tommaso Arcangeli, sempre più acciaccato fisicamente e demotivato sul lavoro, ma soprattutto alle prese con l’ennesima crisi sentimentale con la compagna Ginevra Torre, nell’affrontare un caso più complicato del previsto dovrà sondare nuovi imperscrutabili lati oscuri dell’animo umano, trovandosi a dover prendere un’importante decisione che avrà ripercussioni sulla propria vita privata e professionale. L’oblio, ossia il “dimenticare”, inteso come unico rimedio alle offese subite, come malattia e come diritto legalmente riconosciuto, la solitudine ed il disagio giovanile, ma anche un forte messaggio ambientalista, sono alcune delle tematiche di fondo di un racconto ancora una volta ambientato tra fiabeschi paesaggi del Tigullio, una storia avvincente che indurrà inevitabilmente a riflettere sul senso della vita».

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