Suq Festival e Teatro racconta le storie di sette artisti dal background migratorio online con “Performing Italy”

Di il 13 Gennaio 2021

GENOVA – Sette artisti dal background migratorio nel teatro contemporaneo italiano raccontano la loro esperienza con cadenza settimanale. A partire da giovedì 21 gennaio e fino a giovedì 4 marzo 2021 saranno online sette video ritratti di 15 minuti ciascuno, di altrettanti teatranti italiani con un passato migratorio di prima o seconda generazione, o con radici miste. Il progetto, dal titolo “Performing Italy” sarà disponibile sul canale Vimeo di Istituto Italiano di Cultura di Londra.

Commissionato dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra, il progetto è diretto da Katia Pizzi, e prodotto da Suq Festival e Teatro, che da oltre vent’anni esplora e diffonde i valori della multiculturalità. L’obiettivo dell’iniziativa è affrontare uno degli aspetti meno indagati e più innovativi della scena contemporanea: gli effetti dell’immigrazione nel teatro italiano, con la sua carica di passione e la volontà di superare i confini non solo della geografia ma anche della tradizione.

I protagonisti dei video sono Shi Yang Shi (foto in copertina – 21 gennaio), Bintou Ouattara (28 gennaio), Marcela Serli (4 febbraio), Alberto Lasso (11 febbraio), Miriam Selima Fieno (18 febbraio), Abdoulaye Ba (25 febbraio) e Thaiz Bozano (4 marzo). Ognuno di loro parla del proprio teatro, del percorso formativo e dei progetti, mentre scorrono le immagini degli spettacoli. Mettere in scena l’Italia di oggi vuol dire restituire al teatro una funzione, e missione, cruciale: rappresentare il cambiamento e aprire finestre sul mondo. Le interviste, filmate da Nicola Giordanella e sottotitolate da Corina Gabualdi, sono state realizzate tra maggio e dicembre 2020 durante la pandemia da Covid-19. Ha collaborato Nicola Locatelli.

Sui palchi e dietro le quinte del teatro italiano ci sono sempre più artisti provenienti dagli altri continenti o nati in Italia da genitori stranieri. L’incrocio culturale che ognuno di loro incarna è portatore di stili, contenuti e sfumature di carica inedita, così come lo sguardo originale con cui affrontano la realtà. Della loro potenza c’è ancora scarsa consapevolezza, nonostante l’Italia sia il secondo Paese d’Europa per numero di stranieri residenti (5,3 milioni al 1 gennaio 2019, di cui 3,7 milioni extraeuropei, fonte Eurostat). I sette protagonisti di “Performing Italy” offrono l’opportunità di osservare da vicino l’Italia che sta cambiando e di indagare il tema dell’identità culturale.

Alcuni cenni sui protagonisti dell’iniziativa

  • Shi Yang Shi è per metà cinese e per metà italiano, come ha raccontato nello spettacolo “ArleChino: traduttore e traditore di due padroni”. Incarna il volto del cinese in Italia al cinema (Soldini, Amelio, Tornatore) e in televisione.
  • Bintou Ouattara, attrice e danzatrice nata in Burkina Faso, ha lavorato con Virgilio Sieni e con il Suq, dopo avere studiato teatro sia in Africa che in Italia.
  • Marcela Serli, argentina di origine italo-libanese, ha diretto una trentina di spettacoli dopo essersi laureata a Trieste con una tesi sulla resistenza degli autori argentini durante la dittatura.
  • Alberto Lasso, mamma peruviana, nato a Panama, si è laureato a Genova in Mediazione Culturale e segue un percorso professionale che unisce tematiche sociali e pratica artistica, collabora continuativamente con il Suq.
  • Miriam Selima Fieno, con padre italo-libico, si sente con doppie radici e si occupa da tempo di teatro documentario.
  • Abdoulaye Ba, senegalese, ha lasciato Dakar dopo gli scontri con la polizia. Sta scrivendo un libro in cui racconta la sua esperienza di rifugiato.
  • Thaiz Bozano, padre genovese e madre colombiana, è nata a Bogotà ma è come regista e direttrice di scena che ha trovato la sua cifra, lavorando con Bob Wilson e Peter Greenaway.

C.S.

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