Il Comune tutela i Libri delle Cerimonie. L’assessore Montanari: «Per il restauro di questi documenti è giusto coinvolgere la città»

Di il 18 Settembre 2025

GENOVA – La Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria – Archivio di Stato di Genova ha proposto l’iniziativa di restauro dei Libri delle Cerimonie. Il progetto, accolto e sostenuto dal Comune di Genova, mira a preservare e restaurare questi preziosi manoscritti contenenti la descrizione degli eventi più importanti che si svolgevano a Genova. Al pari dei documenti dei Rolli, questi volumi contengono parti importanti del patrimonio storico e culturale genovese; dalle nomine dei dogi alle celebrazioni di feste civili e religiose, attraverso minuziosi dettagli sulle visite di principi, cardinali e altre figure di spicco dell’epoca.

Il tempo ha lasciato le sue tracce soprattutto sul primo di questi manoscritti, redatto tra il 1588 e il 1614 da Girolamo Bordone, primo Maestro di Cerimonie della Repubblica di Genova. Per poter effettuare il necessario restauro, l’ ‘Archivio di Stato di Genova chiede l’aiuto dei cittadini che attraverso donazioni libere, a partire da 10€, potranno contribuire al recupero di queste opere. La donazione deve essere effettuata attraverso il progetto “Donare alla storia. Un Totem per gli Archivi”. Chi effettuerà donazioni potrà beneficiare dell’Art Bonus che riconosce un credito di imposta pari al 65 per cento dell’importo donato.

«La direzione Cultura e questo assessorato hanno nella Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria – Archivio di Stato di Genova un partner strategico di importanza straordinaria. È un onore stare al loro fianco in questa iniziativa che mi sento, personalmente, come studioso e politicamente come assessore, di sostenere con forza, anche avvicinandosi il 2026, anno in cui ricorrerà il ventennale della nomina a sito Patrimonio dell’Umanità dei Palazzi dei Rolli e delle Strade Nuove – dichiara l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari –  Il restauro di questi documenti unici è un’operazione che è giusto coinvolga la città, sempre generosa e attenta anche nel sostegno alla cultura e ai nostri beni artistici. Come Comune faremo la nostra parte, ma è importante che enti di ogni tipo attivi sul territorio o semplici cittadini sappiano che è necessario il loro contributo per riuscire ad avere successo in questa azione fondamentale di recupero. Naturalmente, non mancheranno opportunità di incontro con questo patrimonio, durante e dopo gli interventi di restauro».

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