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TORNA L’APPUNTAMENTO CON “LA STORIA IN PIAZZA”: DAL 27 AL 30 MARZO A PALAZZO DUCALE

Oltre 100 ospiti e 60 appuntamenti in quattro giorni per approfondire il ruolo delle piazze, dall’antichità a oggi, attraverso la voce di esperti e studiosi
GENOVA – A Palazzo Ducale di Genova torna l’appuntamento con La storia in piazza, festival di divulgazione e approfondimento di tematiche storiche alla sua XIV edizione, che l’anno scorso aveva accolto 15mila presenze. La curatela è affidata per la prima volta agli esperti di storia contemporanea Carlotta Sorba e Emmanuel Betta, e il tema scelto è Le piazze della storia. Più di 100 ospiti in quattro giorni si alternano negli oltre 60 appuntamenti previsti, da giovedì 27 a domenica 30 marzo 2025.
Il festival si conferma una delle proposte di maggiore successo della programmazione di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e un appuntamento imprescindibile a livello nazionale per tutti gli appassionati della materia. Nato nel 2010, rinnova le modalità di svolgimento degli incontri, e prevede – accanto a conferenze, reading, laboratori, seminari – dialoghi aperti a più voci tra quelle degli ospiti, invitati a dibattere attorno a uno stesso tema ma da punti di vista diversi.
Le sale al piano nobile di Palazzo Ducale, compresa la Sala dell’Archivio Storico solitamente aperta solo a studiosi e ricercatori, si animano di presenze e voci sul tema dell’evoluzione e del ruolo delle piazze attraverso le epoche, dall’antichità ai nostri giorni: come spazio fisico e concreto, legato a momenti iconici della storia, luogo della vita e dell’esperienza collettiva, ma anche spazio metaforico e virtuale. Analizzando il ruolo chiave giocato dalle piazze, gli ospiti con i loro sguardi molteplici approfondiscono le trasformazioni sociali, politiche, culturali, nel tempo e nello spazio.
La storia in piazza è un appuntamento che si distingue per la capacità dei curatori di coinvolgere personalità di primo livello, tra storici, accademici, intellettuali, archeologi, alcuni anche internazionali, e di dare forma a un palinsesto articolato che attraversa vari campi del sapere, dalla storia alla sociologia fino all’arte, per svelare le storia e le sue trame, più o meno note.
Raccontano i curatori Carlotta Sorba e Emmanuel Betta: «La XIV edizione de La Storia in Piazza è dedicata a Le Piazze della storia, un tema su cui gli sguardi e gli approfondimenti possibili sono molti e diversi, nello spazio e nel tempo. In quattro dense giornate si parlerà di piazze come spazi fisici e concreti, dalle agorà greche fino a oggi, e più in generale di forme ed esperienze della vita collettiva, di cui le piazze sono luoghi privilegiati. Nelle piazze della storia, uomini e donne hanno celebrato il potere o hanno preso la parola per contestarlo; hanno chiesto pane, diritti, giustizia; hanno attivato scambi e fatto mercato; hanno fatto circolare notizie, segreti, maldicenze; si sono ritrovati a pregare, a festeggiare, a organizzare spettacoli. Intorno a questi temi abbiamo pensato di articolare le giornate della Storia in Piazza, nel solco delle stagioni precedenti, sempre di grande successo, ma con alcune novità. Gli studiosi e le studiose invitate ci proporranno infatti confronti molto vari: non solo conferenze e lezioni, ma dialoghi a più voci per cogliere i diversi aspetti di un tema e lezioni spettacolo con musica o voce narrante. Con loro entreremo in alcune piazze ben note, da Piazza Fontana alla Piazza Rossa, da Campo de’ Fiori a Plaza de Mayo. E ci addentreremo in alcune piazze immateriali – dalla piazza televisiva a piazza affari, dalle piazze musicali alle nuove piazze dell’oggi, i social – di cui discuteremo trasformazioni e funzionamento. Non mancherà l’attenzione verso la piazza come luogo della critica e della rivendicazione, dalle primavere arabe fino ai Pride, e come luogo del controllo dell’ordine pubblico. Alle scuole dedicheremo infine un ricco programma, per coinvolgere anche i più giovani in questo sguardo molteplice sui luoghi e le forme della vita collettiva. Raccontare di piazze della storia, note e meno note, concrete e virtuali, può aiutarci a comprendere meglio come la vita e l’esperienza collettiva si costruiscano oggi e possano costruirsi domani»
L’immagine guida di questa edizione è una foto tratta dalla mostra “Libera nella maternità, autonoma con il lavoro, protagonista nella società”, che fa parte della proposta de La Storia in Piazza 2025. L’esposizione – che inaugura giovedì 27 marzo (ore 17) in Sala Liguria è un racconto per immagini tratte dall’Archivio storico Lidia Menapace, che testimonia l’impegno dell’UDI – che quest’anno compie 80 anni – per l’emancipazione politica, economica e culturale delle donne genovesi.
A dare l’avvio “ufficiale” al festival sarà – giovedì 27 marzo (ore 18), dopo un’intensa mattinata dedicata alle scuole – la curatrice Carlotta Sorba, con un approfondimento sulla storia delle piazze rivoluzionarie del 1848, all’origine dell’esperienza politica moderna. La professoressa passerà in rassegna le “teatrali” modalità di espressione di quelle piazze – cortei con coccarde e cappelli piumati, giuramenti, canzoni – come indice del cambiamento delle tecniche di mobilitazione politica. Sorba sarà affiancata dagli attori della Scuola di recitazione del Teatro Nazionale che riporteranno il suono e il vissuto di quel periodo cruciale.
La lectio dell’altro curatore de La Storia in Piazza 2025, Emmanuel Betta, è prevista per venerdì 28 marzo, alle 17.30, sul tema “Occupare la piazza. Nel 1989 e oltre“. Nel 1989 in Cina, Germania, e Romania i movimenti del dissenso che contestavano i regimi occuparono le piazze con l’idea che conquistare uno spazio fisicamente delimitato avesse un significato politico e simbolico cruciale.
Il tema della piazza e dei suoi significati nel vissuto e nell’immaginario collettivo sarà declinato sotto diversi profili e angolazioni, mettendo in risalto l’aspetto reale e storico ma anche quello “virtuale”.
(Tutto il programma è reperibile sul sito www.palazzoducale.genova.it)

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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