Nervi, 7500 mozziconi raccolti: studenti, tecnologia e associazioni insieme per ripulire il mare

Di il 18 Giugno 2025

di Giorgia Di Gregorio

GENOVA – “Il mare comincia qui”: non è solo uno slogan, ma il nome di un progetto concreto e partecipato che oggi ha scritto una nuova pagina nella lotta all’inquinamento da mozziconi a Genova. In un’ora sono stati raccolti 3.500 filtri di sigaretta nell’area del Porticciolo di Nervi, grazie all’impegno degli studenti della International School of Genoa (ISG), affiancati da volontari, associazioni locali e dal robot a quattro zampe “Vero”, sviluppato dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).

Alla raccolta di oggi si sommano altre 4.000 “cicche” precedentemente raccolte in città, per un totale di 7.500 mozziconi eliminati dall’ambiente. Un risultato impressionante, che mette in evidenza la gravità del fenomeno e il suo impatto sul mare.

L’iniziativa si è svolta nei pressi del centro sportivo SAL, dove circa 30 studenti e insegnanti dell’ISG, insieme a volontari delle associazioni PuliAMO la Foce e Comitato Pegli Bene Comune, hanno raccolto rifiuti tra spiaggia, marciapiedi e creuze. Il robot quadrupede “Vero”, progettato dai ricercatori dell’IIT, ha supportato l’operazione dimostrando come la tecnologia possa essere un’alleata concreta nella tutela ambientale.

Accanto alla raccolta, si è svolta anche un’attività dimostrativa di analisi dell’acqua di mare: piccoli campioni sono stati esaminati al microscopio sotto la guida della startup ambientale OUTBE. I risultati, purtroppo, hanno confermato una situazione allarmante: numerose tracce di plastica, microplastiche, frammenti di reti da pesca e altri residui sono stati individuati nell’acqua del Porticciolo.

L’obiettivo del progetto va oltre la semplice raccolta. Gli studenti dell’ISG, insieme ai partner del progetto, hanno presentato alle istituzioni cittadine una proposta per avviare un programma pilota di riciclo dei mozziconi, prendendo esempio dall’azienda italiana Re-Cig, già attiva nella trasformazione dei filtri in nuovi oggetti.

I mozziconi contengono acetato di cellulosa, una plastica presente anche in occhiali, tessuti e imbottiture. Avviare il loro recupero significa non solo ridurre l’inquinamento, ma anche valorizzare una risorsa finora inutilizzata. La proposta è stata avanzata al Comune e ad AMIU nell’ambito del progetto “Genova Città Circolare”.

I mozziconi sono tra i rifiuti plastici più dannosi e presenti al mondo. Basta uno solo per contaminare fino a 1.000 litri d’acqua. Secondo le analisi più recenti, oltre il 40% dei rifiuti galleggianti in mare è costituito da filtri di sigaretta, e ogni anno in Italia si producono circa 13.000 tonnellate di mozziconi.

Dal 2021, l’Unione Europea ha incluso i mozziconi nella direttiva sulle plastiche monouso (SUP directive), prevedendo che siano i produttori a coprire i costi per lo smaltimento. Tuttavia, nessuna amministrazione italiana ha ancora sfruttato questa opportunità, lasciando il problema irrisolto e a carico della collettività.

“Il mare comincia qui” è un’iniziativa corale. Tra i partner, oltre a ISG e IIT, figurano l’Istituto Nautico San Giorgio, l’Università di Genova, il centro sportivo SAL, OUTBE, le onlus PuliAMO la Foce e AIWC, l’azienda Re-Cig, il Comune di Genova, il Municipio IX Levante, AMIU, l’UNESCO, l’Acquario di Genova, il comitato UNICEF e il progetto europeo ProBleu. Una rete ampia, unita dall’impegno per un ambiente più pulito.

Nel prossimo autunno è prevista anche l’installazione di un totem informativo trilingue (italiano, inglese e genovese)presso il Porto Antico, accanto all’Acquario di Genova. Collegato alla vasca tematica “Il mare che non vogliamo”, il totem sarà un punto permanente di sensibilizzazione per cittadini e turisti contro l’inquinamento da mozziconi.

L’iniziativa “Il mare comincia qui” si conferma non solo come un esempio virtuoso di educazione ambientale, ma come un vero laboratorio civico, dove giovani, tecnologia, scienza e istituzioni lavorano insieme per costruire un futuro più sostenibile. E ricordano a tutti che la tutela del mare parte da piccoli gesti, anche a chilometri dalla riva.

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