Teatro Pubblico Ligure, prosegue in streaming “Il Giardino delle Utopie”

Di il 19 Marzo 2021
Giardino delle Utopie

GENOVA – “Il giardino delle utopie”, progetto online ideato e realizzato da Sergio Maifredi e Corrado d’Elia, prosegue in streaming giovedì 25 marzo alle ore 19.00 con una puntata dedicata all’incontro con Stefano Cucca, dal titolo “Dal giro del mondo in bicicletta alla nascita di Rumundu“.

Il progetto, prodotto da Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia, in collaborazione con l’Associazione Teatri Possibili di Milano, sarà trasmesso sulla pagina Facebook, sul sito http://www.teatropubblicoligure.it/progetti/il-giardino-delle-utopie.html e su https://corradodelia.it/. Durante la diretta è possibile intervenire scrivendo un messaggio e anche segnalare esperienze analoghe.

L’incontro

Stefano Cucca ha fatto il giro del mondo in bicicletta alla ricerca di storie e stili di vita alternativi allo sviluppo consumistico. Quello che ha trovato e costruito grazie a questa esperienza sarà al centro della sesta puntata de “Il giardino delle utopie”.

Stefano Cucca

Cucca oggi ha quarantadue anni e ha fondato Rumundu, un network che ha base in Sardegna e in Sud Africa, che sviluppa e appoggia progetti sostenibili a forte impatto sociale, ambientale ed economico. Fra i progetti sviluppati da Rumundu: “BlueHouse” per una casa a basso consumo, il “Centro Polivalente di Brigitte” per promuovere la conoscenza delle diversità etniche e della cultura del Mali e molti altri.

La storia di Cucca è una delle tante storie controcorrente che fioriscono ne “Il giardino delle utopie”, tentativi riusciti di tracciare un percorso alternativo al modello predominante. Laureato in Economia e Commercio all’Università di Sassari, completa la sua formazione presso la Business School di San Francisco e inizia a lavorare seguendo le proposte che provenivano dall’ambiente in cui era inserito.

Ma è quando la nonna novantenne, in dialetto sardo gli chiede “Perché sei sempre in giro pà ru mundu?” (“Perché sei sempre in giro per il mondo?”) che ribalta la prospettiva e lancia la sua sfida: lasciare il suo lavoro e cambiare vita. L’idea è fare il giro del mondo in bicicletta in cerca di persone e storie che rappresentino un altro modello di economia, ad alto valore sociale e basso impatto ambientale.

L’8 giugno 2013 parte quindi da Sorso, in provincia di Sassari, con un budget limitato e tre borse. In un anno e trecento tappe pedalerà per 32.000 chilometri attraverso i cinque continenti, raccontando il suo viaggio sui social. Al suo ritorno fonda Rumundu, un network in cui le imprese con i requisiti che ha cercato trovano la possibilità concreta di realizzarsi. Al centro di Rumundu ci sono le persone.

Il Giardino delle Utopie

“Il giardino delle utopie” nasce sulle pagine facebook di Teatro Pubblico Ligure, Teatri Possibili e Compagnia Corrado d’Elia, di cui Maifredi e d’Elia sono i direttori artistici, per andare oltre il presente di un anno particolarmente difficile.

«Sono stati incontri» – dichiarano Maifredi e d’Elia – «con uomini e donne straordinari, eppure vorremmo dire “normali”, vicini a noi, alle nostre vite e questo ci ha dato molta energia. Energia di cui avevamo bisogno nell’affrontare questo periodo particolare che il mondo intero sta attraversando. Se la prima parte del lockdown l’abbiamo vissuta nella sua tragica durezza, oggi, grazie ai progetti che abbiamo deciso di portare avanti, questa seconda parte del lockdown la interpretiamo come un periodo “a maggese”in cui lasciare respirare i campi per fertilizzarli nuovamente e ci sentiamo carichi per affrontare il futuro che verrà».

Info

L’incontro sarà disponibile online su: https://www.facebook.com/ilgiardinodelleutopie1, https://www.teatropubblicoligure.it/progetti/il-giardino-delle-utopie.html e su https://corradodelia.it/.

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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