RIVIERA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL: UFFICIALIZZATE LE NUOVE DATE

Di il 9 Dicembre 2019

Dopo il successo delle prime tre edizioni, a Sestri Levante torna dal 5 al 10 maggio 2020 il festival dedicato ai registi emergenti under 35. Con tante novità e una locandina rinnovata firmata dall’illustre fotografo Rohn Meijer

SESTRI LEVANTE (GE) – Masterclass di livello mondiale, film e documentari in gara da tutto il mondo, una giuria composta da assolute eccellenze per un festival giovane, organizzato da giovani e rivolto ai giovani.

Dal 5 al 10 maggio 2020 torna a Sestri Levante per il quarto anno consecutivo il Riviera International Film Festival, rassegna cinematografica dedicata ai registi under 35.

Confermate anche per quest’anno masterclass di caratura internazionale, una sezione riservata ai documentari e una nuova locandina firmata dal fotografo olandese Rohn Meijer.

Locandina del Riviera International Film Festival 2019 firmata da Rohn Meijer

Il Riviera International Film Festival è realizzato con il sostegno del Comune di Sestri Levante, con Mediaterraneo Servizi e con il patrocinio di Regione Liguria.

«Ci avviamo con grande entusiasmo verso la quarta edizione del Riviera International Film Festival – fa sapere da Los Angeles Stefano Gallini Durante, presidente e fondatore del RIFF -. Anche nel 2020 avremo ospiti internazionali, film di altissimo livello e nuovi documentari sull’ambiente che faranno riflettere molto intensamente sul nostro futuro e sulle nostre responsabilità collettive. In questi anni la manifestazione ha riscosso un grande successo nazionale ed internazionale grazie al lavoro di un team formidabile. L’obiettivo per il prossimo anno è di avere una copertura stampa e tv ancora più estesa del festival.

Non siamo più un festival esordiente, siamo cresciuti velocemente e diventati una realtà con la quale ci si deve confrontare sia a livello settoriale che a livello politico, e ci auguriamo un supporto maggiore da parte delle istituzioni governative: i giovani vanno aiutati, seguiti e ispirati, non solo ascoltati durante le campagne elettorali. Chi cresce con noi vedrà risultati che andranno oltre ogni aspettativa.

La passione trasmessa da tutto il team del RIFF deve arrivare al cuore del pubblico ed elevarne lo spirito: noi proseguiamo su una strada che non è facile, ma le cose facili a noi non interessano. Arriva al traguardo solo chi non rinuncia a combattere per quello in cui crede. La positività è una nostra malattia e intendiamo contagiare tutti quelli che ci seguono e che partecipano al festival.»

«Mai come oggi la società ha bisogno di trovare nuove fonti di ispirazione e intraprendere un nuovo percorso di miglioramento sociale e ambientale – spiega Vito D’Onghia, direttore esecutivo del Riviera International Film Festival -. L’obiettivo del RIFF è di concentrare attraverso i giovani registi under 35 e le loro opere un nuovo sguardo verso il futuro e con i documentari sull’ambiente aprire un confronto fra passato e presente. Da quest’anno il RIFF si posiziona su due concetti a noi cari da sempre: il rinnovamento e l’indipendenza intesi come mezzo di sviluppo culturale

Una delle novità della quarta edizione è la nuova locandina del festival edizione 2020 firmata dall’illustre fotografo olandese Rohn Meijer. Ennesimo ospite internazionale del RIFF edizione 2020, ceramista, scultore ed artista a tutto tondo, Mejier ha scelto Sestri Levante e il RIFF come sua prossima tappa professionale realizzando un’immagine originale con sfondo azzurro e blu che richiama i colori del mare e del cielo della Liguria e della Riviera di Levante.

«Avendo partecipato al RIFF edizione 2018, sono rimasto piacevolmente colpito dall’organizzazione e dalla scelta di film – racconta Rohn Meijer -. Ho vissuto a Los Angeles per quindici anni e ho avuto a che fare con Hollywood e per me era quasi come rivisitare un pezzo del mio passato.»

Meijer spiega i motivi che hanno ispirato la sua locandina. «Essendo un fotografo, mi è piaciuta l’idea di realizzare un poster. – conclude -. Mi è stato chiesto di fare una cosa glamour per il RIFF e l’idea mi ha subito entusiasmato. Ho cercato nel mio archivio e ho tirato fuori questa immagine scattata a Parigi durante una sfilata di moda. Ho scelto questa foto, leggermente mossa, perché dà una sensazione di movimento. Lo stesso movimento che si può trovare nel “Rebel Independent Cinema” e soprattutto nel movimento sul red carpet.»

Biografia di Rohn Meijer

Rohn Meijer


Rohn Meijer
è nato ad Amsterdam, in Olanda. Prima del suo settimo compleanno, la sua famiglia emigrò a Los Angeles, una città che offrì a Rohn anni di crescita solare che con il passare del tempo si era assimilato nel corpo e nello spirito. All’età di 22 anni decise di tornare ad Amsterdam dove studiò ceramica all’Accademia Rietveld.

Dopo il diploma, è andato in Italia per la prima volta e ha lavorato lì come designer di ceramiche industriali, collaborando, tra gli altri, con Mario Bellini. Insieme ad Ambrogio Pozzi e Joe Colombo, ha progettato un servizio di cena a bordo per Alitalia.


Rohn è tornato ad Amsterdam dopo tre anni per lavorare come scultore e insegnante di ceramica industriale all’Academy of Industrial Design di Eindhoven. È stato introdotto nel mondo creativo della fotografia di moda dal fotografo Jan Francis e combinato con la sua curiosità di approfondire la sua conoscenza della professione, il suo ritorno a Milano ha aperto molte possibilità per questa nuova carriera. Franco Moschino gli ha dato il suo primo lavoro e nel tempo ha seguito molti clienti tra cui Neil Barrett, Phillip Plein, Diesel Black Gold e Les Hommes.


Per anni è stato il fotografo di casa di DSquared.


Inoltre, viaggiando intensamente per “ricerca personale”, è nata una passione, quella di fotografare persone di altri luoghi e culture. Questo lo ha portato in tutto il mondo, in paesi come l’India, dove i suoi viaggi hanno portato a un progetto di un libro “I colori dell’India in bianco e nero“. Questa è una passione che continua oggi e sarà per molti anni domani.

C.S. 

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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