EX CASERMA GAVOGLIO, DEMOLIRE SÌ, MA QUANTO?

Di il 21 Marzo 2018

In arrivo un “Polmone verde” nell’area, ma ancora dubbi sulla mole di interventi. Probabile una fermata della funivia per Forte Begato

 

GENOVA – Dal grigio dell’abbandono al verde dei parchi. Entra nel vivo la valorizzazione dell’ex Caserma Gavoglio al Lagaccio, con un progetto volto a realizzare un parco urbano con tecniche di nature based solution.

 

La riqualifica dell’ex Caserma, nel programma di valorizzazione di Urban Lab (il “laboratorio” di Urbanistica del Comune) in collaborazione con lo Ire e con lo studio milanese “Land” dell’archistar Andreas Kipar, partirà dallo smantellamento degli edifici presenti ora. Ma non è ancora chiara la mole degli interventi: se Anna Corsi, direttrice di Urban Lab afferma che «saranno oggetto di demolizione tutti gli edifici, eccetto i due vincolati (il proiettificio e l’edificio che ospitava gli alloggi degli addetti al complesso, ndr) che saranno ristrutturati, risanati e affidati in gestione attraverso dei bandi», Paolo Fanghella, assessore ai Lavori Pubblici del Comune osserva invece che «non si può fare una previsione: essendo una zona a rischio idrogeologico rossa, una volta che si va a demolire, non si può più costruire nulla. Prima di toccare un solo mattone, dobbiamo avere le idee chiare».

 

L’idea: un parco urbano, sportivo e culturale

L’area della Gavoglio

Se le modalità sembrano ancora in via di definizione, le finalità appaiono più chiare. Nel dicembre 2016 si è concluso l’iter per il passaggio, a titolo gratuito, dell’intero immobile al Comune che, nelle “Ipotesi progettuali” del programma di Valorizzazione del Compendio “Ex Caserma Gavoglio”, sottolinea come in questa fase non intenda individuare «una soluzione definitiva, quanto una gamma di possibili utilizzi compatibili con la tutela del bene, commisurati ai vincoli territoriali e storico-culturali». Non c’è ancora un progetto definitivo ma una cosa è certa: sarà sì un parco, ma non un «prato fiorito – spiega l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci -. La nostra idea è di confrontarsi con gli investitori, per un programma che abbia comunque a che fare con lo sport e con le aree di quartiere».

 

Investimenti e funivia

La realizzazione di un “polmone verde” al Lagaccio (che si estenderà su un quinto dell’area) potrebbe quindi far da volano all’intera valorizzazione dell’ex Caserma Gavoglio, concordata su linee guida condivise con il Municipio Centro Est. «Si tratta di un programma importantissimo – prosegue Fanghella – per la riqualificazione dell’area, in continuità con quello per il Mercato di Corso Sardegna, per riqualificare i quartieri e allontanare le speculazioni immobiliari». Ingenti gli investimenti: 6.4 milioni di euro nel 2018. A questi andranno ad aggiungersi 1.1 milioni disponibili dal 2020 per le opere manutentive e 900 mila dal progetto europeo Unalab – Urban Nature Lab. L’area, una volta riqualificata, potrebbe diventare una fermata della funivia in progetto dalla Giunta Bucci, che collegherebbe Forte Begato al lungomare, probabilmente a un’area adiacente all’Hennebique.

 

I tre incontri: il “Living Lab”

Venerdì 23 marzo ci sarà, all’Hotel Savoia, il primo dei tre incontri (i seguenti saranno il 28 marzo e il 7 aprile) a cui parteciperanno istituzioni pubbliche, dipartimenti universitari, centri di ricerca, associazioni di categoria delle imprese e del commercio, oltre ad associazione e abitanti del quartiere. Duplice l’intenzione: attirare investitori e consigli. Il “Living Lab” «fa sì – conclude Cenci – che ci sia collaborazione nella progettazione. L’idea è quella di confrontarsi, in modo da capire le diverse funzioni da andare a inserire». Ancora difficile prevedere le tempistiche o stabilire un croniprogramma, che saranno verificate e approfondite nel corso dello sviluppo del Programma Urbanistico Operativo, strumento che sarà definito una volta terminata questa fase.

Su Giulio Oglietti

Cresciuto tra la nebbia e le risaie del Monferrato, è a Genova dal 2013. Laureato in Informazione ed editoria, collabora con GOA da luglio 2017. Metodico e curioso, è determinato a diventare giornalista. ogliettig@libero.it

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