NERI MARCORÈ PER IL NAZIONALE IN “TANGO DEL CALCIO DI RIGORE”

Di il 13 Febbraio 2019

L’attore è tra i protagonisti della nuova produzione diretta da Giorgio Gallione in scena al Teatro Modena dal 19 febbraio. La fotogallery della presentazione

GENOVA – Un affresco su calcio e potere in salsa sudamericana. La nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova “Tango del calcio di rigore” debutta in prima assoluta il 19 febbraio al Teatro Gustavo Modena e va in replica fino al 10 marzo.

Il regista Giorgio Gallione, che firma anche la drammaturgia, ha scelto come protagonisti Neri Marcorè, Ugo Dighero e Rosanna Naddeo, tre attori con cui ha collaborato più volte in passato, qui per la prima volta insieme, affiancati dai giovanissimi Fabrizio Costella e Alessandro Pizzuto.

La presentazione dello spettacolo: fotogallery a cura di Emilio Scappini

Al Teatro Modena per presentare “Tango del calcio di rigore” il regista, il cast, l’assessore alle Politiche Culturali di Regione Liguria Ilaria Cavo e il Direttore del Teatro Nazionale di Genova Angelo Pastore.

“Tango del calcio di rigore” parte dalla finale dei Mondiali del 1978. Il 25 giugno all’Estadio Monumental di Buenos Aires l’Argentina deve vincere a tutti i costi contro l’Olanda. Seduto in tribuna c’è il generale Jorge Videla, che ha orchestrato il Mondiale come strumento di propaganda politica, affinché il mondo si dimentichi delle Madri di Plaza de Mayo. Poco discosto dal dittatore, in tribuna, c’è Licio Gelli, il Venerabile della loggia massonica P2, suo amico personale.

Durante i campionati del ’78 in Argentina succede di tutto: morte, tortura, desaparecidos, doping, corruzione. Ma è anche il momento di maggiore popolarità e consenso della dittatura Videla, a dimostrazione di come lo sport possa essere usato dal potere come forma di occultamento della realtà o raffinato strumento di oppressione.

Un ex-bambino di allora, alla luce della propria esperienza, cerca di ricostruire il suo passato di appassionato di calcio, recuperando storie di “futbol”, a cavallo tra realismo magico e realtà storica. Rivivono così in palcoscenico le vicende di Alvaro Ortega, l’arbitro colombiano che commise “l’errore” di annullare un goal all’Indipendente Medellin, la squadra dei trafficanti di cocaina, o di Francisco Valdes, capitano del Cile, costretto a segnare a porta vuota dai militari di Pinochet; si rievoca la “guerra del football”, combattuta nel 1969 tra Salvador e Honduras, e l’episodio del rigore più lungo della storia del calcio, di cui è stato protagonista suo malgrado l’anziano portiere dell’Estrella Polar, Gato Diaz.

Cosciente delle lezioni di Ryszard Kapuscinzki e di Osvaldo Soriano (intrecciati alla drammaturgia troviamo due testi dello scrittore argentino), accompagnato da brani di Julio Sosa e Astor Piazzolla, arrangiate da Paolo Silvestri, autore anche delle musiche originali, “Tango del calcio di rigore” si muove tra mito e inchiesta, per sfociare poi in “tanghedia”, mix di commedia, tango e tragedia. L’impianto visivo dello spettacolo è affidato alle scene e a i costumi di Guido Fiorato e alle luci di Aldo Mantovani.

Per info

Inizio spettacoli ore 20.30, giovedì ore 19.30, domenica ore 16, lunedì riposo.

www.teatronazionalegenova.it

 

 

C.S.

Su Emilio Scappini

Istrionico, poliedrico, sempre sul pezzo. Per lui la fotografia è un'arte e una missione. Ha fatto di un hobby una passione trasformando ogni immagine in un ritratto da incorniciare. È la perfetta sintesi di esperienza ed entusiasmo al servizio della redazione.

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