Un grande dialogo tra le culture: prosegue il Suq tra musica, danza, letteratura e teatro

Di il 19 Giugno 2018

 

GENOVA –  Dopo il primo weekend, che ha registrato una grande partecipazione di pubblico genovese ma non solo sia in Piazza delle Feste che nella Chieda di San Pietro in Banchi, per lo spettacolo “Una sottile voce di silenzio”, il Suq prosegue con un ricco calendario di eventi, tra musica, danza, laboratori, letteratura e teatro, all’insegna del dialogo tra le culture.

 

Martedì 19 giugno alle 16 si inizierà “Dalla parte delle bambine“, con letture animate a cura della Biblioteca De Amicis dedicate ai più piccoli (bambini dai 5 ai 10 anni). L’incontro sarà replicato giovedì 21 giugno alle ore 16.

Alle 17 si terrà la presentazione del libro “I miei due cuori nomadi” (Il Canneto), di Omar Rizq, che verrà intervistato da Vittorio Coletti, Accademico della Crusca. Il romanzo autobiografico racconta la storia di un bambino conteso tra l’Italia e la Palestina: due genitori (madre italiana e padre palestinese), due culture, due religioni, due mondi. E’ solo un bambino quando il padre lo porta via da Genova per crescerlo accanto alla propria famiglia. Passeranno anni prima del suo definitivo ritorno in Italia, anni in cui vivrà in prima persona un’altra cultura, un altro mondo. Al suo ritorno non potrà non rendere conto quindi di questi suoi due cuori. Omar Riqz è stato finalista del il “Premio La giara” per la Liguria.

Alle 18 si prosegue con il Coro delle Mondine di Novi con I Mundaris: un coro unico al mondo, un ensemble di 25 donne dai 20 ai 90 anni figlie e nipoti di mondariso. Tra amori, nostalgia, partenze, miseria, sogni e lotte, la presa di coscienza del diritto al rispetto. Una categoria di lavoratrici ormai ritenute simbolo di evoluzione e rivoluzione. In collaborazione con il Festival Le vie dei canti.

Alle 20 incontro ecosuq “Te lo do io il riciclo“, lezione pratica di Luca Zane, AMIU, con consigli e suggerimenti per promuovere il riciclo. Seguirà la presentazione di Rete associazioni per Palazzo Verde – Lab Ter Green Point. Interverrà Andrea Carbone, Comune di Genova.

Il martedì sera al Suq è all’insegna del Teatro del Dialogo, con “Mater Strangosciàs – Un testamento“. Un lascito di speranza (alle 21), di Giovanni Testori, con Arianna Scommegna e Giulia Bertasi fisarmonica; scene Maria Spazzi; regia Gigi dall’Aglio; produzione ATIR/Teatro Ringhiera. Lo spettacolo è l’ultimo dei “Tre lai”, i tre monologhi scritti da Giovanni Testori ispirati a tre straordinarie figure femminili: Cleopatra, Erodiade e la Madonna. Mater strangosciàs è una donna del popolo, umile, semplice, pura. La sua terra è la Valassina brianzola. Piange la perdita del figlio e si rivolge a Lui chiedendo perché gli uomini debbano patire così tanta sofferenza. E’ un addio, una preghiera, un testamento, un lascito di speranza. Ne è interprete una giovane attrice pluripremiata (Premio Ubu 2014), Arianna Scommegna, guidata da un regista dalla prestigiosa carriera.

La serata si conclude alle 22 con “Suoni e colori del flamenco“, danza a cura di Associazione Genovaflamenco diretta da Carmen Valverde e Bruna Learchi.

 

Mercoledì 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato nel nome di Don Gallo, prenderà il via alle 10.30 in Piazza delle Feste con “Il cerchio delle storie – racconti e favole dal mondo“. Uno spettacolo per bambini ispirato a Il circolo dei cantastorie di Jean Claude Carrière, con la Compagnia Giovani del Suq, Lucia Bruzzese, Alberto Lasso, Silvia Olmi. Storie di paesi diversi che parlano della vita, dell’amore, della felicità, del sogno; favole, leggende, aneddoti che arrivano dall’India, dalla Cina, dall’Africa o dal mondo ebraico. Regia Alberto Lasso; produzione Suq

Alle 16 “Tamburi battenti”, laboratorio di percussioni per bambini (da 6 a 10 anni); alle 17 “Danze al Suq“. Entrambi gli appuntamenti a cura dell’Associazione Semiforesti. A seguire la Presentazione della rete migranti, con Diego Longinotti di Celivo – Centro Servizi per il Volontariato.

Alle 17 un intervento e gli auguri per i 20 anni del Festival di Roberto Timossi, del Comitato di Gestione di Compagnia di San Paolo, maggior sostenitore della rassegna Teatro del Dialogo del Suq.

Alle 18, “Gabriele Del Grande al Suq“. Massimo Righi, direttore de Il Secolo XIX, intervista Gabriele Del Grande, autore di Dawla. La storia dello Stato islamico raccontata dai suoi disertori (Mondadori). Dawla in arabo significa “Stato” ed è uno dei modi con cui gli affiliati dello Stato islamico chiamano la propria organizzazione: una comunità intesa come un complesso di esperienze e esistenze. Del Grande, giornalista e documentarista italiano recluso nel 2017 in un carcere turco, scrive un libro che è una testimonianza di vita.

La giornata si conclude alle 21.30 con il concerto di Teresa De Sio: “Il Pensiero Mediano“. Un excursus nell’essenza della musica di Teresa De Sio, per la prima volta al Suq nel ricordo di Don Andrea Gallo. I suoi successi pop, la musica popolare, le incursioni nella musica dell’amico Pino Daniele, di Matteo Salvatore, di Domenico Modugno e Fabrizio De Andrè. Un modo per cantare il Sud attraverso alcuni grandissimi autori, per raccontarne gli universi poetici con il linguaggio della musica. Teresa De Sio voce e chitarra, Sasà Flauto chitarra, Pasquale Angelini batteria, Vittorio Longobardi basso.

 

Giovedì 21 giugno alle 17 ci si scatena con le Danze al Suq. Alle 18 Enrico Cirone, Telegenova, modera l’incontro ecosuq “Non con i miei soldi!” con Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica, e Claudia Vago, social media curator, autori con Andrea Banares e Andrea Tracanzan del saggio “Non con i miei soldi! Sussidiario per un’educazione critica alla finanza” (Altraeconomia). L’obiettivo sarà capire come funziona per non essere più complici del sistema ma piuttosto promotori di nuove economie.

L’Isola delle Chiatte alle 19 sarà teatro de “Il raccontro dell’isola sconosciuta“, spettacolo finale del laboratorio teatrale del Suq, di Josè Saramago con Michela Amrneia, Alessandra Cappelletti, Ilaria Facchinetti, Anna Grossi, Lorena Lucattini, Maria Mantero, Paola Massucco, Elisabetta Montucchielli, Cettina Romeo, Luciana Sgaravatti, Antonella Sodini, Federico Tomasello. L’isola sconosciuta è un luogo mobile che appare e scompare sulle carte della fantasia ma sta ben saldo nel cuore di ognuno di noi. Regia di Enrico Campanati; collaborazione formativa di Igor Chierici.

Alle 20 sempre all’Isola delle Chiatte “Attraverso – performance di danza 2.0“: un progetto di Giuseppe Esposito e Giovanni Sabelli Fioretti, con Elisa Sbaragli. A cross-media project sul tema delle migrazioni, un percorso creativo aperto a tutti grazie alle nuove tecnologie.

Alle 21 nella Piazza delle Feste al Porto Antico si esibirà Bintou Ouattara (in foto) con lo spettacolo “Kanu“, dalla tradizione dei griot, i cantastorie d’Africa. Kanu è la trasposizione teatrale di un racconto, di un immaginario simbolico e di una sensibilità poetica legata a una cultura antica e misteriosa, dove il destino dell’uomo si compie in simbiosi con le forze della natura e il potere occulto della parola. Bintou Ouattara, originaria del Burkina Faso, è tra le artiste africane più note a livello internazionale anche per la sua partecipazione a produzioni cinematografiche e televisive. Musiche dal vivo Kady Coulibaly voce, bara, calebasse, Dauda Diabate, voce, kora, gangan; regia Bintou Ouattara; produzione Associazione Piccoli Idilli.

La giornata al Suq terminerà alle 22 con Bobo Kady, musiche e danze africane a cura di Associazione Piccoli Idilli.

La tenda dei libri e delle letture.

La tenda marocchina al Suq è un luogo dedicato ai libri, a letture ad alta voce, a scritture collettive. Uno spazio in collaborazione con Pentagora Edizioni e Banca Etica, Progetto Made in Castelvolturno, Migrantes – Cooperativa Un’altra storia, Andersen, Parole di Terra, Nati per Leggere.
Dal 15 al 19 Pentagora Edizioni propone letture e bookcrossing; dal 17 al 19 il Progetto Made in Castevolturno racconta la storia di alcune donne migranti; dal 20 al 21 quattro chiacchiere e un caffè con Banca Etica per conoscere la finanza etica.

Martedì 19 dalle ore 16.00 alle 20.00 “I lettori di domani, letture per i più piccoli“con Nati per Leggere e Andersen.

 

Produzione e partner:

Il 20° SUQ Festival è prodotto e organizzato dall’Associazione Culturale Chance Eventi – Suq Genova; vanta i patrocini di UNESCO – Commissione Nazionale Italiana, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero Ambiente e Tutela del Mare. La rassegna teatrale dal 2014 è sostenuta dal MiBACT attraverso il FUS, e vede come maggior sostenitore la Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2018 del bando “Performing Arts”. Il Festival si avvale di molte partnership istituzionali, quali Comune di Genova, Porto Antico S.p.A., Camera di Commercio di Genova, Genova Gourmet. Le iniziative di EcoSUQ, vedono in prima fila partner storici come Iren, Amiu, Coop Liguria, Mater-BI, Favini, e ancora Palazzo Verde, Genoalamp, Radio Babboleo. Importanti i partner culturali, tra cui Goethe-Institut Genua, Teatro Nazionale di Genova, Polo Museale Ligure, Palazzo Reale. Eccezionale la rete di collaborazioni: da Teatri, Musei, Centri Culturali, Consolati a principali Comunità di Immigrati ed Associazioni Umanitarie. L’edizione 2018 vede tra gli sponsor: Novamont, Grandi Navi Veloci, EMAC, L’albero dei sorrisi Onlus, CGIL, SPI, Banca Etica.

 

Ingresso gratuito a tutte le iniziative, esclusi gli spettacoli teatrali
Orario: lunedì – venerdì dalle 16 alle 24; sabato e domenica dalle 12 alle 24

 


 

Per maggiori informazioni:

Suq Festival e Teatro

tel. +39 3292054579

festival@suqgenova.it
www.suqgenova.it
Fb Suq Genova

Tw @suqgenova

 

Scarica il programmahttp://www.suqgenova.it/wp-content/uploads/2018/06/SUQ_BROCHURE2018.pdf

Scarica le foto: http://www.suqgenova.it/press/immagini-per-la-stampa/

 

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Claudio Cabona, Giovanna Ghiglione e Giulio Oglietti. Le foto sono a cura di Emilio Scappini. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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