VENT’ANNI DOPO, LE “IENE” MORDONO ANCORA. GLI AFTERHOURS INFIAMMANO GENOVA: «SIAMO TORNATI A SPACCARE I CULI»

Di il 3 Luglio 2025

Ieri sera il Balena Festival ha acceso l’estate con la reunion della band simbolo del rock italiano: un meraviglioso caos di cuori che saltavano, cantavano e ballavano all’unisono

di Alessia Spinola

GENOVA – “Adesso scusate ma dovremmo tornare a spaccare dei culi, i vostri”: gli Afterhours sono tornati più esplosivi che mai e Genova ieri sera è stata un meraviglioso caos di cuori che saltavano, cantavano e ballavano all’unisono. Il Balena Festival ha ufficialmente acceso i riflettori con la band simbolo del rock italiano che, al ritmo delle onde del mare, ha celebrato il ventennale di “Ballate per Piccole Iene“, l’album che ha segnato un’epoca e lasciato un’impronta profonda nella musica d’autore (video di Umberto Passeri).

Oltre al frontman Manuel Agnelli, sul palco dell’Arena del Mare ieri sera è salita la storica formazione: Andrea Viti al basso, Dario Ciffo a violino e chitarra e Giorgio Prette alla batteria. Una riunione la cui emozione era riflessa non solo nella voce di Agnelli e nelle note degli altri membri della band, ma anche negli occhi dei fan che non hanno mai abbandonato il gruppo e che hanno hanno cantato ogni singola strofa come catapultati indietro nel tempo. Tra la folla, anche ragazzi e ragazze appartenenti alle nuove generazioni, segno che la musica, quando fatta bene, unisce davvero tutti.

A impressionare ieri sera è stata anche la bravura di ogni singolo membro del gruppo come strumentisti, capaci di infuocare il pubblico anche con qualche piccolo problema tecnico e di lasciare tutti a bocca aperta di fronte a una versalità musicale che al giorno d’oggi è sempre più rara da trovare.

Degni di nota anche i giovani ragazzi che hanno aperto lo show, Mars on Suicide e Frisàri. Un’ondata di rock fresco e travolgente che ha fatto dire al genere musicale un “Io ci sono” bello chiaro e forte.

È stato un concerto che ha superato le aspettative, non solo per l’energia travolgente ma anche per la cura con cui ogni brano è stato reinterpretato, senza mai tradire l’essenza originale. Gli Afterhours hanno dimostrato di non essere una semplice band del passato, ma una forza creativa ancora pienamente viva, capace di rinnovarsi restando fedele alla propria identità.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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