Festival “In una notte d’estate”: Pietro Nuti apre la penultima settimana di programmazione, poi il tango argentino e la letteratura di Sepùlveda

Di il 29 Luglio 2019

GENOVA – Penutlima settimana, in piazza San Matteo nel cuore del centro storico di Genova, per il Festival “In una notte d’estate” di Lunaria Teatro.

Il sipario si alza già lunedì 29 luglio, quando a salire sul palco allestito sul sagrato di San Matteo sarà un grande vecchio del teatro italiano: il 91enne Pietro Nuti, genovese, tra i fondatori del Teatro Stabile del capoluogo ligure ma da oltre vent’anni direttore di Torino Spettacoli, che produce lo spettacolo.

Insieme a Miriam Mesturino, Nuti porta in scena Oh mio Dio!, testo divertente e profondo nel quale la psicologa Ella, laica ma desiderosa di una fede e madre single di un ragazzino autistico, riceve un paziente speciale che dice di essere nientemeno che, appunto, Dio. Un umorismo sagace, nella migliore tradizione yiddish, per quella che è la commedia più celebre della drammaturga israeliana Anat Gov. Replica martedì 30 luglio.

Giovedì 1 agosto torna invece protagonista la danza, con la Luna in tango, che vede per protagonista i ballerini Pasquale Bloise – fondatore dell’Accademia Pakytango e della Compagnia Libertango – e Dolores Custo, accompagnati dal Trio Los Casares, musicisti argentini conosciuti nel panorama delle milongas. A fine serata, poi, tutti gli spettatori saranno liberi di unirsi in una appassionata milonga al centro della piazza.

Atmosfere sudamericane anche venerdì 2 agosto, per la messa in scena della Storia di una balena raccontata da lei stessa, adattamento teatrale di Renzo Sicco e Gisella Bein dell’omonimo testo del grande scrittore cileno Luís Sepúlveda. Produzione di Assemblea Teatro Torino.

Sabato 3 agosto, infine, è prevista una replica eccezionale, all’interno dell’ area archeologica di Ventimiglia, di Maruzza Musumeci, una delle più fortunate tra le ultime produzioni di Lunaria Teatro, tratta dal racconto del compianto maestro Andrea Camilleri, con protagonista Pietro Montandon.

C.S.

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