VOCI DALL’ARCA, PRIMA RASSEGNA DI MUSICA E TEATRO CIVILE

Di il 4 Ottobre 2018

Due sezioni distinte – una dedicata ai concerti e l’altra agli spettacoli – per un totale di 11 eventi e 26 repliche presso il Teatro dell’Arca, il Teatro della Corte ed il Teatro Duse, con il fine di promuovere il teatro come un “ponte” tra la popolazione detenuta e la cittadinanza attiva.

 

 

GENOVA – La prima rassegna di musica e teatro civile Voci dall’Arca si articola in due sezioni distinte. La prima, “Voci dall’Arca – note d’autunno“, che si svolgerà nei mesi di ottobre e novembre 2018, prevede sei concerti, la seconda, “Voci dall’Arca – parole di primavera“, che si svolgerà nei mesi di aprile e maggio 2019, prevede cinque spettacoli di teatro civile per un totale complessivo di 11 eventi e 26 repliche.

 

La maggior parte degli eventi si svolgeranno presso Il Teatro dell’Arca, dal quale la rassegna prende il nome, collocato nell’intercinta della Casa Circondariale di Genova – Marassi, altri, grazie alla collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova, si svolgeranno presso il Teatro della Corte e il Teatro Duse.

 

Il principale obiettivo della Rassegna è quello di portare la società civile nel carcere e le voci del carcere oltre le mura grazie ad una programmazione che “sdogani”, per i temi trattati e le caratteristiche degli interpreti, il teatro del carcere dal contesto detentivo per aprirlo al territorio e a nuovi pubblici.

 

«Per la prima volta il Teatro dell’Arca presenta non uno spettacolo ma un vero e proprio cartellone per il teatro del carcere: musica d’autunno e rappresentazioni in primavera, un unicum in Italia che dimostra come la cultura possa essere un fattore di inclusione sociale – commenta Ilaria Cavo, assessore alla Cultura di Regione Liguria -. Il progetto porta all’interno delle mura del carcere di Marassi una serie di spettacoli e concerti che aprono uno squarcio nella vita carceraria dei detenuti, una iniezione di vitalità fondamentale per dare spunti di riflessione e stimoli culturali tanto ai detenuti quanto al pubblico esterno, che potrà entrare all’interno del teatro del carcere. Allo stesso tempo, porta fuori, a contatto con il pubblico, il teatro carcerario, creando un punto di contatto tra i detenuti e la cittadinanza. In questo modo il teatro diventa veramente uno snodo, un punto di congiunzione e scambio tra il carcere e la città. Iniziative di questo tipo rappresentano al meglio quello che intendiamo per inclusione sociale. Non a caso tutto questo è stato possibile anche grazie a corsi di formazione attivati da Regione Liguria sull’asse “Inclusione sociale” del Fondo sociale europeo: in questo modo una quarantina di persone hanno potuto frequentare corsi di scenotecnica e recitazione. Il risultato rafforza la convinzione che i progetti culturali possano continuare, anche in futuro, a rappresentare un fattore di inclusione e quindi essere destinatari di finanziamenti specifici dell’Fse».

 

I concerti, gli spettacoli e gli eventi collaterali scelti per questa prima edizione della rassegna sono innanzitutto accomunati dall’idea di mettere insieme un cartellone che, pur connotandosi per un elevato livello artistico, non trascuri le contaminazioni di genere e le integrazioni con artisti e operatori che muovono i loro passi al di fuori dei circuiti ufficiali.

 

La rassegna prevede due spettacoli in scena presso le sale del Teatro Nazionale di Genova: la nuova produzione della Compagnia Stabile della Casa Circondariale di Marassi Scatenati “L’isola dei Sogni”, che debutterà al Teatro della Corte dal 9 al 14 aprile 2019, e lo spettacolo “Il figlio della tempesta” della Compagnia della Fortezza di Volterra, in scena al Teatro Duse il 16 aprile 2019, un progetto molto speciale che vedrà in scena, in una rete fatta di parole, presenze e musica, Armando Punzo, Andrea Salvadori e alcuni attori detenuti della Compagnia per celebrare i 30 anni della Fortezza.

 

La Rassegna, attraverso una programmazione di spettacoli ricchi di implicazioni sociali e civili, si prefigge inoltre di promuovere cultura, inclusione sociale ed educazione alla legalità utilizzando il teatro come un “ponte” tra la popolazione detenuta e la cittadinanza attiva. Per questo motivo, per ogni spettacolo in programma, è anche prevista una replica dedicata alla popolazione detenuta, nell’ottica di sviluppare un percorso articolato di educazione alla teatralità e di formazione alla visione.

 

La Rassegna è stata realizzata in stretta collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale di Genova – Marassi ed è il risultato del consolidamento pluriennale della collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova, l’Istituto Vittorio Emanuele II- Ruffini, l’Associazione Fuoriscena e, per la prima volta, in sinergia con Echo Art ed Eutopia Ensemble.

 

Per assistere agli spettacoli programmati al Teatro dell’Arca è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi on line, entro tre giorni dall’evento, sul sito: www.teatronecessariogenova.org

 


 

 

c.s.

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