PER LO STABILE UNA STAGIONE DAI GRANDI NOMI PER TORNARE NAZIONALE

Di il 16 Giugno 2016

Dai classici ai contemporanei: un cartellone che coniuga nuove produzioni ed ospitalità, con Dapporto, Solenghi e Piccolo. E poi, il ritorno di Govi, per un totale di oltre trenta spettacoli.

Di Chiara Gaddi

Lo Stabile di Genova, di rimanere tra i teatri d’interesse culturale, proprio non ci sta. Per questo la Stagione 2016-2017, presentata in anteprima alla stampa ieri mattina, nasce con «l’intento forte di riportare lo Stabile tra i teatri d’interesse nazionale– dice il neo presidente Gian Enzo Duci – e lo farà in termini numerici, di qualità, e durata della Stagione».
Un cartellone denso, che coniuga i classici con i contemporanei e che porterà in scena nove produzioni e ventidue spettacoli ospiti. A calcare il palcoscenico saranno i grandi interpreti di oggi, tra cui spiccano i nomi di Gabriele Lavia, Massimo Dapporto, Tullio Solenghi, Michele Riondino, Marco Paolini e Ottavia Piccolo, per citarne solo alcuni. Alla regia anche Alessandro Gassmann e Valerio Binasco.

LE PRODUZIONI
L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA(Gabriele Lavia)DUSE 30 SETTEMBRE-9 OTTOBRELa Stagione prenderà il via venerdì 30 settembre al Duse con “L’uomo dal fiore in bocca”, di e con Gabriele Lavia, spettacolo tratto dal repertorio pirandelliano. Coprodotto insieme al Teatro Stabile della Toscana, sarà la prima delle nove produzioni ad essere portata in scena: a seguire, “La cucina” (Corte, 8 ottobre-6 novembre) con Aldo Ottobrino e la regia di Valerio Binasco, “Il borghese gentiluomo” (Duse, 19 ottobre-6 novembre), “La dodicesima notte” di William Shakespeare e la regia di Marco Sciaccaluga (Duse, 15-27 novembre), “Faust’s box” (Duse, 24 novembre- 4 dicembre) e “Il ragazzo che amava gli alberi”, un monologo in cui Pino Petruzzelli s’interroga sulla vita di un giovane, Rachid, venuto da lontano e che grazie al suo mentore, un professore delle scuole medie, trova nei libri se stesso e la propria storia (Duse, 13-18 dicembre).
A cinquant’anni dalla morte, anche Gilberto Govi torna protagonista dello Stabile, con lo spettacolo “I maneggi pe majâ na figgia”, rivisitazione della commedia dialettale che racconta i bisticci di due coniugi non più giovanissimi alle prese con la ricerca di un buon partito per la loro unica figlia (Corte, 27 dicebrembre-5 gennaio). Marco Sciaccaluga curerà la regia anche di un’altra produzione dello Stabile, nonché un classico del teatro moderno: “Il gabbiano”, di Anton Cechov, alla Corte dal 28 febbraio al 19 marzo. Ed infine, in collaborazione con il Teatro nazionale di Nizza, la commedia “L’isola degli schiavi”, di Pierre de Marivaux, in scena al Duse dal 21 marzo al 9 aprile.
«È significativo come circa l’80% degli artisti impegnati nelle nostre produzioni arrivino proprio dalla scuola di recitazione dello Stabile- commenta il direttore Angelo Pastore – questo attesta non solo l’alta qualità della formazione, ma anche che esiste una continuità tra scuola e impiego. Ritengo che questo sia uno dei tanti primati del nostro teatro, che pensa al futuro partendo dalla sua storia».

GLI SPETTACOLI OSPITI
QUEI DUE (Massimo Dapporto e Tullio Solenghi) CORTE 10 GENNAIO 15 GENNAIOA completare il cartellone saranno ventidue spettacoli ospiti, appartenenti a diversi filoni: prosa classica, intrattenimento, drammaturgia contemporanea e rivisitazioni di classici. Tra i numerosi titoli segnaliamo il dittico dedicato al mito di Edipo “Edipo Re – Edipo a Colono” (Corte, 13-18 dicembre), la commedia autobiografica di Charles Dyer “Quei due” con Dapporto e Solenghi nei panni di un’anziana coppia di barbieri in bilico tra situazioni comiche e litigi di coppia (Corte, 10-15 gennaio) ed “Enigma- niente significa mai una cosa sola”, con Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi protagonisti di una storia ambientata nella Berlino post-unificazione, dove lo sgretolarsi del muro non ha cancellato le tracce di un opprimente passato (Duse, 31 gennaio- 5 febbraio). Sarà Alessandro Gassmann a firmare la regia de “La pazza della porta accanto” (Duse, 18-22 gennaio), l’omaggio alla poetessa Alda Merini che è anche un testo di denuncia civile contro il trattamento dei pazienti nei manicomi italiani prima della riforma Basaglia. Fuori abbonamento invece, lo spettacolo della Compagnia degli Scatenati “Billy Budd”, che porterà sul palco gli attori detenuti della casa circondariale di Marassi diretti da Sandro Baldacci (Corte, 18-23 aprile). Aprile sarà anche il mese della “Maratona Suq”, in cui il teatro musicale, civile e contemporaneo si fondono insieme in tre spettacoli uniti dall’attenzione per il tema della femminilità di etnie diverse: “Butterfly Bazar” (19 aprile – 20 aprile), “Mama Africa- Omaggio a Makeba” (25 aprile – 26 aprile), “Madri clandestine” (28 aprile – 30 aprile). Infine, la Stagione si concluderà con Beppe Gambetta e la sua “Acoustic Night 17 – The Fathers” (11-14 maggio), lo spettacolo giunto alla sua diciassettesima edizione che quest’anno punterà i riflettori sui grandi padri iniziatori della musica popolare: da Pete Seeger a Doc Watson, da Bill Monroe a John Renbourn.

Il 2016 è anche l’anno in cui ricorrono i sessantacinque anni di attività dello Stabile: in occasione di questo compleanno, è prevista, dal 17 al 22 ottobre, una settimana tutta dedicata alla storia passata, recente e futura del teatro. I festeggiamenti comprenderanno cicli d’incontri e due grandi eventi popolari dedicati alla cittadinanza, tra cui una grande festa in piazza e un compleanno in diretta televisiva.

Per informazioni sulle modalità di abbonamento e il programma completo: www.teatrostabilegenova.it

Il video della conferenza stampa del 15 giugno con la presentazione della nuova Stagione è visibile sul profilo facebook del Teatro Stabile.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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