L’Università di Genova si aggiudica cinque borse Skłodowska-Curie per giovani ricercatori

Di il 22 Febbraio 2021
Università di Genova

GENOVA- La Commissione Europea ha selezionato 5 Borse Skłodowska-Curie (MSCA) presentate dall’Università di Genova. L’importo complessivo è di oltre 1 milione di euro di finanziamento, nell’ambito del bando 2020. Si tratta delle più prestigiose borse di ricerca europee destinate a giovani ricercatori promettenti, che nel loro percorso abbiano dimostrato indipendenza nella ricerca e capacità di costruire un curriculum eccellente.

Le Borse MSCA permetteranno ai 5 ricercatori di portare avanti il loro progetto di ricerca individuale per i prossimi 2 o 3 anni, rafforzando le loro competenze attraverso formazione avanzata, mobilità internazionale e intersettoriale.

Università di Genova: una strategia vincente.

L’ottimo risultato è frutto di una strategia dell’Ateneo genovese che mira ad aumentare l’attrattività nei confronti di ricercatori di talento provenienti da tutto il mondo. Inoltre, l’Università di Genova, in collaborazione con APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea – ha costruito un percorso di formazione e assistenza dedicato ai ricercatori che volessero presentare un progetto Marie Curie. In aggiunta a questo, l’ateneo genovese va così a rafforzare la sua internazionalizzazione.

I 5 vincitori.

Considerando i 16 partecipanti, 5 hanno conseguito la borsa e un sesto è in lista di riserva, con un tasso di successo del 30% a fronte del 14% a livello europeo.

L’impatto emotivo dell’architettura sulla psiche umana, la conservazione delle coste, il recettore B nella cura della leucemia cronica, la modellazione dei flussi industriali e il concetto di modernità, questi gli argomenti dei gruppi di ricerca.

La genovese Elisabetta Canepa partirà alla volta della Kansas State University, dove resterà per 2 anni. Farà poi ritorno al Dipartimento di Architettura e Design, dove lavorerà 1 anno nel gruppo di ricerca di Valter Scelsi. Oltre oceano approfondirà l’impatto emotivo e cognitivo dell’architettura sulla psiche umana.

Rachel J. Clausing, ricercatrice americana, volerà presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita, per sviluppare il suo progetto di ecosystem function per la conservazione delle coste. Attraverso lo studio dell’alga Cystoseira nel bacino del Mediterraneo, sarà inserita nel gruppo di ricercatori di Mariachiara Chiantore.

L’immunologo italiano Andrea Mazzarello, dopo un periodo di ricerca a New York presso il Feinstein Institute for Medical Research, rientrerà al Dipartimento di Medicina Sperimentale per studiare, sotto la supervisione di Franco Fais, il coinvolgimento del recettore B nella cura della leucemia linfocitica cronica.

Pawel Przytarski, ricercatore polacco, vivrà 3 anni dividendosi tra Melbourne, Cambridge e Genova. Sotto la supervisione di Davide Lengani, presso il Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica, gestionale e dei trasporti studierà un nuovo paradigma nel campo della modellazione dei flussi industriali.

Infine, lo spagnolo Carlos Tejerizo García con il suo progetto condotto presso il Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale, sotto la guida di Anna M. Stagno, metterà in discussione il concetto di “modernità”, come un passaggio unidirezionale delle società da “tradizionali” a “moderne”.

C.S.

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